mercoledì 12 gennaio 2011

Tanto cara fu la bancarotta




di Johnny Cloaca


Sono tornati in massa e sono più affamati che mai. Ormai più che zombie sembrano dei masochisti che, nonostante li si faccia notare dove si ricoprono di ridicolo, prendono un pubblico nuovo o che apparentemente si disinteressa di economia ed attaccano la manfrina socialista del bene comune, della pianificazione dove tutto è perfetto e pigliarlo nel culo è bello. Le mode. Sta di fatto che a questo giro la Brown ha portato dei rinforzi, altrettanto accecati Keynesiani ed alcolizzati cronici (di credito), che ribolliscono le patetiche idee economiche della nostra eroina e le ripropongono in salsa nuova. No, grazie. Il limite è superato. Le offese devono farsi più pesanti a quanto pare visto che la lezione è dura da imparare (North l'aspettava al varco, ma a quanto pare ha preferito scavare una buca per passare la frontiera in incognito. Tipico da Keynesiani scavare buche). Allora avventuriamoci in questa nuova mirabolante caterva di sciocchezze:

"Un’offerta monetaria in contrazione equivale alla contrazione dei profitti delle imprese perché c’è meno denaro a disposizione nei conti delle aziende alla fine dell’anno. Questo significa meno tasse da pagare."[1]
Le salviamo? Che facciamo? Stampiamo un pò di denaro? Certo, quando la BCE ha tirato il freno a mano gli investimenti fatti si sono ritrovati all'asciutto e senza sostentamenti per essere continuati e portati a termine. Stranamente la produzione di ricchezza a suddetto Douthwhite è sconociuta. Forse non ha capito che il denaro NON è ricchezza. Infatti questi sono i classici "malinvestments" che hanno bisogno di un pompaggio costante di denaro. Sorpresa!


"In un articolo intitolato “Understanding Modern Monetary Systems”, Cullen Roche spiega che il sistema Euro è l’equivalente moderno del gold standard."
Come no. Proprio adesso lo stanno svalutando. Questa è davvero grossa ragazzi, la migliore cazzata dell'anno; batte perfino le scemenze di Krugman e Stiglitz fuse insieme, almeno una parvenza di ragionamento paiono fornirla loro. Il nobel, forse...


"Il sistema Euro, che è anche un sistema a moneta unica (come il gold standard), aggiunge una gran confusione alla situazione attuale ed è spesso frainteso come un difetto della moneta a corso forzoso. In realtà, l’euro mostra le ragioni per le quali i sistemi a moneta unica sono intrinsicamente imperfetti."
Puro delirio, infatti. Abbiamo iniziato presto a questo giro. A parte dare dell'emerito imbecille a suddetto Roche, cosa aggiungere? Uno dovrebbe chiedersi se questa gente sa di cosa parla, o apre il vocabolario e sceglie parole a caso.


"Per “sistema a moneta unica” Roche intende più nazioni che condividono un’unica moneta (che sia questa l’euro o l’oro). I governi hanno bisogno della possibilità di espandere all’occorrenza le loro offerte monetarie per soddisfare le esigenze delle proprie economie. Senza questa flessibilità sono ridotte a cercare di tenere in equilibrio i bilanci con brutali misure di austerità."
E basta! Ancora con questa favoletta dello stampare denaro come capita o come gira la luna, porca puttana è già stato tutto scritto e riscritto diecimila volte in varie lingue anche, è ora di leggere più che scrivere. Ci manca solo di far votare i bovini "democratici" per decidere quanta carta stampare. Poi ci si lamenta se le cose là fuori vanno di merda: come dovrebbero andare se nel 2011 tocca ancora sciropparsi questa roba, quando su internet si trovano gratuitamente (santoddio: GRATIS!) i libri da leggere?


"Le autorità europee potrebbero… consentire all’Irlanda di intraprendere un incentivo fiscale temporaneo per consentire alla sua economia di crescere ancora. Quella è l’alternativa più praticabile in una prolungata recessione."
Tradotto: volete mettere in moto questa stampante?


"Se volete vedere come le autorità europee siano così di destra e ferocemente ottocententesche, confrontatele con Ben Bernanke, il presidente Repubblicano della Federal Reserve degli Stati Uniti. Bernanke di recente ha iniziato un secondo giro di “alleggerimento quantitativo”, ovvero creazione di moneta – altri 600 miliardi di dollari nei prossimi sei mesi. E... ha chiarito che lo scopo di una tale creazione di denaro serve al governo federale per essere utilizzata in un’altra tornata di incentivi fiscali. La BCE potrebbe fare qualcosa di simile – se non altro, per la propria ideologia e politica di destra."
Tante grazie al cazzo: avendo iniziato la svalutazione la stessa FED, la BCE non poteva fare altrimenti. Ed è per questo che ultimamente qui in Europa fumavano i coglioni nel dover adottare questa politica, consapevoli (benissimo) delle insidie che questa cazzata paradossale (probabilità di nuove bolle) si porta dietro. Ma soprattutto perchè la carta straccia è carta straccia, e se un (ipotetico) demente "induce valore" alla carta straccia non significa che questa lo abbia realmente, significa che quello era un demente e si è fatto fregare dal governo, come solitamente fanno i dementi. Esperimento sociale: proviamo ad eliminare il corso legale tanto caro alle scimmie democratiche, poi vediamo se la gente preferisce credere al valore della carta straccia o ad una merce qualunque.


"Entrambi gli approcci richiedono che le banche centrali creino denaro. Con l’alleggerimento quantitativo, il nuovo denaro viene in genere impiegato per acquistare titoli dal sistema bancario, fornendo pertanto alle banche altro denaro da poter prestare. Purtroppo è qui che sono insorti i problemi negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Dato che la gente è stata riluttante a richiedere prestiti, o che le banche sono state riluttanti ad erogarne, l’alleggerimento quantitativo non ha aumentato l’offerta di moneta in circolazione negli Stati Uniti, dove l’M3 ha iniziato a diminuire nella seconda metà del 2009 e un anno dopo stava ancora scendendo..."
Tradotto: nascondiamo il pattume sotto il tappeto finchè non scoppia. Poi, sai le risate. Si sta invitando la Banca Centrale ad incamerare ancora, come garanzia per i prestiti, altri asset pericolosi. Allora diviene chiaro, ad esempio, quale strada la FED stia prendendo, poichè deve sorreggere non solo il sistema finanziario in toto ma anche il deficit del governo incamerando monezza e titoli di debito. Stanno spalando merda in un silos pronto ad implodere da un momento all'altro. E per questo ringraziamo i pirla difensori del corso legale, indispensabile per stampare tanto bel denaro, a sua volta indispensabile per fornire tanti utili servizi al cittadino. Nota per Douthwite: la circolazione di moneta non è significativamente aumentata perchè la Banca Centrale non stampa letteralmente la carta straccia, si affida alle cifre dei computer.


"La Fed potrebbe acquistare obbligazioni comunali a breve termine dagli stati, alleggerendo le loro crisi di bilancio. Potrebbe costituire una struttura per salvare gli stati a bassissimi tassi di interesse, secondo la falsariga di quelle strutture costituite per trarre in salvo le banche di Wall Street."
Il ruolo di contraffattore della FED, però su piccola scala. L'usuraio che diventa di cuore nobile.


"La soluzione più pulita per la Banca Centrale Europea sarebbe quella di creare denaro e darlo (invece che prestarlo) ai governi in rapporto alla loro popolazione. Questo permetterebbe di evitare altri tagli alla spesa pubblica e, nei paesi con deficit di bilancio relativamente modesti, di ridurre i debiti nazionali."
Davvero interessante questa strategia politica che necessita di una costante espansione dell'offerta di denaro per comprare i voti degli elettori, fregare anche le mutande ai lavoratori e addossare la colpa di tutti i casini economici agli speculatori cattivi ed ai commercianti, anch'essi cattivi (che senza dubbio sono dei padreterni, poichè possono aumentare i prezzi a piacere, quello che non si capisce è perchè invece non l'abbiano fatto l'anno prima). Ma non si era detto che l'euro era come il gold standard? Domanda per l'angolo della logica, ora: come lo espandi l'oro se a questo giro la miniera non ha prodotto nulla?


"Per evitare un’inflazione dei prezzi quando l’economia raggiunge la piena occupazione, il denaro potrebbe essere tassato oppure restituito come tasse pagate dagli utenti per i servizi pubblici."
Uh? Eh?


"Esiste un’altra possibile soluzione al problema. Né gli stati degli Stati Uniti né quelli dell’eurozona possono stampare moneta propria ma POSSONO possedere delle banche, le quali possono creare credito bancario sui loro libri contabili come fanno tutte le banche. La maggior parte del nostro denaro viene ora creata dalle banche sotto forma di credito bancario, prestato ad interesse. I governi potrebbero anticipare il loro credito e tenere l’interesse. Questo rappresenterebbe un enorme risparmio per la gente. E’ stato dimostrato che l’interesse costituisce quasi la metà del prezzo di tutto ciò che compriamo ogni giorno."
Un altro modo per dire nazionalizziamo le banche in modo che lo Stato possa sfornare tanti pezzi di carta, perchè è quella la ricchezza, non è vero? Infatti, non a caso, il discorso spinge sull'argomento dell'interesse sul denaro, politica economica che coincide molto con la dottrina delirante dello "Stato che emette moneta".


"Questi soldi sarebbero effettivamente senza interesse, poiché la banca di proprietà del governo restituirebbe i suoi profitti allo stato. I finanziamenti tramite una banca propria eliminerebbero buona parte del deficit irlandese dal mercato privato delle obbligazioni, che è altamente vulnerabile alla manipolazione, alla speculazione e a rovinosi declassamenti. In alternativa, questo credito bancario potrebbero essere utilizzato per costruire infrastrutture sostenibili e ridare un lavoro alla gente."
Porcozzio! Dove cazzo vanno a finire l'85% dei proffitti della FED? Eh? Se li becca mia nonna? Se li becca direttamente Geithner perchè ha un'urgente bisogno di una plastica facciale? Questa è la solita storia della verginella maltrattata da tutto e tutti, dove ognuno gioca a spassarsela con lei. E lei è indifesa. Lo Stato è questa verginella spaurita. Inoltre questa sporca teoria della stampante in mano allo Stato ricorda molto i greenbacker all'epoca di Lincoln, necessari per foraggiare guerre sconsiderate (altri "malinvestments"). La pressione con cui queste idee vanno avanti fa letteralmente pensare. Una guerra potrebbe non essere molto lontana, far diventare una polveriera il mondo per la CIA non sarebbe difficile; c'è già riuscita con Afghanistan ed Iraq. Infine è proprio la politica espansionistica che va a braccetto con i favori verso determinate parti attraverso i cosidetti "investimenti mirati": come avrebbero altrimenti potuto finanziare le guerre di cui sopra, ovvero gli investimenti improduttivi volti alla distruzione del capitale? Come avrebbero potuto salvare alcune banche "amiche degli amici" (vuoi vedere che tutte le banche salvate hanno una quota della FED)?


"Ovunque i governi sono vincolati in modo artificiale a dover prendere a prestito a tassi di interesse di mercato, il che significa qualsiasi interesse che le banche possono ricavare. I governi possono liberarsi dalle restrizioni di questo disegno, nel quale le banche private creano l’offerta monetaria nazionale e la prestano ad interesse, costituendo banche di proprietà pubblica. Queste banche possono quindi anticipare il credito della nazione alla nazione, senza interesse. E se questo credito viene anticipato in previsione di una futura produttività, i prezzi non subiranno inflazione. L’offerta (beni e servizi) aumenterà insieme alla domanda (moneta), mantenendo i prezzi stabili."
Una politica economica utile sarebbe: non rubare, non ammazzare, non rompere i coglioni.



Ma non è finita, ora ritorna uno dei supereroi leggendari che ogni tanto fa sentire la propria voce. E' stato nascosto per un pò ma riaffiora quando c'è da consumare qualche risparmio di qualche povero fesso che ancora sbandiera la bandiera della propria nazione e festeggia ogni festa nazionale come un'evento sacrosanto e democratico. Vediamo a questo giro cosa ci regala Stiglitz "il cinese":


"Il problema dei paesi sviluppati non è un recupero senza occupazione, ma un recupero anemico. O, peggio, la possibilità di una recessione a doppia caduta."[2]
Sarebbe gradita anche l'annessa spiegazione. Due indizi per l'attento lettore: Q E.


"Questo mondo a doppia velocità presenta alcuni rischi inconsueti. Mentre la produzione economica dell'Asia è troppo piccola per trainare la crescita nel resto del mondo, è però sufficientemente grande per far aumentare i prezzi delle materie prime.
Nel frattempo, gli sforzi degli Stati Uniti per stimolare la propria economia attraverso la politica del "sollievo quantitativo" possono fallire."
Elementare Watson! La tanto cara inflazione! E' quella che stimola l'economia, giusto? "Il sollievo quantitativo" potrebbe fallire visto che l'opera coincide con il ribasso del salario reale? Assassinare il risparmio per far piacere a Stiglitz e Krugman? Ripasso generale: al consumatore/risparmiatore fottono i risparmi a forza di inflazione (tanto dopo avrà la pensione pagata da altri, no? Quindi non gli occorrerebbe alcun risparmio perché è più urgente stimolare i consumi) ed oltretutto il poco risparmio che gli rimane viene affossato dal potere d'acquisto in calo per colpa dell'inflazione, inoltre il tasso di interesse viene mantenuto artificialmente basso e il poco risparmio che rimane viene doppiamente affossato. Effettivamente il consumatore-risparmiatore ha ben poco da ridere. Ma tanto è il capitalismo quello che ci vuole morti, no?

(Grasse risate)


"In effetti, nel mercato finanziario globale, il denaro cerca le migliori prospettive nel mondo e queste si trovano in Asia e non negli Stati Uniti."
Parliamo della Cina che piace tanto a Stiglitz? Quella con i campi di concentramento ? Vuoi vedere che anch'essi rientrano nella politica economica della nazione...


"Questo non è comunque l'unico rischio d'impatto negativo, e nemmeno il più importante, che affronta l'economia globale. La maggiore minaccia nasce dall'ondata d'austerità che colpisce il mondo, insieme al fatto che i governi, specialmente in Europa, affrontano i grandi deficit originati dalla Grande Recessione e che l'ansia sulla capacità di alcuni paesi nel rispettare le scadenze del debito contribuisce all'instabilità del mercato finanziario."
Buh! L'inflazione infatti è uno baubau che si sono inventati per farvi paura la notte, non dovete preoccuparvi. Arriva papà Stiglitz con la favola del welfare per stimolare i consumi e rassicura i cittadini cretini.


"In una situazione in cui gli Stati Uniti possono ottenere prestiti a basso interesse in cui gli investimenti pubblici, dopo un decennio di negligenza, promettono alti benefici, è chiaro ciò che si dovrebbe fare. Un programma di investimenti pubblici su larga scala stimolerebbe l'occupazione a breve termine e la crescita a lungo termine, favorendo alla fine una riduzione del debito nazionale."
Ma da che mondo è mondo il senso di instabilità ha condotto al risparmio, non certo al consumo indiscriminato. Motivo per cui Stiglitz propose le "pensioni" in Cina, appunto per stimolare i consumi e limitare i risparmi (cosa cavolo ci guadagna dallo sparare queste stronzate solo lui lo sa).


"[...] è probabile che le piccole e medie imprese restino senza fondi e che le piccole e medie banche che offrono credito debbano continuare a lottare per sopravvivere."
Di regolamentazioni e tasse neanche l'ombra.


"A parte la politica, le bolle immobiliari lasciano dietro di sé un cumulo di debiti e di sovraccapacità produttiva nel mercato dei beni radice che non si riesce a correggere facilmente, soprattutto quando banche politicamente collegate rifiutano di rinnovare le ipoteche."
Ovvio che non si fidino l'una dell'altra. Hanno distribuito prestiti a valanga senza garanzie, e poi nel momento del bisogno è arrivata la FED (o la BCE) a riparare tutti i danni (con i soldi dei contribuenti ovviamente). E la correzione nell'economia non avviene perchè si continua ad intervenire, distorcendo ed affossando ulteriormente il mercato. Però per Stiglitz le bolle sono colpa del libero mercato e della globalizzazione. Olè!


"Sono convinto che questi paesi manterranno un'alta crescita se dirigeranno i propri sforzi economici verso i loro mercati interni, vasti e inesplorati. Questo significherà una ristrutturazione profonda delle loro economie, ma sia Cina che India sono dinamiche e hanno mostrato capacità reattiva di fronte alla Grande Recessione. Non sono ottimista rispetto all'Europa e agli USA. In entrambi i casi, il problema soggiacente è una domanda totale insufficiente. L'ironia è che esiste, simultaneamente, una capacità produttiva eccessiva, grandi necessità insoddisfatte e politiche che potrebbero ristabilire la crescita se usassero queste capacità per soddisfare le necessità."
Tradotto: interventismo, interventismo, interventismo ed ancora interventismo. Si sta spacciando la favola secondo cui ci siano degli esserei onniscenti alla guida delle cosidette istituzioni pubbliche; non è mai stato, non lo è e non lo sarà mai. La pianificazione centrale e le varie politiche per stimolare il mercato non faranno altro che aggravare ulteriormente la situazione (fottendo altri risparmi ai poveracci). L'unica opzione per questi è solo la "pensione" (voce dal verbo di Stiglitz), pagate da altre anime in pena, mentre i clienti dei soliti noti usufruiscono dei privilegi che l'apparato di monopolio statale concede loro (investimenti direzionati, i quali fottono il settore privato che non ha un bancomat illimitato). E quindi i poveracci rimaranno poveracci e nonostante i vari appelli verso di loro saranno lasciati al loro funesto destino, spaccandosi la schiena per portare a casa il pane (niente più risparmi); e dovendosi spaccare la schiena non hanno più il tempo di capire il come, il dove, il quando, il perchè, c'è stato qualcuno che li ha fottuti. Ma grazie alla scuola dell'obbligo sanno tutto sulle minoranze etniche e sulla giornata della memoria.


"Tanto in Europa come negli Stati Uniti, l'ideologia del libero mercato, che ha permesso la nascita delle bolle d'attivo in modo incontrollato – il mercato sa sempre di più e il governo non deve intervenire - lega le mani ai responsabili impedendogli di articolare risposte effettive alla crisi."
AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAH!!


"Si poteva pensare che la crisi stessa avrebbe fatto svanire la fiducia in questa ideologia. Al contrario, è tornata in superficie per trascinare governi ed economie sul sentiero dell'austerità."
Infatti affogare nel debito è bello, come stimolano le pubblicità sul gioco d'azzardo. Ormai le cagate di Ellen Brown e Stiglitz si trovano dappertutto, spiegate e riassunte anche; è, comunque, sempre sorprendente vedere come siano digerite ed assorbite. Ora ci manca solo che torni di moda la favola del Bancor e saremo a cavallo. Una ricerca successiva, invece, per trovare le "cose scomode" è una fatica superflua.


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Note

[1] fonte
: LINK

[2] fonte: LINK


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3 commenti:

  1. Tipico da Keynesiani scavare buche

    Grande Johnny! Sì, scavare buche molto simili a fosse.

    Una politica economica utile sarebbe: non rubare, non ammazzare, non rompere i coglioni.

    Chissà quante volte ti sarai dovuto sorbire etichette come "qualunquista", "superficiale", "semplicistico" fino al sempreverde "fascista". E a tanta gente così convinta che le risposte migliori sono quelle contorte, quelle ripetutamente smentite dai fatti e dalla storia, quelle che non tengono minimamente conto delle esigenze più elementari dell'individuo, appena pronunci le paroline "Quantitative Easing", gli si staglia un enorme punto interrogativo sul volto che fa tanta tenerezza.

    Tanto in Europa come negli Stati Uniti, l'ideologia del libero mercato, che ha permesso la nascita delle bolle d'attivo in modo incontrollato – il mercato sa sempre di più e il governo non deve intervenire - lega le mani ai responsabili impedendogli di articolare risposte effettive alla crisi."
    Eh già ... perché è stato il libero mercato ad abbassare i tassi d'interesse ai minimi storici per far comperare case a chi i soldi per ripagare i debiti non li aveva.

    Questa porcata, di addossare le colpe dello Stato al Libero Mercato, funziona alla grande.

    Andai a vedere "Capitalism: A Love Story", di Michael Moore. Tra le tante idiozie, ne vidi una che rappresentava la più grande autorete alle pseudoteorie antimercatiste di Moore.

    Scena-1: la polizia, su ordine del tribunale, a fronte di un'istanza di una banca, sfratta una famiglia che non ha più soldi per pagare il mutuo. Polizia=stato (potere esecutivo), tribunale=stato (potere giudiziario), banca=mercato.

    Scena-2: il Congresso approva il pacchetto salva-banche da 900 miliardi o più (soldi dei contribuenti, alcuni dei quali sfrattati). Congresso=stato (potere legislativo), banche=mercato

    Ricapitolando, in questo teatrino, 3 attori sono indubbiamente statali ed 1 è del mercato. All'uscita del cinema, sentii i commenti sdegnati di coloro i quali stramaledivano il sistema capitalista che ci rovinava. La loro attenzione era concentrata sul Mercato, incredibile. Sì, perché il Mercato è corruttore. Nemmeno un cenno, però, sul perché lo Stato sia corruttibile ...

    Avevano appena visto i tre pilastri dello Stato alleati contro il contribuente eppure continuavano a puntare il dito contro il Mercato. Nessuno che ragionasse su quello che aveva appena visto e dicesse: "perché hanno salvato la banche?".

    Il Congresso avrebbe potuto tranquillamente dire: le banche che non sanno fare il proprio mestiere, vadano a gambe all'aria. Questa sì, che è la legge del Mercato.
    Avrebbero potuto salvare i correntisti, lasciando al loro destino chi aveva scommesso sui subprime. Ma no, purtroppo lo Stato ragiona in termini di finanziatori di campagne elettorali.

    Quante volte sentiamo dire, dai più convinti sostenitori dello Stato, cose del genere "solo gli idioti hanno certezze" oppure "io amo coltivare il dubbio". Però su almeno una cosa hanno solo certezze e nessun dubbio: lo Stato è imprescindibile.

    Pure gli antiberlusconiani più convinti non hanno ancora capito che il bersaglio della loro ossessione è un prodotto dello Stato. Questo è il dato che più mi inquieta.

    Quante paia di braccia dovranno ancora cadere, prima che una piccola, sottile crepa, nella convinzione collettiva che quello statale sia un sistema ancora valido?

    A presto

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  2. Ciao Alberto. Vorrei aggiungere solo un paio di cose alla tua già lucida e completa analisi.

    [...] appena pronunci le paroline "Quantitative Easing", gli si staglia un enorme punto interrogativo sul volto che fa tanta tenerezza.

    La cosa che mi fa scompisciare dalle risate è che sono le stesse persone che si fidano ciecamente delle politiche dell Banca Centrale, nonostante fino a due seconda prima avevano lanciato strali contro le banche commerciali.


    Andai a vedere "Capitalism: A Love Story", di Michael Moore. Tra le tante idiozie, ne vidi una che rappresentava la più grande autorete alle pseudoteorie antimercatiste di Moore.

    Infatti il sistema che abbiamo oggi non è per niente capitalista, ma corporativista (sotto pressione della realtà, l'ha dovuto ammettere anche Moore: http://www.youtube.com/watch?v=gwQ41Yo60og). Ovvero un sistema in cui corporazioni, grandi aziende e governo si aiutano a vicenda, le prime due foraggiando pecuniariamente i politici e poi chiedendo favori, il terzo favorendo quelle grandi realtà elettorali (qui in Italia si parla sempre degli "operai della Fiat") per ottenere voti alle elezioni.


    Pure gli antiberlusconiani più convinti non hanno ancora capito che il bersaglio della loro ossessione è un prodotto dello Stato. Questo è il dato che più mi inquieta.

    Centro!


    Quante paia di braccia dovranno ancora cadere, prima che una piccola, sottile crepa, nella convinzione collettiva che quello statale sia un sistema ancora valido?

    Ormai anche le gonadi stanno cadendo istantaneamente ogni qual volta la collettività partecipa festante ai festeggiamenti vari della Repubblica, parate, inaugurazioni di memoriali ed amenità assortite.

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  3. Ciao Francesco
    Questo post l'ho trovato con grande ritardo, ma è davvero uno dei tuoi migliori. Forse il più appassionato. Grande!
    Ed è attualissimo. Ed anche il commento di Alberto è davvero buono.
    Il XX secolo dovrà esser ricordato come il secolo dello statalismo, della grande illusione collettiva, della grande truffa e della grande menzogna.
    Ma dove cazzo è finito il buon senso?

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