lunedì 10 maggio 2021

La giusta pena per politici e lacché al seguito: restituzione per covidismo sistemico

 

 

di Robert E. Wright

È tempo che gli amanti della libertà riprendano il controllo e mandino un chiaro messaggio: niente come il 2020 accadrà mai più. Non solo, dovrebbero inoltre richiedere le dimissioni di coloro che hanno alimentato il terrore tra la popolazione, privandoli di ogni potere, proprietà e influenza come una forma di "equa restituzione" per le politiche colossalmente pessime imposte ad una popolazione sconcertata ed eccessivamente fiduciosa.

Gli americani si stanno lentamente rendendo conto che il 2020 non sarebbe dovuto andare come è andato. Non è stato un virus a devastare l'economia globale come molti resoconti dei media hanno gridato, bensì i lockdown e le restrizioni ai diritti umani che non solo sono stati inutili ma anche dannosi. L'AIER è stato uno dei primi a diffondere un po' di sano scetticismo, quando tutt'intorno era solo un coro di fanatici, ma le persone istruite si sono rifiutate di crederci fino a quando le chiusure forzate hanno chiesto il loro alto tributo alle imprese, la disoccupazione è diventata rampante, criminalità e droga sono dilagate, picchi di suicidi e altri decessi slegati al Covid, aumento degli abusi sui minori e delle molestie sessuali, ecc.

E tutti quelli che sono morti con Covid? Tragico, sì, ma che dire di tutti coloro che sono morti per il lockdown? L'AIER ha raccolto 35 importanti studi di eminenti scienziati ed economisti che dimostrano che i lockdown non solo hanno danneggiato l'economia, ma hanno ucciso più persone di quante ne abbiano salvate! A differenza del Covid, che ha riguardato principalmente gli anziani, i lockdown hanno ucciso indiscriminatamente in tutte le fasce d'età.

Il famoso economista Doug Allen della Simon Fraser University ha pubblicato l'ennesimo studio che va nella stessa direzione (Douglas W. Allen, "Covid Lockdowns Cost/Benefits: A Critical Assessment of the Literature" [aprile 2021]). Invece di citarlo ampiamente, vi incoraggio a leggerlo. Allen ha scoperto che i lockdown (che non dovrebbero essere confusi con le politiche di isolamento di alcune isole) non erano necessari, perché gli individui si erano già volontariamente impegnati in sforzi collettivi per mitigare la diffusione della malattia, come invece ha cercato di fare in modo maldestro lo stato. Quest'ultimo non ha fatto altro che emanare norme assurde (es. attività sessuale distanziata!). Si scopre, ancora una volta, che le persone ed i loro medici sanno di più su ciò che è meglio per loro di quanto ne sappiano i burocrati a mezzo mondo di distanza!

Nonostante non abbiano ottenuto nulla in termini di mitigazione della malattia, i lockdown hanno imposto costi molto elevati. Se pensiamo agli anni di vita persi, i lockdown del Canada sono costati come minimo 3,6 anni di vita per anno di vita salvata, anche utilizzando il modello più estremo di mortalità. Secondo stime di mortalità più realistiche, i lockdown hanno richiesto 282 anni di vita per ogni anno di vita salvato, rendendola probabilmente la politica in tempo di pace più costosa nella storia del Canada. Il rapporto comparabile di morti dell'America è senza dubbio inferiore a 282 a causa di luoghi come la Florida e il Sud Dakota. Inoltre gli Stati Uniti soffrono anche della macchia della schiavitù e delle stragi di indiani, rendendo quindi i lockdown "solo" la sua terza peggiore politica in tempo di pace mai vista.

Si noti che i 35 studi che AIER ha trovato finora non sono proiezioni basate su presupposti diversi come i modelli grossolanamente esagerati utilizzati per spaventare la maggior parte dei governi lo scorso anno; si basano su dati del mondo reale, quasi sempre prevenuti a favore di distanziamento sociale, mascheramento e altre restrizioni. E mentre i dettagli varieranno a seconda del Paese studiato e dell'esatta metodologia impiegata, l'essenza di questi 35 studi non sarà mai messa in discussione perché mentre la semplice correlazione non prova il nesso di causalità, la mancanza di correlazione è un chiaro indizio che il nesso di causalità è altrove.

Inoltre la presunta logica a supporto dei lockdown la vediamo sgretolarsi giorno dopo giorno, come l'evidenza che i bambini non sono mai stati in pericolo. La chiusura delle scuole la scorsa primavera è stato forse un errore politico perdonabile, ma tenerle chiuse in autunno (e nella primavera del 2021 in alcuni luoghi!) è stato un abuso sui minori che non a caso ha fornito agli insegnanti politicamente attivi della scuola pubblica tutto il tempo per agitarsi per un nuovo presidente, tutto in nome della salute pubblica.

Un'altra notizia che AIER conosceva l'anno scorso, ma che non è stata ampiamente riportata fino a poco tempo fa, è che il Covid non si diffonde facilmente attraverso le superfici. Ed i due metri di distanza? Non servono a niente secondo l'ultimo studio del MIT. All'aperto, poi, non esiste alcun pericolo.

Il mascheramento non è mai stato altro che una baracconata nella maggior parte delle situazioni del mondo reale. Probabilmente ha portato ad una maggiore diffusione dando alle persone un falso senso di sicurezza e, naturalmente, ha danneggiato la maggior parte di chi le indossa, motivo per cui le persone non indossano mascherine se non costrette a farlo (Niente mascherina? Niente zuppa!). Sperato solo che l'America non sia diventata come un episodio di South Park (Toilet Safety Administration), mentre controllate che il vostro impianto rettale anti-Covid rimanga saldamente in posizione.

I politici fingono di non sapere che le loro politiche sono state dannose. Un approccio molto meno radicale e più collaudato sarebbe stato quello sposato dai firmatari della Dichiarazione di Great Barrington e da stati come il South Dakota che hanno lasciato agli individui il compito di determinare la propria posizione sulla linea di compromesso rischio-rendimento e di proteggere i vulnerabili attraverso i servizi di consegna, orari prolungati (non abbreviati che costringono più persone in spazi chiusi), o orari speciali per anziani ed infermi.

Diamine, la variolizzazione con il Covid su volontari sani, che mi è stato detto la scorsa primavera era in qualche modo "non etica" sebbene fosse un metodo provato per proteggere rapidamente e in sicurezza individui sani dal vaiolo, sarebbe stata una strategia meno radicale che chiudere vaste aree dell'economia. Senza la necessità di sviluppare un vaccino costoso e potenzialmente pericoloso, una campagna di variolizzazione ben eseguita avrebbe posto fine alla pandemia prima dell'omicidio di George Floyd.

I politici e gli esperti dovrebbero seguire il motto di Ippocrate: non fare del male per prima cosa. Di fronte all'incertezza, non dovrebbero fare nulla finché non hanno qualche indizio su causa ed effetto e anche in questo caso dovrebbero prenderlo con le pinze nel caso in cui i loro modelli si rivelino sbagliati, come accade spesso. Ma i pro-lockdown non hanno mostrato alcuna umiltà intellettuale. Hanno ottenuto ciò che volevano e hanno soppresso coloro che li sfidavano ogni volta e come potevano, specialmente su Twiter e Facebook, il tutto sostenendo di seguire "la" scienza.

Ovviamente i pro-lockdown si sono affidati solo retoricamente alla scienza. Quest'ultima significava seguire le loro regole, il che significava sopprimere la scienza reale, ovvero la ricerca della verità empirica. Abbiamo già visto questo film con la collusione "russa", i risultati delle elezioni del 2020 e il significato di parole e frasi come "insurrezione armata", "equità", "infrastrutture", "per lo più pacifico" e "razzismo sistemico".

In passato avrei potuto riflettere sul fatto che tali politici (ed i loro servitori nei media) potessero essere più malvagi o più stupidi, ma la crisi esistenziale americana è così profonda che ora conta solo la performance. Il nostro attuale gruppo di politici sta fallendo miseramente e non importa se John Kerry è un idiota per aver insinuato che vuole succhiare tutta l'anidride carbonica dall'atmosfera, o se tali affermazioni costituiscano semplicemente la svolta socialista americana.

In breve, la maggior parte dei nostri leader in entrambi i partiti dovrebbe dimettersi immediatamente in quanto troppo venali e/o incompetenti per guidare questa grande nazione, o uno qualsiasi dei suoi stati. Alcuni potrebbero essere messi sotto accusa, altri non verranno rieletti, ma nel contesto degli ultimi vent'anni di ripetuti fallimenti (l'11 settembre, le guerre e le violazioni delle libertà civili che ne sono seguite; la crisi finanziaria e la grande [quanto lunga] stagnazione che ne è seguita) qualche cambiamento politico qua e là non è abbastanza. L'America ha bisogno solo di pochi leader e certamente non ha bisogno di quelli specifici attualmente in carica.

Non c'è storia: devono esserci dimissioni di massa e mea culpa a pioggia da parte della classe dirigente americana, come già accaduto in una certa misura nella sanità pubblica; non tanto per vendetta ma per la protezione di tutti. Poiché i politici hanno distrutto lo stato di diritto interferendo nei procedimenti giudiziari, contemplando apertamente leggi incostituzionali come la statualità del D.C., infrangendo le proprie regole di lockdown e invocando apertamente un'azione politica violenta, la società americana non può più garantire la sicurezza dei suoi leader.

I politici sanno di essere vulnerabili, motivo per cui molti, incluso il presunto amato dottor Fauci, hanno aumentato le guardie del corpo personali a spese dei contribuenti e le truppe rimangono di stanza fuori dal Campidoglio anche se ora tutti sanno che le morti del ​​6 gennaio sono state per cause naturali, fatta eccezione per la ferita da arma da fuoco inflitta dalle forze dell'ordine (se la vittima fosse stata di una tonalità diversa, la protesta per la sua morte sarebbe stata assordante invece di un mormorio).

La cosa triste di tutto questo è che vite americane sarebbero state salvate con politiche semplici e sensate, come fornire informazioni accurate e aggiornate sul Covid. Avrebbero abbracciato la riforma della polizia e forse anche l'abolizione della stessa con un certo lag di tempo per armarsi e migliorare le proprie capacità di autodifesa. Gli americani sarebbero anche passati felicemente ad un sistema di istruzione privata, con sussidi pubblici per i poveri, piuttosto che l'attuale programma scolastico della scuola pubblica ridimensionato e razzialmente integrato in nome "dell'equità".

Come abbiamo visto, però, un piccolo numero di leader, in nome della "democrazia", ​​ha deciso di essere in qualche modo più intelligente o più importante di tutti noi, nonostante tutte le prove del contrario. Possono dire quel che vogliono, ma sono loro che devono sloggiare, prima che le loro politiche fallimentari diventino così palpabilmente criminali che gli americani decidano di spogliarli della loro proprietà, libertà e forse, in un Paese sempre più privo di polizia o stato di diritto, delle loro stesse vite, in nome della restituzione per il covidismo sistemico e di altri abusi di potere.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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