giovedì 20 maggio 2021

Thanos avrebbe avuto un finale diverso se avesse avuto un maestro in economia

 

 

di Art Carden

È finita: un mese e ventidue film dopo, i miei figli ed io abbiamo visto tutti i film della serie Marvel Cinematic Universe/Avengers, da Iron Man ad Avengers: Endgame. Sono rimasto impressionato dal modo in cui hanno concluso la saga (seguono spoiler).

Sarebbe stato tutto diverso se Thanos non si fosse aggrappato ad una teoria sgangherata sui limiti della crescita economica.


Thanos ha torto

Come Thanos spiega a Gamora in Infinity War: "È un semplice calcolo: questo universo è finito, le risorse sono limitate, se la vita non viene controllata, cesserà di esistere". E come crede di poterla correggere? Raccogliere tutte e sei le pietre dell'infinito, schioccare le dita e far sparire metà della vita nell'universo.

Proprio come il presidente George W. Bush "ha abbandonato i principi del libero mercato per salvarlo da sé stesso" durante la Grande Recessione, Thanos ha sterminato metà universo per salvarlo. Oppure, usando le parole di Ebenezer Scrooge, Thanos ha preso misure proattive per "ridurre la popolazione in eccesso".

Ahimè, sia Thanos che Scrooge hanno torto: non c'è nessun "eccesso di popolazione". Ogni nuova vita è una benedizione, non una maledizione, perché porta con sé non solo un'altra bocca da sfamare ma un'altra mente con cui avere idee e creare risorse. Questa è la semplice intuizione che, a mio modesto parere, avrebbe dovuto valere un premio Nobel all'economista Julian Simon: la mente è la risorsa definitiva.

Thanos presume che le "risorse" siano definite oggettivamente. Questo non è vero: possiamo descrivere le caratteristiche fisiche, temporali e spaziali degli oggetti, ma ciò che rende qualcosa una "risorsa" è la nostra capacità di identificare come possiamo usare le sue caratteristiche per soddisfare i nostri desideri. Qualcosa non è una risorsa fino a quando non sappiamo come può essere usata.


La prosperità è illimitata

Thanos esalta la propria volontà e determinazione a salvare la vita ponendovi fine, ma la sua più importante debolezza è la mancanza di immaginazione (economica). Cosa sarebbe successo se avesse scartato il suo piano originale e avesse invece notato le intuizioni di Adam Smith sugli effetti dell'aumento della produttività grazie alla divisione del lavoro? Una delle prime lezioni che gli studenti imparano in economia è che il commercio crea ricchezza: ci permette di ottenere di più da una quantità fissa di input, o, che è essenzialmente la stessa cosa, ci permette di ottenere una certa quantità di output con meno input. Le possibilità su una Terra in cui il Wakanda esporta grandi quantità di vibranio sono praticamente infinite, ma tutto ciò non graffia nemmeno la superficie di quello che sarebbe possibile con il commercio interstellare, la migrazione e la divisione del lavoro. Thor e gli Asgardiani sono "superumani", ma anche lui ha avuto problemi con il suo teletrasporto e aveva bisogno di assistenza.

Thanos potrebbe replicare che ciò non fa altro che spingere il problema su un'altra scala, perché finiremmo con lo stesso risultato e poi la crescita della popolazione interstellare rispetto a risorse limitate porterebbe al declino della sussistenza come previsto a suo tempo da Thomas Malthus.

Ma questo non cambia il fatto che la crescita economica e la prosperità sono esponenziali rispetto ai materiali, e l'intero franchise Avengers illustra come la prosperità sia illimitata. Si tratta di una rivisitazione di storie già raccontate usando personaggi introdotti per la prima volta decenni fa e che, a loro volta, erano allora aggiornamenti moderni di eroi classici e, nel caso di Thor, provenienti da un'antica tradizione mitologica. Non c'è limite al numero di modi in cui possiamo immaginare Thor e gli altri Avengers, così come non c'è limite al numero di modi in cui possiamo immaginare Spider-Man, o Shakespeare, o "When the Levee Breaks".

A marzo ho scritto un pezzo su come la musica dei Prodigy dimostra che non ci sono limiti al progresso economico. Finché ci sono nuovi modi per combinare suoni e immagini, e fintanto che ci sono nuovi modi per raccontare storie vecchie e nuove, ci saranno nuovi modi per vivere vite più piene, più ricche e più significative. Se Thanos avesse capito questo, forse ci sarebbe stato un Endgame completamente diverso, più prospero e meno distruttivo in cui Gamora, Black Widow e Tony Stark non solo sarebbero sopravvissuti, ma avrebbero prosperato.

 

[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. La limitatezza della propria immaginazione è il peggiore paradigma del pensiero e della prassi umani. L’universo non ha inizio e non ha fine.

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