mercoledì 30 novembre 2022

Meloni & Macron: la fine dei giochi del colonialismo

 

 

di Tom Luongo

A volte la memoria eterna di Internet funziona a nostro vantaggio. Di recente c'è stata bagarre nella politica europea per un video di tre anni fa dell'attuale primo ministro italiano, Giorgia Meloni, in cui attaccava il terzo binario della politica europea.

In quel video spiegava apertamente che il colonialismo in Europa non è affatto finito e lo legava all'immigrazione africana in Europa, di cui l'Italia ha sopportato il peso maggiore a causa delle regole dell'UE le quali costringono i Paesi ad accettare chiunque si presenti sulle loro coste.

Il meccanismo dello sporco segreto coloniale della Francia è che controlla ancora quattordici nazioni dell'Africa occidentale attraverso una valuta coloniale francese (franco CFA) emessa proprio dalla Francia.

Ora, dopo la denuncia della Meloni, il franco CFA è stato leggermente rivisto ma la vera fonte del suo potere sull'Africa occidentale no, ma ne parleremo più avanti.

La cosa importante è che questo video è riapparso all'improvviso in un momento in cui Italia e Francia sono coinvolte in un grosso litigio sull'ultimo tentativo della Francia (e della cricca di Davos) di dipingere la Meloni come un fascista senza cuore per aver negato lo sbarco in Italia a un gruppo di migranti africani portati da una ONG francese.

La nave alla fine è sbarcata in Francia, mentre la Meloni è rimasta sulle sue posizioni. Ricordate, gente, è stato l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che per primo ha cercato di sfidare la cricca di Davos su questo tema e la sua ricompensa è stata quella di essere citato in tribunale per "violazioni dei diritti umani". Questo ha dato inizio alla caduta di Salvini dal potere politico, poiché non aveva abbastanza sostegno dal suo allora partner di coalizione, il Movimento Cinque Stelle (M5S).

Alla fine Salvini è stato costretto a lasciare la carica, il M5S ha concluso un accordo con la mafia di Roma per tradire i suoi sostenitori e l'ascesa della Meloni e Fratelli d'Italia (FdI) è stata inevitabile.

Il debole tentativo della Francia di attaccare la Meloni sull'immigrazione questa volta ha avuto un risultato molto diverso, poiché gode di una posizione politica molto più forte di quella di Salvini nel 2017-18. Pertanto la nave è sbarcata in Francia e tutto ciò che i francesi potevano fare era sbraitare.


Il nemico alle porte: le ONG

Il ministro degli Esteri francese, Gérald Darmanin, si è spinto fino a definire l'Italia nemica della Francia su questa questione. Questo livello di isterismo su meno di 250 migranti è tanto esagerato da rasentare il comico.

Alla faccia della solidarietà europea!

Ma fa tutto parte della stupida campagna di pubbliche relazioni della cricca di Davos contro la Meloni. Con queste persone non cambia nulla: hanno un bisogno patologico di vincere ogni singola piccola battaglia, perché come psicopatici sanno che ogni segno di debolezza è una sconfitta dato che le persone li vedono per quello che sono.

Come sempre, la tempistica di questo video della Meloni che rispunta fuori è interessante. È un chiaro contrattacco alla teatralità della Francia.

La mia domanda, come sempre, è: chi l'ha fatto? Ovviamente le persone che sostengono la Meloni, ma ciò implica che lei abbia anche qualche altro tipo di supporto?

Continuate a leggere, perché ho una teoria.

In definitiva, questa bagarre mette pienamente in luce la menzogna e, francamente, la malvagità delle ex-potenze coloniali d'Europa.

Il franco CFA era qualcosa di cui "semplicemente non si parlava", mentre la Francia continuava a estrarre ricchezza dall'Africa occidentale attraverso l'espropriazione monetaria.

L'idea stessa che le vestigia del colonialismo siano in declino in Europa non solo è falsa, ma è ciò che costituisce l'UE stessa. Il franco CFA dovrebbe essere un anacronismo, ma la Francia si aggrappa ancora ai vantaggi che ne trae, sovvenzionando il suo ridicolo governo e le sue istituzioni sociali fallite.

Tra le nazioni del primo mondo la Francia ha la pressione fiscale più alta per i redditi più alti, eppure non riesce ancora a far funzionare le cose in modo efficace e deve estrarre ricchezza dal Nord Africa.

Quanto è inefficiente e malata l'economia francese che ricava quasi il 50% della sua elettricità da un'industria nucleare interna, ha livelli di tassazione che fanno arrossire persino un proprietario di schiavi del diciannovesimo secolo, e malgrado ciò ha ancora bisogno, nel XXI secolo, di un sistema coloniale di estrazione della ricchezza in Africa occidentale?

Ma è anche un microcosmo: l'euro stesso funziona allo stesso modo e anche il dollaro attraverso il controllo nazionale sui tassi d'interesse grazie a una banca centrale monolitica.

Come molti di voi, non avevo idea dell'esistenza del franco CFA e continuo a rimanere basito di fronte al fatto che nel 2022 quattordici Paesi non hanno sovranità monetaria, servi di un signore feudale in un continente separato.

Ancora una volta, proprio quando pensavo di aver scandagliato le profondità della depravazione globalista degli eurocrati, ecco che mi tocca sorprendermi di nuovo.

Ciò che è chiaro è che per decenni il franco CFA non è stato mai menzionato nelle discussioni politiche internazionali e intereuropee... e qualcuno vicino alla Meloni ne ha appena fatto una questione globale.

Tanto che nientemeno che Le Monde ha dovuto pubblicare un articolo per cercare di confutare la Meloni. È un pezzo di apologia ridicolo e scadente; è un tipico pezzo di "gioco con la semantica" che individua piccole esagerazioni specifiche per screditare la Meloni evitando i problemi di base della Francia: deruba 14 dei Paesi più poveri dell'Africa.

Le Monde passa rapidamente alla questione dei "migranti" per "smascherare" le affermazioni della Meloni sull'immigrazione africana. Sicuramente la maggior parte dei migranti prende il mare da Paesi sulle rive del Mediterraneo, ma da dove vengono in primo luogo?

È come dire che gli honduregni che entrano negli Stati Uniti dal Messico non sono honduregni e che la politica in Honduras non ha contribuito alla migrazione. Ma questo alla fine è un problema secondario. La Meloni ha ragione sul fatto che il franco CFA mantiene questi Paesi poveri attraverso l'arbitraggio monetario e contribuisce direttamente all'instabilità e alla mancanza di progresso economico del Nord Africa.

Pensare che non abbia effetti di ricaduta in Algeria, Marocco o altrove lungo il sud del Mediterraneo è semplicemente ridicolo.


È tutta colpa della valuta, stupido!!

La chiave per comprendere il male del franco CFA non è diversa dalla comprensione del male dell'euro, o del Fed Funds Rate. È il mercantilismo attraverso l'arbitraggio monetario.

Il franco CFA non è solo ancorato all'euro (ex-franco francese), ma è anche legato al tasso di indebitamento della politica monetaria della BCE. Questa è la parte che nessuno, soprattutto lo scrittore del Le Monde, vuole toccare.

Quindi, come dice Le Monde, ci sono le due banche centrali in Africa che emettono due diversi franchi CFA; quello che non dice è che entrambe le valute sono ancora ancorate all'euro, rendendo la politica monetaria locale uno scherzo. La Francia e la BCE controllano ancora le loro economie.

La politica monetaria della BCE è stabilita dalla Germania a vantaggio della Germania. Avendo (fino a ora) l'economia più forte dell'UE, la Germania ottiene un vantaggio effettivo dal commercio con l'euro a un tasso di cambio unico.

Se l'euro crollasse e il marco tedesco tornasse, quest'ultimo salirebbe notevolmente rispetto al precedente tasso di cambio dell'euro; per l'Italia il ritorno della lira la vedrebbe invece scendere.

Questo è semplicemente il valore aggiunto/deficit del lavoro nell'aggregato del Paese, rappresentato dal tasso di cambio attraverso il meccanismo di attualizzazione.

Ecco perché l'euro e l'UE non sono altro che sistemi colonialisti progettati per fare esattamente quello che hanno fatto: impoverire la periferia europea, che comprende l'Italia, e concentrare i capitali al centro, nel potere politico di Bruxelles.

Per quanto abbia usato il paragone col film Hunger Games per descrivere gli Stati Uniti, esso è ancora più appropriato per l'UE.

La California e New York hanno usato il Fed Funds Rate nello stesso modo in cui la Germania ha usato l'euro: per dominare la politica elettorale degli Stati Uniti, assicurandosi che per decenni le loro popolazioni vivessero al di sopra dei loro mezzi, il capitale continuasse ad affluire, intrappolando le persone in quei luoghi e tosandole con inflazione dei prezzi e tassazione, proprio come descritto da Lenin.

Applicando lo stesso modello alla Francia e alle sue ex-colonie, qualcuno crede che l'efficienza del lavoro della Costa d'Avorio sia la stessa della Germania? O addirittura della Francia?

Ovviamente no, ma questa è la situazione per questi Paesi: la Francia sta gestendo la stessa truffa mercantilista di qualsiasi potenza coloniale mantenendo la valuta del Paese d'origine più debole di quanto dovrebbe essere in cambio di beni reali.

Ma anche se venisse lasciato fluttuare liberamente, il franco CFA risulterebbe sempre più forte. Anche se inizialmente impostato più debole di quanto dovrebbe essere, in modo da attrarre capitali nella colonia, alla fine il tasso di cambio diventerà un avvoltoio sulla testa della colonia, strangolando la crescita economica mentre tutta la ricchezza viene sottratta grazie alla politica monetaria della BCE.

Mentre il franco CFA è stato leggermente riformato sotto la presidenza Macron, il collegamento tra il sistema bancario francese e queste colonie rimane saldo, utilizzando la rovinosa politica monetaria della BCE per ottenere profitti e lasciarsi alle spalle la miseria.

Ora, la buona notizia è che il mercantilismo funziona solo per un tot. periodo di tempo prima che i disallineamenti monetari diventino talmente grandi che l'intero schema finisce per crollare. Dopotutto è solo l'ennesimo schema di Ponzi.

Nel caso di Francia e Germania che gestiscono il loro sistema di estrazione della ricchezza non solo nei 17 Paesi della zona Euro, ma anche in 14 Paesi africani, stiamo raggiungendo tal punto di rottura.


Macron, abbatta l'ancoraggio!

L'Italia deve uscire dall'euro. I populisti e tutti coloro che non sono sul libro paga di Herr Schwab lo capiscono; la cricca di Davos farà saltare in aria il mondo prima che ciò accada.

La Meloni lo sa e sa anche che la Francia ha progetti per annettere parti del nord Italia e combatterà molto sporco per vincere.

Macron ha cercato di emarginarla sull'immigrazione, tirando le corde dell'emotività riguardo i migranti. Le iinvece ha mantenuto la sua posizione, ha costretto la Francia a prendersi i migranti e quando la Francia ha cercato di svergognarla pubblicamente, ha tirato fuori la storia del franco CFA e ha messo a tacere la questione.

Ma ecco la parte divertente: ha presentato la sua manovra di bilancio all'esame dell'UE. È una manovra molto astuta che aggira i limiti delle regole stabilite dall'UE, violandole nello spiritto piuttosto che nella sostanza. Si veda questo articolo della Reuters sulla revoca dei limiti all'utilizzo del contante.

Martin Armstrong ha offerto una rapida panoramica del budget dove tira fuori alcuni dei punti salienti (dal suo punto di vista). La sua conclusione è che la Meloni sta ponendo limiti reali allo stato sociale italiano.

Quindi è così che può giocare al gioco di non aumentare radicalmente la spesa: l'aumenterà solo per sovvenzionare l'aumento dei costi energetici chiaramente imposto all'Italia da Germania e Bruxelles attraverso rovinose sanzioni sull'energia russa. Vi sembra familiare? Perché questo è ciò che è costato a Liz Truss la sua carica pubblica nel Regno Unito.

Ma sta anche riformando il sistema dei diritti sociali a lungo termine, gestendo di conseguenza un disavanzo di bilancio complessivo, cosa che a sua volta farà call al bluff di Bruxelles sulla possibilità di mantenere il sostegno al mercato obbligazionario italiano.

Sappiamo che si tratta di un bluff, altrimenti il ​​presidente della BCE, Christine Lagarde, non avrebbe creato il Transmission Protection Instrument per ingessare gli spread creditizi alla riunione di luglio.

Sapeva che questo giorno sarebbe arrivato nel momento in cui Mario Draghi avrebbe lasciato il suo incarico di Primo Ministro; il TPI è stato annunciato il giorno successivo.

Sembra, a prima vista, che la Meloni abbia trovato un modo per evitare di essere costretta ad attuare la cosiddetta "austerità tedesca" – aumentare le tasse e tagliare la spesa per proteggere gli obbligazionisti – tagliando la spesa per diritti sociali a lungo termine e allo stesso tempo tagliando le tasse dove più necessario.

Se c'è una proposta di bilancio che potrebbe placare i mercati del credito sulla situazione fiscale dell'Italia, sarebbe una simile a questa. Mette l'UE in difficoltà nelle trattative sul bilancio e questo piano potrebbe davvero funzionare.

Parte dei piani di bilancio prevede la riduzione delle tasse per i lavoratori autonomi estendendo l'aliquota unica del 15% da un reddito annuo di €65.000 a €85.000, dimezzando l'IVA su alcuni beni di prima necessità e riducendo condizionalmente l'età pensionabile a 62 anni, a condizione che le persone fisiche abbiano versato almeno 41 anni di contributi.

La cosa divertente è che questa manovra, che rompe esplicitamente il tetto dell'UE a un deficit di bilancio del 3% del PIL, portandolo al 4,5% grazie ai sussidi energetici alle famiglie, viene salutato dalla stampa europea come "Più europeista del previsto".

Cosa si aspettavano, che la Meloni introducesse i miniBOT e una nuova valuta interna come quella di cui parlava Salvini nel 2018?

No, questo è chiaramente un messaggio che afferma che Bruxelles non è nella posizione di combatterla, perché lei ha il coltello dalla parte del manico nei negoziati. Ricordate, oltre $640 miliardi di passività TARGET2 sono un problema della Bundesbank, non dell'Italia.

Avendo esposto la Francia agli occhi del mondo riguardo il franco CFA e comprendendo esattamente quanto siano effettivamente vulnerabili la BCE e la Commissione UE nei mercati dell'eurodollaro, la Meloni ha spinto l'Italia in una buona posizione per iniziare a invertire il sistema coloniale dell'UE stessa.

Una rapida occhiata ai sondaggi in Italia la vede in grande vantaggio, con il 30% di supporto, e i numeri si spostano più in alto. Se questa manovra passa al vaglio della Commissione europea, quella percentuale salirà immediatamente al 40% o più. E poi la preoccupazione che Salvini e Berlusconi la possano tradire calerà precipitosamente.


L'influenza politica si spigne a sud

Ricordate, sullo sfondo di tutto questo c'è Wall St., la FED e i "patrioti" dell'esercito americano.

Questi sono chi penso stiano aiutando la Meloni a restare al comando. La politica monetaria aggressiva della FED fa vacillare i mercati dell'eurodollaro e la Lagarde non parla più di QEternity ma di QT e tassi più alti, anche se con molta riluttanza.

Se il tetto al prezzo del petrolio russo fallisce e Ursula Von der Leyen non può cavalcare il nono pacchetto di sanzioni, allora l'Italia passerà rapidamente al posto di guida delle importazioni di energia in Europa.

Wall Street lo capisce e con una Meloni, grata, a Roma che riallinea la politica dell'UE, o forza una rottura, ciò aprirà la strada a un nuovo ciclo d'investimenti energetici più che necessari.

Chi vuole partecipare? Beh, praticamente tutti, specialmente Wall St.

Meloni ha detto alle colonie africane della Francia di alzarsi e seguire l'esempio del Burkina Faso. Con Paesi come Algeria, Egitto e Marocco che cercano tutti di aderire all'alleanza BRICS, la fine del controllo coloniale francese sul Nord Africa potrebbe concludersi molto rapidamente e l'Italia avrà quindi un'enorme influenza sull'UE affinché vengano tolte le sanzioni sulle forniture energetiche.

Questa è una lotta per tutte le genti dell'UE e la Meloni credo lo sappia, quindi giocherà al doveroso gioco di sostenere pubblicamente l'Ucraina. Ma non c'è nulla che l'Italia possa fare, è una promessa vuota. L'Italia non ha soldi da mandare, né forze armate da inviare... quanto vale effettivamente una tale promessa?

No, Francia e Germania, le potenze mercantiliste, sono quelle che devono pagare il conto dei disastri in Ucraina. La Meloni e l'Italia sono felici di sostenerli nella loro bancarotta mentre lei getta le basi per aumentare l'influenza dell'Italia in Europa.

La FED sta facendo il suo lavoro spingendo l'euro verso il basso, i rendimenti obbligazionari verso l'alto e togliendo opzioni a Christine Lagarde.

I colonialisti si sconfiggono portando via la loro macchina per stampare denaro.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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