martedì 9 luglio 2019

Le azioni hanno un rendez-vous con il destino





di Bill Bonner


DUBLINO, IRLANDA - I titoli azionari non hanno deciso dove andare ieri. Su? Giù? Quindi non sono andati da nessuna parte.

Da nessuna parte è lo stesso una buona notizia in questo mercato, perché segnali di un imminente rallentamento stanno arrivando ogni giorno.

L'ultimo in ordine cronologico è stato un forte calo del Purchasing Managers' Index (PMI), che misura la vitalità del settore industriale. Il PMI ad aprile è tornato ai livelli di quasi 10 anni, con il primo calo dei nuovi ordini sin dall'agosto 2009.

Ciò avviene quando i rendimenti del Tesoro, un altro segno di un'economia in declino, continuano a scendere.

Ma è da molto tempo che si avvicina questa recessione... e sembra non arrivare mai. Quindi lasceremo che si prenda il suo tempo mentre torniamo a guardare al quadro più grande.

E il quadro più grande è mostrare come l'americano medio stia scivolando negli ultimi 20 anni.

L'unica ragione per cui questo fatto non è stato evidente a tutti è dovuto ai produttori cinesi e ad altri produttori a basso costo, i cui "prezzi giornalieri bassi" hanno aiutato gli americani a continuare a vivere nello stile a cui si erano abituati... anche se i loro guadagni reali sono colati a picco.

Come abbiamo sottolineato ieri, il 2016 doveva essere il settimo anno di una grande ripresa. Gli elettori avrebbero dovuto sentirsi bene, riguardo al loro Paese, alla loro economia e ai loro leader.

Invece è andato tutto storto; hanno votato per buttare fuori i barboni di entrambe le parti e hanno eletto un outsider, Donald J. Trump.

Perché?

Il boom era fasullo. Alcune persone si sono arricchite, ma la maggior parte della gente è diventata più povera. Se prendete il PIL reale degli Stati Uniti e lo dividete per la popolazione, avete un guadagno di circa $10.000 a persona nel XXI secolo.

Ma dove sono i soldi? Secondo Pew Research il salario medio era di circa $21 l'ora nel 1999 e oggi è di circa $22.

Ma anche questa triste immagine non è abbastanza triste: i guadagni hanno preso strade diverse nel XXI secolo.

Ai piani alti gli stipendi sono diventati molto più grassi, il che ha spostato la cifra media più in alto. Un certo numero di rapporti ci dice che i ricchi sono le uniche persone che hanno fatto progressi finanziari in questo secolo; il 100% dei guadagni è andato a loro.

Quando si estrapolano i guadagni straordinari del 10% più alto, la persona media rimane con meno di quello che ha guadagnato 20 anni fa.

Inoltre i numeri sono distorti da cifre dell'inflazione fraudolenti.

Un camioncino, ad esempio, potrebbe costare il doppio rispetto a 30 anni fa, ma gli statistici insistono sul fatto che è due volte più buono. Pertanto, dicono, non costa molto di più.

Provate a dirlo al rivenditore. Come abbiamo dimostrato, la persona media ora deve lavorare il doppio delle ore per permettersi il camioncino medio... o la casa media.

John Williams di Shadowstats.com calcola l'inflazione come la calcolavano i federali nel 1990: senza i trucchi statistici che hanno impiegato recentemente.

Ufficialmente l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è stato di circa il 2% all'anno per l'intero XXI secolo, ma Williams mostra che la cifra reale è di circa il 5%.

E se applicassimo questo 5% al ​​PIL, aggiustando correttamente le cifre, vedremmo che l'intera economia si è contratta negli ultimi due decenni.

Questo è ciò che ci dice il rapporto Avidità/Paura.

Ricorderete che il rapporto Avidità/Paura, il rapporto tra il Dow e l'oro, misura lo zeitgeist di una società.

Come ogni cosa in natura, una società respira. A volte è audace ed a volte è spaventata. A volte diventa più ricca con scambi aperti e accordi win-win... ed a volte chiude la porta e vuole protezione.

L'avidità, o "l'ottimismo", ha raggiunto il suo apice nel 1999, 54 anni dopo che gli alleati avevano vinto la seconda guerra mondiale, 20 anni dopo che la Cina avevano abbandonato il comunismo hardcore, otto anni dopo la caduta del muro di Berlino e sei anni dopo la creazione dell'Unione Europea.

A quel punto ci volevano 41 once d'oro per comprare i 30 titoli nel Dow... 1 oncia nel 1980.

"Vendete azioni e comprate oro", abbiamo suggerito. Non che avessimo qualche idea speciale sul futuro, ma il rapporto Dow-to-Gold era arrivato così in alto che era solo una questione di tempo prima che tornasse a scendere.

E per un po' è quello che è successo. Le azioni sono scese e l'oro è salito. Il rapporto Dow-to-Gold ha toccato quasi 5 nel 2009, il punto in cui avremmo venduto oro e acquistato azioni.

Ma non è mai arrivato. Invece, nel 2008/2009, i federali sono entrati in città, armati con il programma di assistenza patrimoniale (TARP), l'allentamento quantitativo (QE) e la politica dei tassi d'interesse a zero (ZIRP).

Se abbiamo ragione, il rincaro dei prezzi degli asset sin dal 2009 era solo un falso. Il denaro fasullo ha creato un boom falso e un falso mercato toro.

I titolari di asset, per lo più il 10% superiore della popolazione, hanno fatto soldi, tutti gli altri hanno perso terreno. L'ondata crescente di rinnovato ottimismo era un'illusione. Tutte le tendenze al ribasso e paurose sono continuate per tutto il XXI secolo.

Il debito federale è cresciuto ogni anno; non avevamo mai visto tali deficit in tempo di pace...

Cresce anche il debito dei consumatori e delle imprese, anche se i profitti dovevano aumentare ...

I tassi di risparmio sono scesi ai minimi storici...

La velocità del denaro è scesa a livelli da depressione...

La crescita del PIL è diminuita a metà dei livelli del XX secolo...

La proprietà di casa è caduta...

Il numero di coloro che hanno un lavoro da capofamiglia è crollato...

Il numero totale di ore di lavoro per persona è diminuito...

Il numero di uomini pigri nei loro primi anni di lavoro è aumentato...

Il costo della vita è aumentato del 50%, ufficialmente. Per la maggior parte delle persone probabilmente è raddoppiato...

Le aspettative di vita sono diminuite...

Il potere del Deep State è cresciuto...

Il capitalismo è diventato meno capitalista... con più interventi statali, sostenuti sia dai conservatori che dai liberal...

Tutte le principali tendenze sono andate contro un mondo prospero, libero e vincente.

Nel settembre 2018 i federali hanno fatto rimbalzare il rapporto Avidità/Paura fino a 22. Ma lì si è fermato... e poi è ricominciato a sprofondare. Due volte sin da allora ha cercato di risalire e per due volte ha fallito.

Ora il rapporto Avidità/Paura è a circa 19. L'oro è trattato ai massimi da tre mesi a questa parte. Le azioni sono sotto pressione. Se abbiamo ragione, il rapporto Avidità/Paura continuerà a scendere...

...fino a quando non arriverà al suo storico rendez-vous con il destino da qualche parte sotto il 5.

Rimanete sintonizzati…

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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