martedì 8 agosto 2023

L'eolico e il solare NON sono fonti di energia più economiche rispetto a carbone e petrolio

«Oggi trovare facilmente un tetto sopra la testa è stato possibile solo grazie al settore delle costruzioni che, come quello alimentare, impiega capitale strumentale alimentato a combustibili fossili e che svolgono incredibili quantità di lavoro in modo conveniente.

Tale capitale strumentale include:

• macchine da scavo che consentono a un essere umano di scavare e spostare enormi quantità di terra per fare spazio alle fondamenta di edifici robusti;

• macchine livellatrici che consentono a un essere umano di appiattire facilmente tratti di terreno irregolari per renderli adatti a strutture grandi e livellate;

• macchine di sollevamento, come le gru, che possono sollevare enormi quantità di peso che, qualora potessero essere sollevate prima, richiedevano anni di lavoro da parte di schiavi;

• macchine che chiamiamo utensili elettrici, i quali consentono agli esseri umani di combinare la loro destrezza con grandi quantità di energia e svolgere compiti di precisione come martellare, fissare e segare;

• macchine compattatrici che rendono solido il terreno sotto gli edifici;

• macchine da taglio che tagliano gli alberi per far posto alle abitazioni;

• macchine per la pavimentazione che costruiscono le meravigliose strade che collegano le case;

• macchine minerarie che estraggono tutte le materie prime coinvolte nei nostri straordinari edifici, dal ferro e dal carbone all'acciaio, all'alluminio, al rame, alla sabbia;

• macchine ad alto calore utilizzate per trasformare i materiali estratti in materiali utilizzabili vitali come cemento, acciaio e plastica.

Senza questo capitale strumentale alimentato a combustibili fossili che aumentano radicalmente la produttività degli esseri umani, avere un tetto sulla testa di alta qualità sarebbe fuori dalla portata della stragrande maggioranza delle persone in quello che è il mondo di oggi.

E questo solo per quanto riguarda la costruzione di un edificio.»

~ Alex Epstein, Fossil Future: Why Global Human Flourishing Requires More Oil, Coal, and Natural Gas—Not Less

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di Connor Mortell

In uno dei suoi discorsi più recenti il presidente Joe Biden ha affermato che “l'eolico e il solare sono già fonti di energia più economiche rispetto al carbone e al petrolio”. Questa tesi è completamente sballata. Ci sono molti argomenti che possono essere presentati a favore dell'affermazione di Biden, tuttavia non solo possono essere tutti confutati, ma sono già stati tutti confutati.

Alex Epstein, nel suo libro Fossil Future: Why Global Human Flourishing Requires More Oil, Coal, and Natural Gas — Not Less, spiega che due fatti vengono ignorati quando si finge che l'eolico e il solare siano più economici. Il primo è che

l'energia solare e quella eolica esistono in grandi quantità esclusivamente in luoghi in cui vengono concessi enormi sussidi statali. Quando guardate dove vengono utilizzati il solare e l'eolico, scoprirete invariabilmente sussidi, ovvero lo stato costringe i contribuenti a dare soldi alle società solari ed eoliche. Spesso impongono anche per legge una certa percentuale di energia solare ed eolica.

Queste fonti “significativamente più economiche” riescono a esserlo solo quando paghiamo indirettamente sussidi per renderle più economiche. Inoltre i prezzi dell'energia sono distorti attraverso varie leggi e incentivi. Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti elenca 1.854 diverse leggi e incentivi attualmente in vigore e ci sono talmente tante interferenze statali sul mercato che quando ho tentato per la prima volta di scaricare il set di dati per esaminare le leggi attualmente in vigore, il mio computer si è bloccato. L'energia è uno dei mercati più altamente regolamentati di oggi, tutto per creare l'impressione che l'energia eolica e solare siano più economiche rispetto ai combustibili fossili.

Da qui Epstein risponde alla domanda: perché le energie alternative hanno bisogno di così tante sovvenzioni se sono molto più economiche? Ciò porta al secondo fatto che viene spesso ignorato in questo discorso: “Contrariamente alle affermazioni di costi inferiori, i luoghi che utilizzano più energia solare ed eolica sulla loro rete tendono ad avere i costi dell'elettricità più elevati”.

Anche se si dovesse ammettere che l'eolico e il solare sono più economici del carbone e del petrolio (cosa che non è) e se si dovesse ammettere che questo sta accadendo su un mercato libero (cosa che non è), staremmo lo stesso ignorando il quadro generale. Anche se l'eolico e il solare dovessero in qualche modo avere costi economici inferiori, compensano con il costo della loro diluizione e della loro intermittenza.

Epstein spiega i difetti nella diluizione del solare e dell'eolico mostrando quanto essi richiedano più terra per unità di energia rispetto ai combustibili fossili, più risorse ad alta intensità mineraria (dieci volte più materiali estratti necessari rispetto a quando si costruisce l'infrastruttura per la generazione di elettricità da combustibili fossili) e i costi delle infrastrutture di trasmissione a lunga distanza. La diluizione, afferma, rappresenta una grave minaccia per l'efficacia in termini di costi dell'eolico e del solare.

Ma, attenzione, perché i costi non si fermano qui: c'è anche quello ben peggiore dell'intermittenza. Uno degli elementi più importanti di qualsiasi fonte di energia è la capacità di controllarla, e il solare e l'eolico non offrono questa possibilità. Per affrontare questi due tipi di costi, Epstein spiega che ci sono tre possibili approcci:

  1. Affidarsi a qualche fonte di energia controllabile, come i combustibili fossili;
  2. Affidarsi a una rete diversificata, distante ed enorme di pannelli solari e turbine eoliche, in modo che ci sia sempre elettricità sufficiente da qualche parte;
  3. Affidarsi a un sistema di accumulo artificiale per immagazzinare energia intermittente sufficiente per essere sempre in grado di soddisfare la domanda.

L'attuale realtà del solare e dell'eolico è che nessuno degli approcci sopraccitati s'è dimostrato conveniente e solo il primo, basandosi su una fonte di energia controllabile, come i combustibili fossili, è stato implementato a tutti i costi.

Il presidente Biden e altri critici dei combustibili fossili cercheranno sempre di dirci che“l'eolico e il solare sono significativamente più economici del carbone e del petrolio”, ma la realtà è che non è vero. L'eolico e il solare non sono fonti di energia più economiche rispetto al carbone e al petrolio: richiedono enormi sovvenzioni anche solo per competere e, sulla scia di esse, sono ancora troppo diluite e richiedono il supporto dei combustibili fossili per rimanere affidabili.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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2 commenti:

  1. A proposito di transizione verde e inflazione dei prezzi: «[...] Nell'ambito del piano del governo australiano, Quinbrook ha analizzato ciò che sarebbe necessario, ad esempio, per estrarre e produrre polisilicio verde nel Queensland, senza utilizzare alcun input o esperienza cinese. Di per sé la cosa è possibile, dato che l'Australia ha abbondanti materie prime come il quarzo e può utilizzare proprietà intellettuale e talenti provenienti da paesi come la Corea del Sud, la Germania, il Giappone o gli Stati Uniti, per costruire le fabbriche e le attrezzature necessarie per tale sforzo. Il problema è che sarebbe almeno DUE VOLTE più costoso farlo. Inoltre, se un'azienda in Australia o anche negli Stati Uniti (che ha anche le materie prime per produrre polisilicio) volesse farlo, ci vorrebbero circa sei anni per costruire una nuova struttura.»

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  2. E niente. La crisi energetica europea non era affatto risolta nonostante la sicumera della stampa generalista. È stata messa in letargo da un inverno mite, dal rallentamento delle importazioni di carbone e gas dalla Cina e dalla "generosità" dell'amministrazione Biden che ha dato fondo alla SPR. I governi europei hanno continuato a scommettere su una transizione energetica scellerata che ignora la sicurezza dell’approvvigionamento e la competitività, oltre a rendere l’UE dipendente dalla Cina per le terre rare e i metalli, nonché dagli Stati Uniti e dall’OPEC per le materie prime.

    Decidere di vietare lo sviluppo delle risorse interne e di concentrarsi su fonti energetiche intermittenti e volatili prima che la tecnologia delle batterie sia pienamente operativa è un errore enorme che condanna gli europei a subire costi più elevati e una crescita inferiore. L’UE rappresenta meno del 10% delle emissioni globali ma quasi il 100% dei costi, di conseguenza una linea di politica lungimirante e sostenibile dovrebbe concentrarsi sulla competitività, sulla sicurezza dell’approvvigionamento e sul rispetto dell’ambiente da una prospettiva industriale. Ignorare l’importanza del nucleare, dell’idroelettrico, del gas e di tutte le altre fonti disponibili è suicida. Senza contare che i sussidi stanno ritardando il necessario sviluppo delle fonti energetiche intermittenti e volatili, perché i politici rifiutano l’importanza della distruzione creativa e della concorrenza come forze trainanti del progresso. L’interventismo non sta fornendo energia migliore o più economica; sta rendendo l’Unione Europea un predente nella corsa alla tecnologia e alla sicurezza energetica.

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