lunedì 21 febbraio 2022

La BCE e la Lagarde sopravviveranno a questo punto di svolta in geopolitica?

 

 

di Tom Luongo

Di recente il presidente della BCE, Christine Lagarde, ha scioccato i mercati con discorsi sorprendentemente aggressivi durante la sua ultima conferenza stampa sulla politica monetaria.

La Lagarde non ha fatto mosse improvvise in politica o altro, visto che la BCE deve ancora terminare almeno uno dei suoi progetti di acquisto di obbligazioni e trasferimento di debiti interni, e non lo farà almeno fino al terzo trimestre di quest'anno.

I mercati non erano preparati ad affrontare un tono così audace. Dite quello che volete sulla politica di comunicazione del FOMC, almeno con Jerome Powell vi dicono cosa faranno e poi lo fanno.

Ma la Lagarde doveva fare qualcosa di pesante, perché i mercati dei capitali si stavano muovendo rapidamente contro di lei.

I trader hanno smesso di provare a non credere all'illusione dell'atteggiamento da falco della FED e alla fine hanno accettato ciò che stava dicendo Powell. Nel bene o nel male la FED farà salire i tassi a marzo.

Questo non è un articolo sul fatto che la FED stia commettendo un errore di politica o meno, non riguarda nemmeno Christine Lagarde e la BCE. Le azioni di queste due figure sono a valle dei rapidi mutamenti in atto nel panorama geopolitico.

Questi cambiamenti hanno costretto la Lagarde a far salire l'euro più in alto ed a scongiurare un crollo degli spread creditizi.

Quindi abbiate pazienza mentre collego il nuovo accordo sul gas tra Russia e Cina alle divisioni all'interno della gerarchia politica anglo/europea. Perché una volta che avrò finito, spero che vedrete il punto di svolta in cui ci troviamo ora nel gioco geopolitico delle Grandi Potenze.

Quindi, torniamo alla Lagarde.


Focus sull'Eurasia

Nelle ultime settimane ho parlato di quella che penso sia la vera storia dietro la spinta USA/Regno Unito alla guerra contro le repubbliche separatiste ucraine conosciute come il Donbass.

In breve, è una crisi artificiale per progettare l'indipendenza dell'Unione Europea dalle forze tradizionali USA/Regno Unito che hanno spinto il mondo allo stato attuale. Biden farà il duro con i russi minacciandoli di sanzioni ed i tedeschi avranno finalmente il loro nuovo gasdotto luccicante che ne consoliderà il controllo politico sull'UE.

Nonostante la propaganda, la NATO è un'alleanza aggressiva progettata per promuovere l'egemonia anglo-europea sull'Eurasia. La sua linea di politica è chiara sin dagli scritti di Halford Mackinder più di 100 anni fa.

Colui che controlla l'Eurasia, controlla il mondo. Se non riuscite a controllarla, impedite a chiunque altro di farlo. Questa semplice massima guida tante persone all'interno della politica estera occidentale e dei circoli militari.

È un'idea che muore un po' di più ad ogni generazione, ma dal momento che Davos si rifiuta di lasciare che le generazioni successive prendano il controllo negli Stati Uniti e in Europa, la linea di politica persiste con tutta l'energia che un gruppo di ottuagenari può raccogliere.

Tuttavia, mentre Mackinder domina ancora il pensiero occidentale su Russia e Cina, negli ultimi due decenni c'è stato un cambiamento sottile ma molto reale nell'equilibrio di potere interno tra Europa e Stati Uniti, a svantaggio degli Stati Uniti.

L'Europa vuole controllare la politica estera occidentale, soppiantando l'asse USA/Regno Unito che ha dominato sin dalla prima guerra mondiale o prima.

Questo è il cuore della mia teoria Davos: il denaro della vecchia Europa vuole riprendersi il controllo della politica economica ed estera occidentale dagli Yankees e dalle Colonie dopo due secoli di subordinazione.

E ciò che mi è diventato chiaro è che, dopo Trump/Brexit, ci sono dei difetti nel rapporto intimo tra queste due tribù culturalmente molto diverse: l'Anglosfera degli Stati Uniti/Regno Unito e le tradizionali potenze coloniali europee.

Quando l'URSS cadde, quando la Russia era debole, fu facile per loro unirsi in una causa comune: distruggere l'URSS, spogliare la risultante Federazione Russa dei suoi beni, conquistare il Paese dall'interno, centralizzare il controllo sull'Europa a Bruxelles, elevare le istituzioni del secondo dopoguerra per imporre un Nuovo Ordine Mondiale.

Questa è l'essenza della storia di Bill Browder e di tutta la successiva espansione della NATO verso est.


Fuori Brzezinski, dentro Putin

Questa dinamica è cambiata quando Putin è salito al potere, ma è stata davvero sentita quando la Russia è intervenuta in Siria nel 2013, fermando i piani di invasione di Obama, dopo che i conservatori avevano impedito a David Cameron di seguire Obama. Putin usò la diplomazia per tirare indietro le cose dall'orlo del baratro.

La ricompensa della Russia per questo fu la rivolta di Maidan alla fine del 2013/14 e la cacciata del presidente ucraino Viktor Yanukovich, che ha portato alla situazione attuale: il Donbass nel limbo, la Crimea ora parte della Russia e l'Occidente furioso per essere stato ostacolato da Putin... che per di più ha avuto successo.

Da allora ha piantato una bandiera di sfida e ha iniziato a prendere posizione. Avrebbe mantenuto quella posizione nell'ottobre 2015, quando le forze armate russe hanno iniziato a sostenere le forze dell'esercito arabo siriano che riprendevano il territorio dalle forze ISIS e Al-Qaeda sostenute dagli Stati Uniti.

Allo stesso tempo, la Russia ha costruito relazioni (con la Cina, l'India, la Turchia, ecc.) che hanno intaccato le relazioni tra USA/Regno Unito ed Europa. Ha messo in luce le linee di frattura tra questi ultimi utilizzando la crescente dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia ed il desiderio ideologico europeo di elevarsi al di sopra degli Stati Uniti/Regno Unito e sostituirli; in sostanza, l'Europa ha sempre avuto in mente la creazione di un'URSE.

Putin e Xi hanno sfruttato questa arroganza europea e la "contrarietà" britannica/americana per radicare le divisioni tra di loro, con un certo successo nel corso degli anni.

Ma ora guardiamo seriamente all'Ucraina. L'Europa vuole uscire dal conflitto, gli anglosassoni lo vogliono disperatamente. Il francese Macron ed il tedesco Scholz hanno cercato di disinnescare la situazione; Biden e gli inglesi non hanno fatto altro che infiammarlo con una propaganda follemente isterica.

Sono persino arrivati ​​​​al punto di telegrafare un evento false flag per ottenere la guerra che vogliono, mentre la Russia nega fermamente di avere progetti espansionistici sull'Ucraina. La Russia non vuole l'Ucraina, infatti essa è solamente un guaio, economicamente, politicamente e socialmente.

La Russia ha già ciò che è veramente prezioso dell'Ucraina: i giacimenti di carbone, l'industria del Donbass ed i porti della Crimea. Il resto del Paese è uno stato fallito per gentile concessione dell'ingerenza occidentale in cui tutti, compresa l'UE, hanno molte responsabilità.

Ma se, come ho postulato da oltre un anno, la Casa Bianca di Biden è controllata dalla gente di Davos che non vuole assolutamente la guerra con la Russia, perché lui, tra tutte le persone, dovrebbe essere il protagonista del più grande stallo geopolitico tra le potenze nucleari sin dal 1962?

La saggezza convenzionale, citando l'incompetenza, non lo copre.

È una spiegazione troppo comoda. Biden è un capro espiatorio, è un burattino. Anche quelli che gestiscono la sua Casa Bianca sono comandati, non comandanti. Questa strategia non ottiene nulla se Biden è costretto a fare marcia indietro, a parte l'umiliazione degli Stati Uniti.

Quindi se l'incompetenza non è una buona risposta (e non lo è, dal momento che non si adatta agli incentivi delle persone coinvolte), si tratta di una politica deliberata con un obiettivo molto preciso. Un obiettivo che cambia il gioco. Dopotutto, grandi obiettivi richiedono grandi operazioni.

Ed il più grande evento geopolitico dai missili russi a Cuba soddisfa questo standard.

A me sembra che il miglior risultato per la gente di Davos sia proprio questo: Biden ed il Regno Unito tornano indietro sull'Ucraina, ma riescono a salvare la faccia nel processo. Nancy Pelosi ha detto esattamente questo: la Russia è stata fermata da minacce che Putin non poteva gestire.

Significa che tutta questa crisi è stata progettata. A che fine? Per consentire finalmente a Germania e Francia di assumere il controllo della politica estera europea per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale. Per farlo bisognava creare una situazione in cui gli Stati Uniti, in quanto membro dominante della NATO, si rivelavano una tigre di carta quando si sarebbero confrontati con un avversario inamovibile, in questo caso la Russia.

Sicuramente Pelosi e Biden lo venderanno come "Oooh, Biden è così forte! Votate per noi quest'autunno". Ma sono solo chiacchiere.

Più a lungo questa situazione di stallo andrà avanti, peggio ne usciranno Stati Uniti e Regno Unito agli occhi del mondo. Non pensate nemmeno per un secondo che non fosse il punto centrale di tutto questo esercizio inutile; non era un difetto, ma un pregio.

Gli Stati Uniti ed il Regno Unito perdono un'enorme quantità di status, Biden ottiene una "vittoria" sulla politica interna e l'Europa ottiene la sua indipendenza.


I segnali lungo la via

Quando si tratta di questa divisione anglo/europea, significa anche ricollegare gli eventi in Ucraina alla politica monetaria ed alla ricerca della Lagarde di un rialzo dei tassi:

• JP Morgan ha rifiutato le garanzie delle banche europee per tutto il 2019 dopo che Powell ha tagliato i tassi per evitare un crollo del mercato nel gennaio 2019, cosa che ha innescato la crisi dei pronti contro termine a settembre del 2019.

• La crisi sanitaria è stata sincronizzata perfettamente con la tempistica di Martin Armstrong e l'aspettativa della "buona volontà" della FED di intervenire per fornire sollievo.

• È stato scatenato alla riunione dell'OPEC+ in cui Putin ha rifiutato di tagliare la produzione mandando il petrolio nella madre di tutti i crolli.

• Le banche statunitensi oggi sono ancor più ostili nei confronti delle banche europee di quanto non lo fossero nel 2019.

• Ho ricevuto note personali da parte di mecenati europei ed americani che i prestiti di soccorso COVID non potranno essere mai rimborsati, anche se le persone non hanno mai speso i soldi, ovvero gonfiando gli attivi delle banche.

Il sistema bancario a marzo 2020 era sull'orlo del collasso. Bisognava fare qualcosa ed il COVID-19 è stata una scusa perfetta per eseguire una massiccia operazione di stampa di denaro per costringere la FED a tornare allo zero sui tassi d'interesse.

Poi la Lagarde, poche ore dopo che la Banca d'Inghilterra (!!) aveva rialzato i tassi per la seconda volta, se ne esce duramente nella sua retorica, facendo volare l'euro insieme ai rendimenti degli eurobond. Ma è stato questo tweet di Zerohedge che mi ha fatto alzare in piedi e prenderne atto.

Nulla di quello che ha detto la Lagarde è stato particolarmente degno di nota. La dichiarazione era quasi identica a quella di gennaio, ma l'euro ha avuto un picco nelle notizie e JP Morgan è stata schiacciata nelle pieghe monetarie? Sì, certo, come se non ci fossero coincidenze...

Quindi, con tutto questo in mente, prendiamo come riferimento questa tesi sulla divisione anglo/europea.

Ecco solo alcuni dei titoli di giornale recenti che collegano un mucchio di punti:

• Russia e Cina aggiungono alla loro cooperazione energetica altri 10 miliardi di metri cubi/anno e verranno saldati in euro, non in dollari.

• L'ex-cancelliere tedesco Gerhard Schroeder è nominato per il consiglio dei governatori di Gazprom, un aggiornamento rispetto al fatto di essere nel consiglio di Nordstream 2.

• Macron incontra Putin e sia la Francia che la Germania sabotano la riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU convocata da USA/Regno Unito per isolare la Russia, come ben spiegato da The Duran.

• Video del reporter di AP che ha inseguito Spox, membro del Dipartimento di Stato, per essersi rifiutato di fornire "prove" di un evento "false flag russo", è diventato virale la scorsa settimana. Chi ha fatto uscire allo scoperto questa verità?

• L'amministrazione Biden ha fatto passi avanti sulla retorica dell'"invasione imminente", limitando tutte le minacce di sanzioni all'"invasione dell'Ucraina da parte della Russia".

• Il Regno Unito ha ritirato tutte le sue truppe dall'Ucraina, dopo averle messe lì per un intervento della NATO.

• Grazie ai camionisti canadesi la maggior parte dell'Europa sta revocando le restrizioni COVID.

• Ora le restrizioni sanitarie vengono revocate in tutti gli Stati Uniti, poiché i Democratici temono una debacle a novembre.

• L'Italia è ancora più sotto il tallone tedesco grazie a Draghi.

• "Svolta" dopo quasi un anno di assenza di movimento nelle discussioni del JCPOA a Vienna.

• Biden ha revocato le sanzioni al programma nucleare iraniano la scorsa settimana. L'Europa ha bisogno che la Russia e la Cina siano felici e abbiano accesso al gas/petrolio iraniano a buon mercato.  

• Biden si lascia sfuggire che il vero obiettivo dell'operazione in Ucraina è quello di “ridurre la posizione della Russia” nel mondo durante la telefonata di questo fine settimana con Putin, facendo eco alle dichiarazioni di Pelosi.

• La Germania si rifiuta di assecondare l'invio di truppe della NATO in tutta l'Europa orientale.

Tutte queste cose indicano che la divisione non è solo reale, ma progettata. Macron ha provato a lavorare sull'angolo della pace per farsi rieleggere ad aprile/maggio. Boris Johnson nel Regno Unito è sotto pressione per dimettersi a causa del PartyGate, il che non ha senso.

Il tentativo di convincere Putin a sferrare il primo pugno in Ucraina è fallito. Gli Stati Uniti hanno inviato i loro principali caccia, gli F-22, ad Abu Dhabi, non a Berlino. Tutti i discorsi su una guerra non sono stati altro che un teatro per creare l'opportunità per gli europei di essere protagonisti e ricoprire il ruolo di pacificatori.

L'impulso per la risoluzione finale è stato Putin che ha chiamato il presidente francese la scorsa settimana. Ha detto a Macron che non ci sarebbero state discussioni sulle azioni della NATO. L'azione di un singolo membro, secondo Putin, sarebbe stata interpretata come un'azione di tutti loro messi insieme, quindi se non volevano una guerra che avrebbe inghiottito tutta l'Europa, allora era meglio che i suoi colleghi americani e britannici se ne rendessero conto.


La fine di Mackinder

È stata una lotta a mani nude fino al traguardo tra i neoconservatori USA/Regno Unito ed i globalisti dell'UE. E per coloro che sono confusi dal fatto che Russia e Cina stabiliscano accordi energetici in euro, è facile capirlo.

Nessuno dei due vuole un crollo disordinato dell'UE, proprio come la Russia non vuole un crollo disordinato degli Stati Uniti. Questa è una manna per la Lagarde e Schwab, affinché possano affrontare i propri pasticci, ma in questo modo sono in debito nei confronti della Russia e della Cina. Inoltre ricordate che la Russia sta cercando di separare la Germania dall'anglosfera ed il modo migliore per farlo è accumulare riserve nella valuta tedesca nel caso in cui in futuro i tedeschi diventino altezzosi.

L'amministrazione Biden e l'UE hanno rinunciato a tutti i colloqui sulle peggiori sanzioni, ovvero l'espulsione dallo SWIFT, che l'Europa non ha mai voluto nonostante alcuni discorsi duri. Quelle minacce sono sempre state un bluff, poiché l'effetto boomerang sarebbe stato devastante per l'Europa.

Putin ha abilmente coperto le sue scommesse contro i doppiogiochisti europei concludendo un accordo con l'Ungheria, il modello perfetto per accordi sul gas con i Paesi cuscinetto più piccoli e periferici. Poiché una volta che gli Stati Uniti ed il Regno Unito non riusciranno a fermare Nordstream 2, alla luce del loro fallimento con l'Ucraina, potranno stipulare nuovi accordi nell'Europa orientale e meridionale.

Pensate ora all'enorme giacimento iraniano nel Caspio e vedrete dov'è diretto.

Adesso è un tavolo da gioco molto diverso. L'unica cosa che impedisce che si svolga come ho spiegato qui è che gli inglesi tirino fuori un false flag nel Donbass e costringano la Russia a rispondere militarmente.

E se questa fosse una seria minaccia ora, i britannici non ritirerebbero tutte le loro truppe e l'UE non offrirebbe al Regno Unito il ruolo di leadership nella nuova architettura di sicurezza europea. Oh, a proposito, questo significa che anche la NATO è a rischio.

Questo mi dice che la crisi ucraina è già finita, che Biden e gli Stati Uniti sono stati adeguatamente umiliati. Se il Regno Unito vuole sopravvivere, dovrebbe schierarsi con i vincitori del conflitto, l'UE.

Il che mi riporta indietro alla Lagarde ed alla BCE: La sua è stata una scelta di Hobson quando ha parlato di eventuali rialzi dei tassi e della fine del QE. La vittoria dell'Europa su USA/Regno Unito potrebbe essere quindi una vittoria di Pirro. Sebbene abbiano ancora alleati nell'amministrazione Biden, questi alleati non hanno quasi alcun potere reale per influenzare la politica statunitense ora. Alla fine di gennaio ho posto la domanda: "Chi ha paura di Jerome Powell?"

La risposta è Christine Lagarde.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


5 commenti:

  1. Finalmente un'analisi non dualistica. Se ho capito bene si tratta solo di una battaglia. gia persa per gli USA, in una guerra più ampia. Tutte le guerre moderne hanno 5 dimensioni, 5 protagonisti differenti. USA-UE-Federazione Russa-Cina-le potenze medie (Iran, Turchia, Brasile ecc.) Alla fine dominerà la SILK WAY (Eurasia) sugli portaerei americani come garanzia per un dollaro in decadenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Salve Matthias.
      Se c'è una cosa che questi ultimi due anni hanno evidenziato, è la sfiducia in una narrativa dominante. Lo stesso vale per la situazione russo-ucraina. Come insegnava Hayek, la conoscenza è parcellizzata e va ricercata/scoperta. Quella già confezionata è un prodotto civetta.

      La tesi di Luongo, ovvero quella di un cambio di equilibri geopolitici coperti da un grande (non) evento), è ulteriormente confermata se riportiamo alla mente le parole di Macron nel 2019 riguardo la "morte cerebrale" della NATO. Senza contare che le posizioni dell'UE nell'affare russo-ucraino sono più equilibrate: Paesi come l'Italia hanno assunto posizioni più diplomatiche nei confronti della Russia, sottolineando l'importanza del dialogo pur mantenendo solidi legami commerciali; il presidente croato ha annunciato che la Croazia ritirerà tutte le sue forze NATO dall'Europa orientale se dovesse scoppiare il conflitto; la stessa Germania ha rifiutato di inviare armi all'Ucraina; altri membri della NATO, come l'Ungheria, ritengono che le preoccupazioni per la sicurezza della Russia siano ragionevoli; Turchia e Grecia hanno litigato per contestate rivendicazioni energetiche nel Mediterraneo; la Francia ha preso in considerazione l'invio di navi da guerra e l'imposizione di sanzioni nei confronti della Turchia se avesse continuato la sua querelle con la Grecia.

      Uno degli svantaggi del dogma di una politica estera unica è l'incapacità di rendersi conto che i Paesi hanno i propri interessi nazionali. Washington ha sempre presunto che tutti si sarebbero mossi di pari passo con la sua agenda, ignorando completamente le diverse priorità e le strategie degli altri. Ma il super imperialismo dello zio Sam è finito e adesso ognuno va per i fatti propri.

      Elimina
    2. Le tensioni in Ucraina stanno mostrando le crescenti differenze tra i Paesi occidentali e le nazioni influenzate dalla Russia e dalla Cina. Non si tratta solo dell'Ucraina o dei flussi di gas naturale, l'Occidente sta perdendo influenza in Africa e in America Latina a favore della Cina e, in misura minore, della Russia. L'America Latina si sta lentamente spostando verso Cina e Russia, come dimostrano i messaggi del presidente dell'Argentina e del neo nominato primo ministro cileno. Inoltre gli stessi membri della NATO non sono d'accordo sull'asse Russia-Cina. Ad esempio, la scorsa estate l'Ungheria ha bloccato la dichiarazione dell'Unione Europea che criticava la legge cinese sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e si è aperta agli investimenti cinesi; la Polonia non ha partecipato al boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi invernali e ha fatto incontrare il presidente Andrzej Duda con il leader cinese Xi Jinping.

      Dulcis in fundo, la crisi ucraina arriva nel mezzo di un rallentamento delle economie occidentali dopo l'effetto placebo dei giganteschi piani di stimolo monetari/fiscali. Questi rischi si aggiungono ad uno scenario in cui molte economie si stanno avvicinando ancora di più alla stagflazione e le ramificazioni dureranno probabilmente più a lungo di un eventuale conflitto.

      Elimina
  2. Articolo interessante perché accenna all'Europa con importanti intuizioni. Manca la parte delle azioni di classe A di jp morgan legate alla tigre di carta cinese( vera e propria truffa finanziaria) , volute per peggiorare la situazione finanziaria dell' Imoero del Centro, spingendolo verso le risorse siberiane. Secondo me i governanti sono tutti, non solo biden , burattini , che avallano manovre finanziarie più grandi di loro dalle quali non possono svincolarsi ( esempio trappola inflate or die, o della liquidità), e che porteranno all' Eurasia. La Russia pure prende parte a tale progetto , soffiando sul fuoco della crisi dei combustibili e aumentando appunto come sottolineato nell'articolo le riserve in euro . Per fare Era necessario ridurre i risparmi europei ai livelli penosi russi e cinesi , e da qui si spiegano i QE e la gestione del rischio correlato sui mercati e a livello sociale tramite la psicopandemia. Il mercato unico euroasiatico , che sarà ancora più illiberale e falsato di quello europeo , si servirà del database di elaborazione delle costanti , voluto fortemente da black rock e alimentato in questi mesi dai qr code bipedi , per poter " funzionare" ( cioè per controllarne gli imput tramite le cbdc che verranno usate seguendo le linee guida statistiche fornite dal database )
    Un saluto affettuoso a Francesco.
    Eugenio Ciolli

    RispondiElimina