martedì 29 agosto 2023

Il socialismo non può funzionare, nemmeno in un mondo gestito dalle IA

A livello di teoria abbiamo l'articolo di oggi che ci erudisce sull'impossibilità di un mondo socialista anche se l'IA dovesse "prendere il sopravvento". A livello pratico invece? Esistono anticorpi contro il virus del socialismo? Certo che sì e si chiamano protocolli aperti. Al centro dei protocolli aperti si trova il principio dell'ordine spontaneo, che consente un processo decisionale decentralizzato e interazioni volontarie tra individui e imprese. A differenza dei modelli chiusi, che esercitano un controllo centralizzato, i protocolli aperti promuovono la concorrenza dinamica, incoraggiano l'innovazione e guidano la scoperta di nuove soluzioni attraverso la saggezza collettiva. Sfruttando il coordinamento decentralizzato, i protocolli aperti creano un sistema di autoregolamentazione che si adatta e si evolve in base ai segnali di mercato. Una caratteristica distintiva dei protocolli aperti è l'innovazione senza autorizzazioni, la quale elimina le barriere all'ingresso e incoraggia la sperimentazione imprenditoriale. I protocolli aperti facilitano anche un mercato delle idee libero e competitivo, consentendo alle persone di perseguire i propri interessi e impegnarsi direttamente in scambi reciprocamente vantaggiosi; incoraggiano la collaborazione, la concorrenza e il libero flusso d'informazioni, massimizzando il potenziale di scoperta. Alimentando lo scambio di idee e prospettive diverse, i protocolli aperti alimentano l'innovazione, il miglioramento continuo e il progresso sociale. Questa libertà ispira le persone a identificare le lacune del mercato, assumersi dei rischi e creare applicazioni e servizi innovativi che soddisfino le diverse esigenze e preferenze dei consumatori. Incoraggiando il dinamismo imprenditoriale, i protocolli aperti alimentano il miglioramento continuo, la soddisfazione dei consumatori e la crescita economica. Gli imprenditori sono liberi di esplorare le loro visioni, adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato e imparare dai fallimenti. Questa cultura dell'imprenditorialità spontanea all'interno di protocolli aperti coltiva un ecosistema dinamico che premia l'innovazione, la creatività e la resilienza, consentendo soluzioni trasformative per modellare le industrie e alimentare il progresso. I protocolli aperti possiedono qualità intrinseche che li rendono resistenti alla censura e proteggono la libertà di espressione. La natura decentralizzata dei protocolli aperti, spesso costruiti su reti distribuite e meccanismi di consenso, rende difficile per qualsiasi singola entità o stato di esercitare il controllo sul contenuto e sulla comunicazione che si verificano all'interno del protocollo. Questa resistenza alla censura assicura che le diverse prospettive possano essere condivise, le idee possano essere dibattute e le informazioni possano fluire liberamente. Sostenendo la libertà di espressione, i protocolli aperti svolgono un ruolo fondamentale nel preservare la libertà, promuovere la crescita intellettuale e consentire l'innovazione che prospera in un ambiente aperto e inclusivo. Nel regno dei sistemi monetari Bitcoin emerge come un ottimo esempio: operando come un sistema volontario e decentralizzato, offre trasparenza monetaria, offerta limitata e maggiore inclusione finanziaria. Allo stesso modo i social network decentralizzati costruiti su protocolli come Nostr rappresentano una soluzione alternativa a piattaforme come Twitter e Facebook. Queste reti danno potere agli utenti, dotando loro di controllo sui propri dati e uno strumento per contrastare la censura esercitata da aziende e stati. Attraverso l'adozione di protocolli aperti gli individui rivendicano l'autonomia e partecipano a una rivoluzione pacifica, senza riforme utopistiche dello status quo, dando forma a un panorama digitale che sostiene la sovranità individuale.

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di Raushan Gross

Molti di noi cercano prodotti e servizi da venditori con merci della migliore qualità e prezzi relativamente più bassi; i venditori cercano i prezzi più alti per vendere la minor quantità di merci. I venditori competono per i clienti, ma preferirebbero di gran lunga essere gli unici nel mercato o nel loro spazio di mercato. Inoltre i consumatori vogliono di più per sé stessi e meno per gli altri consumatori.

Questa rappresentazione del comportamento umano è normale, mentre invece può sembrare caotica per alcuni che vedono il mercato attraverso una lente socialista. Con tutti i recenti discorsi sul controllo dell'intelligenza artificiale (IA), sul suo "addomesticamento" e sulla limitazione dei suoi usi, sembra proprio essere arrivati alla socializzazione di prodotti e servizi legati all'intelligenza artificiale.

Tuttavia un'economia guidata dall'intelligenza artificiale non può essere socializzata da una singola entità, nonostante tutto il rumore sulle restrizioni, i limiti e le norme/regolamenti più severi approvati dalle élite al vertice. Tutti usiamo l'intelligenza artificiale nelle nostre attività quotidiane, dal lavoro e dal tempo libero alle attività secondarie, se ne avete una. Con lo sfarzo e il fascino della tecnologia, in particolare dell'intelligenza artificiale, il punto che manca è questo: i prodotti e i servizi legati alle IA consentono alle aziende di soddisfare la domanda, aiutano gli imprenditori a creare valore e migliorano i processi di scambio a cui tutti partecipiamo quotidianamente.

Zack Dugow, che ha scritto How to Defend Yourself against All-Powerful Monopolies That Control Your Business per Forbes, ha fatto un'osservazione importante ma non l'ha portata alla sua logica conclusione: “Se fate affidamento su uno di questi monopoli [software automatico o social media/strumenti per pagine Web], dovete essere in grado di orientare rapidamente la vostra attività e avere il vostro piano di backup a pronta disposizione. A quali fornitori di servizi potete passare?”

La tecnologia e le startup IA dovrebbero eliminare il comportamento monopolistico tra aziende e consumatori e liberare lo spazio di mercato dall'idea irrealistica di una socializzazione della tecnologia sottostante? Tutto ha un prezzo e un costo, per questo il socialismo è stato da tempo confutato.

E che dire dell'intelligenza artificiale? Può essere socializzata? Si possono socializzare alcune cose, ma l'intelligenza artificiale non può essere posseduta e gestita da una singola entità, o ampiamente limitata nell'uso pubblico. Qualcuno deve possedere le risorse produttive, vendere servizi e aggiornare/mantenere l'hardware e il software.

L'apertura di spazi di mercato per l'IA sembra ragionevole, tuttavia le élite pianificheranno di socializzarne servizi e prodotti, chiudere il settore ed eliminarne le opzioni alternative? Quando i prezzi, gli input e gli output vengono calcolati, diventa una proposta irrealizzabile socializzare i servizi, i prodotti e le industrie legate all'intelligenza artificiale. Fortunatamente le startup in questo campo sono in aumento e stanno ascoltando ciò che vuole il mercato, nonostante la visione socialista che permea tutti i media spingendo verso più burocrazia e reprimendo la concorrenza. Quindi anche in un'economia guidata dall'intelligenza artificiale, il socialismo non può funzionare.

A nessuna azienda sono stati ancora concessi privilegi di proprietà esclusiva di prodotti e servizi legati all'intelligenza artificiale. Non ancora! Secondo eWeek, attualmente solo negli Stati Uniti ci sono oltre tredicimila (e in aumento) startup private che vendono servizi e prodotti legati all'intelligenza artificiale. I prodotti e i servizi in questo campo rimarranno decentralizzati? L'intelligenza artificiale è uno strumento che facilita gli scambi tra clienti e aziende e il suo avvento può scongiurare comportamenti monopolistici perché, con un approccio innovativo a un prodotto o servizio di consumo, qualsiasi azienda può essere in grado di dimostrarsi degna di fronte a Golia. Contrariamente all'opinione popolare, le aziende che utilizzano l'intelligenza artificiale per migliorare la soddisfazione del cliente e aumentare la produttività permettono alle persone normali di avviare la propria attività, il che offre agli acquirenti più opzioni sul mercato. Consente inoltre ai clienti di godere delle numerose funzionalità e vantaggi di prodotti e servizi che aggiungono valore alla loro vita quotidiana. Alcuni hanno bisogno di vedere questo punto. In altre parole, coloro che vogliono centralizzare i servizi e i prodotti legati all'intelligenza artificiale su un unico venditore ed erigere barriere all'ingresso affermano ad alta voce di volere di più per sé stessi e meno per voi (e per me).

Ciò significa che nessuna azienda dovrebbe avere il privilegio esclusivo di essere l'unico fornitore di servizi in questo campo. Giusto? Tante industrie hanno iniziato come aziende decentralizzate e ora sono fornitori privilegiati. Domanda: chi stabilisce i prezzi di servizi, pacchetti e modelli dell'intelligenza artificiale? Mentre al vostro fornitore di servizi pubblici locale, in molti casi, viene concesso il privilegio di essere l'unico fornitore di tali servizi, Amazon non ha ricevuto lo stesso privilegio. Ha una posizione forte sul mercato, ma sappiamo di concorrenti che possiamo scegliere se lo desideriamo. La differenza tra fornitori privilegiati e Amazon è che quest'ultima è soggetta alla concorrenza del mercato, pertanto deve ascoltare i clienti e prestare attenzione agli aumenti dei prezzi, alla logistica di magazzino e ai miglioramenti del servizio clienti.

Se i prodotti e i servizi legati all'intelligenza artificiale rimangono decentralizzati, ciò consentirà agli spazi di mercato di regolarne prezzi e costi. Quando i consumatori e gli imprenditori vedranno un aumento dei costi delle piattaforme abilitate all'intelligenza artificiale, ridurranno gli incentivi a utilizzare quella tecnologia, ma consentirà anche a nuovi concorrenti di entrare nello spazio di mercato e tentare di fornire un prodotto migliore a un prezzo leggermente migliore. Ignorare questo movimento di mercato è l'intento del socialismo in generale.

Inoltre se si riducesse tutto il mercato a una manciata di fornitori di servizi IA ciò ne ridurrebbe la qualità (ci sono molti casi di un processo simile quando a un fornitore viene concesso un privilegio di monopolio). La tecnologia di qualsiasi tipo, operante in un libero mercato, dovrebbe essere il meccanismo attraverso il quale le persone che desiderano entrare in un settore possono farlo con le loro capacità e investimenti, anche se non sono redditizie però possono buttarsi nella mischia.

Ciò che viene spesso frainteso sul monopolio e sui prezzi è spiegato da Murray Rothbard:

Non c'è controllo diretto sul prezzo perché quest'ultimo è un fenomeno reciproco. D'altra parte ciascuno ha il controllo assoluto sulla propria azione e quindi sul prezzo che cercherà d'imporre per un determinato bene. Ogni essere umano può fissare qualsiasi prezzo desideri per una qualsiasi quantità di un bene che vende; la questione è se riuscirà a trovare acquirenti a quel prezzo.

In un libero mercato a nessuno viene concesso un privilegio di monopolio: una posizione di mercato privilegiata si guadagna fornendo la migliore qualità e il miglior prezzo che i consumatori sono disposti ad acquistare. Dall'altra parte la scelta forzata o ristretta è una forma di socialismo, o come minimo d'interventismo. In questo momento sembra che i mercati dei capitali stiano decidendo dove investire, il che è evidente nel numero crescente di aziende che producono più prodotti e servizi in modo che le imprese possano soddisfare la domanda. Se, tuttavia, tutto il capitale per gli investimenti nell'IA fosse indirizzato a un'unica entità, sarebbe un disastro in termini di calcolo economico.

L'idea di socialismo non regge se prendiamo in considerazione i progressi tecnologici dell'IA realizzati negli ultimi anni da un numero crescente di aziende, in particolare i progressi nell'IA per imprenditori e consumatori. Una visione socialista del mondo è molto allettante, ma la realtà ci dice qualcosa di diverso: la premessa di base è che qualcuno debba produrre, qualcuno debba consumare e c'è un calcolo del prezzo affinché entrambi possano esistano. Nella terra delle illusioni socialiste, se sottoposta all'esame dello spazio di mercato questa premessa tende a venir meno.

In molti casi il produttore e il consumatore sono le stesse persone in momenti diversi. La produzione richiede tempo e, conoscendo i prezzi, i produttori conoscono la quantità di beni da produrre in un dato momento. Anche se si può socializzare la produzione di oggetti di lusso, case e veicoli, come si produce il capitale necessario per realizzare tali elementi? Anche con tutti gli input necessari, l'IA non può effettuare un calcolo economico necessario per far funzionare un'economia socialista.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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