martedì 14 gennaio 2020

Gli imprenditori di successo traggono lezioni da un mercato in costante cambiamento





di Raushan Gross


In un articolo del Wall Street Journal del 1° dicembre, Francis Greene, capo del gruppo per l'innovazione e l'imprenditoria presso la Edinburgh University Business School, ha erroneamente affermato che gli imprenditori non imparano niente dai loro fallimenti.

Gli Austriaci potrebbero non essere d'accordo con questa affermazione, poiché il mercato scarta le imprese le cui previsioni sulla domanda dei consumatori erano errate e premia le imprese le cui previsioni sulla domanda dei consumatori erano accurate. Gli Austriaci considerano il mercato come un processo: il meccanismo di trasmissione delle informazioni alla base del comportamento dei consumatori. Dal punto di vista Austriaco, gli imprenditori apprendono mentre il mercato cambia; e mentre il mercato cambia, gli imprenditori cercano di mantenere le loro previsioni al passo con la domanda di mercato (percezioni ed aspettative dei consumatori). Pertanto le strategie imprenditoriali devono essere adattate a questi cambiamenti mentre gli acquirenti, attraverso l'interazione volontaria, perseguono i loro acquisti.

Ma c'è di più nella tendenza imprenditoriale che fare i conti con il fallimento. La Scuola Austriaca considera il processo di mercato non attraverso i fallimenti ma attraverso i cambiamenti del mercato.

Se affrontiamo il problema in modo più ampio, vediamo che una strategia imprenditoriale di successo comprende l'apprendimento di tutti i tipi di trial and error. Quale altra scelta c'è per gli imprenditori dal momento che non sono onniscienti o onnipresenti nei processi di mercato? Gli imprenditori non imparano dai fallimenti di per sé, ma imparano dal sistema di mercato stesso. Attraverso questo processo, il processo di mercato separa il grano dalla paglia.

Tuttavia, poiché i mercati cambiano sempre, quanto possono essere accurate le percezioni imprenditoriali in un dato momento? Sono fuori bersaglio o sul bersaglio. Osservare ciò che sta accadendo nel mercato è la chiave per calibrare le strategie aziendali. Le percezioni e le aspettative non possono essere preconcette; la conoscenza cambia in base alle interazioni con i consumatori e le strategie devono essere conciliate con i desideri e le esigenze degli acquirenti. Gli imprenditori devono imparare ad essere sensibili e consapevoli dei cambiamenti del mercato e ad adeguare la loro strategia di conseguenza.

Spesso dimentichiamo che le interazioni di mercato riflettono obiettivi e valori disparati in qualsiasi momento e in qualsiasi mercato, in cui il valore è concettualmente soggettivo. Imprenditori e proprietari di piccole imprese hanno le loro percezioni ed anche i consumatori hanno le loro. Nessuno ha la stessa percezione: agiscono tutti per raggiungere un fine. La strategia, o ciò che F. A. Hayek chiamava pianificazione, è concepita secondo percezioni individuali che spesso si traducono in un guadagno per alcuni o in una perdita per altri. Fondamentalmente gli imprenditori, o i proprietari di piccole imprese, prendono posizione quando pianificano senza sensibilità del mercato. Le percezioni degli imprenditori, le percezioni dei consumatori e le strategie individuali potrebbero non essere tutte realizzate, ma alcune lo saranno. L'imprenditore deve conciliare le proprie percezioni individuali con i cambiamenti del mercato e con i gusti e le preferenze del singolo consumatore.

Il valore soggettivo di un bene si misura dalla sua utilità come concepita dal consumatore. Le aspettative di valore sono sviluppate nella mente del consumatore. Questa valutazione soggettiva da parte del consumatore rende la pianificazione e le strategie dell'imprenditore soggette ad errori in termini di proiezioni e aspettative di valutazione. Ad esempio, Eugen von Bohm-Bawerk ha sostenuto che è praticamente impossibile per l'imprenditore convincere gli altri che un prodotto è più bello o migliore di un altro. I consumatori decidono da loro.



Imparare a lavorare all'interno dei parametri impostati dai consumatori

Gli imprenditori devono imparare tre cose:
  1. Osservare gli scambi nel processo di mercato: l'innovazione e la scoperta imprenditoriale si basano su ciò che vediamo fare ai consumatori. L'imprenditore deve avvicinarsi il più possibile alle esigenze e ai bisogni dei consumatori. Dal momento che è impossibile leggere le menti delle persone e sapere cosa apprezzano soggettivamente, gli imprenditori deducono i valori dei consumatori dall'osservare il loro comportamento. I piani imprenditoriali vengono realizzati man mano che vengono acquisite le conoscenze e utilizzate poi per provare a soddisfare al meglio le valutazioni imprevedibili ed incommensurabili del consumatore.

  2. Impostare strategie in base alla sensibilità del mercato: come ha osservato Hayek, il mercato è un meccanismo di trasmissione che diffonde la conoscenza mediante gli scambi quotidiani nei mercati. Alcuni imprenditori tendono ad ignorare le opportunità che si verificano nel processo di mercato. La strategia imprenditoriale in senso Austriaco dovrebbe essere intesa come processo per allinearsi meglio con i consumatori e col circuito di feedback inviato attraverso il processo del mercato. Poiché i mercati e la corrispondente innovazione si muovono ad ondate, ha senso che anche la strategia imprenditoriale lo faccia.

  3. Trial and error: le percezioni, i gusti, le preferenze e gli ideali dei consumatori non sono congelati, né dovrebbero esserlo le strategie dell'imprenditore. Quest'ultimo non deve aver paura di innovare o apportare modifiche al fine di avvicinarsi il più possibile alle percezioni e alle aspettative dei consumatori. Prova qualcosa di nuovo, centralizza la conoscenza e crea perturbazioni nel mercato. Questo è il ruolo dell'imprenditore. I mercati mutano a causa di percezioni e aspettative, non con una bacchetta magica.

Il mercato come processo è una delle principali intuizioni della Scuola Austriaca. Spesso la pianificazione e la strategia non riflettono questa comprensione. Poiché l'interazione tra individui è dinamica, deve esserlo anche la strategia imprenditoriale. La natura stessa dell'imprenditore è quella di essere una forza destabilizzante, alterando il rapporto tra ciò che è richiesto e fornito, producendo innovazione ad ondate in qualsiasi momento.

Un cambiamento nel mercato provoca increspature che colpiscono tutto e tutti. Le strategie imprenditoriali dovrebbero essere conciliate con i potenziali movimenti del mercato. Le percezioni e le aspettative alterano il modo in cui i mercati reagiscono, così come la strategia di un imprenditore. Se la strategia di un imprenditore presenta un errore percettivo, o è distorta nelle aspettative, questi errori verranno eliminati durante le ondate di mercato consecutive.

Il mercato insegna agli imprenditori se le loro strategie sono efficaci o meno.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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