martedì 1 novembre 2022

La FED sta esponendo tutte le bugie dette da due generazioni a questa parte

 

 

di Tom Luongo

Di fronte all'intransigenza della FED, siamo ora sul punto di smascherare le peggiori bugie di due generazioni di persone al potere. Da più di un anno sostengo che l'oligarchia globale, conosciuta su queste pagine come cricca di Davos, pensava di essere al comando degli Stati Uniti e del Regno Unito con il COVID-19.

I vari pacchetti di salvataggio, il CARES Act della Pelosi e i disegni di legge in sospeso — Build Back Better, ecc. — avrebbero dovuto distruggere una volta per tutte la posizione fiscale degli Stati Uniti. Si trattava di un ricatto politico per costringere la FED a non rialzare i tassi, quando chiaramente era necessario.

Che Pelosi et.al. siano stati in grado di approvare solo versioni sterilizzate di questi progetti di legge è un segno che altre forze potenti dietro le quinte non sono d'accordo con questo piano.

Ora, alla luce del colpo di stato contro il primo ministro britannico Liz Truss, siamo di fronte a grandi giochi di potere per decidere se la cricca di Davos manterrà il controllo sulla politica occidentale. Le difficoltà incontrate dalla Truss indicano che la cricca di Davos ha ancora carte da giocare.

Ma voglio tornare a un paio di settimane fa e parlare anche di Credit Suisse. C'è stato uno sforzo coordinato per impedire alla Truss di attuare un programma fiscale molto inviso alla cricca di Davos e c'è stata una campagna sussurrata per avviare una corsa agli sportelli di Credit Suisse.

Chiaramente quest'ultimo attacco è fallito, ma è altrettanto chiaro che la cricca di Davos ha attivato il livello successivo del suo assalto a qualsiasi istituzione non allineata con loro.

Davvero c'è da stupirsi che i due grandi centri finanziari europei al di fuori dell'UE siano stati oggetto di attacchi coordinati nei giorni successivi al funerale della regina Elisabetta II e all'incoronazione del globalista Carlo III?

Dopo le dichiarazioni del presidente del FOMC, il "Baller" Jerome Powell, la cricca di Davos ha dovuto coinvolgere le Nazioni Unite affinché chiedesse che tutte le banche centrali smettessero di rialzare i tassi per evitare una recessione globale.

Questo messaggio è stato promosso in tutto lo spazio mediatico controllato dalla cricca di Davos. Persino il War Street Journal di Rupert Murdoch è entrato in azione a un mese dalle elezioni di medio termine. E ho posto una grande domanda la scorsa settimana: "Può la FED permettersi di fare inversione con $31.000 miliardi di debito pubblico?"

La risposta della FED è stata coerente: "No".

E questo significa che la cricca di Davos è in guai seri. Come ho instancabilmente sottolineato, la FED controlla la liquidità globale del dollaro come non faceva da decenni ed è per questo che le urla di dolore di tutti i soliti sospetti sono così forti.

Detto questo, la cricca di Davos continua a seguire un copione che non regge se vogliono raggiungere i loro obiettivi dichiarati. Eliminare il Regno Unito è stata la mossa giusta, ma è una mossa che li mette sulla strada verso la vittoria o solo un attacco di opportunità in una serie di azioni di retroguardia?


Il momento in cui la guardia vi porta via

I bulli sanno sempre quando vengono catturati; sono generalmente anche la peggior forma di bugiardi, quelli che silenziano con la forza chi vi si oppone piuttosto che impegnarsi in una conversazione.

Negli interrogatori l'obiettivo è sempre quello di intrappolare il bugiardo e farlo cedere per esasperazione. Questo è il motivo per cui non dovreste mai parlare con la polizia senza un avvocato...

Sono facili da intrappolare perché le loro bugie sono trasparenti. Tutto ciò che serve è la minima applicazione del Metodo Socratico – usanre la loro argomentazione per trovarvi difetti attraverso un controesempio – e potete farli "cantare" in pochi minuti. Poi si può chiamare la guardia affinché li porti via.

Il titolo di questo post è stato ispirato a questo video pubblicato su Lewrockwell.com nel 2009. So che dovete guardare Nancy Pelosi per oltre 7 minuti, ma fidatevi, ne vale la pena.

Questo è l'unico video di Nasty Nancy che riesco a guardare, perché Jan Helfeld la schiaccia sul tema del salario minimo in meno di 3 minuti. Il suo dimenarsi è celestiale. È una veterana dell'evasione, dell'inganno e del bullismo; in questo video si mette a nudo la malignità del suo narcisismo.

È un beneficio reale e tangibile per l'umanità smascherare questa orribile forma di "essere umano". Fate caso a quando la Pelosi capisce cos'è appena successo e ricorra a molteplici minacce: “Hai commesso un errore!” ripete guardandolo male.

È diventata la sua nemica in quel momento.

Se disprezzate la Pelosi tanto quanto me, sarà un piacere per i vostri occhi.

L'ho tirato fuori per mostrarvi quanto sia facile esporre la duplicità e la fragilità delle narrazioni che circondano la nostra realtà politica e finanziaria.


I riflessi dei vampiri

È stata questa intervista che ha contribuito a cristallizzare il mio filtro che uso per visualizzare le false narrazioni. Ecco perché è stato così facile affermare che il rialzo del tasso RRP da parte della FED durante la riunione del FOMC di giugno dello scorso anno era un momento spartiacque.

Non era diverso da Helfeld che esponeva l'inconsistenza delle argomentazioni della Pelosi. Quella mossa ha esposto l'incosistenza dell'argomentazione dollaro debole creata durante l'amministrazione Trump.

Powell ha rialzato i tassi dello 0,05% e il mondo intero è andato fuori di testa. L'euro è crollato, il rally dell'oro si è spento e i rendimenti obbligazionari statunitensi hanno iniziato a salire, costringendo i tassi delle obbligazioni europee a uscire dal seminterrato dei rendimenti negativi.

Da allora non è stata altro che una serie di azioni in continua escalation per costringere la FED a invertire la rotta. Ho raccontato tutti i colpi di scena di questa storia, punto per punto, sin dallo scorso giugno.

Questi ultimi sedici mesi sono andati come l'intervista di sette minuti alla Pelosi. Jerome Powell è Helfeld e la cricca di Davos è la Pelosi. Continuavano a sostenere il loro piano per gli Stati Uniti di spendere spendere spendere quando l'inflazione era già qui qui qui.

Il corollario più ovvio di questa intervista e di Powell è stato quando Obama et.al. hanno lanciato lo scandalo dell'insider trading dei governatori della FED lo scorso autunno e hanno costretto tre "falchi" a lasciare il FOMC.

"Hai commesso un errore!"

Da notare che abbiamo un seguito questa settimana, con il presidente della FED di Atlanta, Raphael Bostic, che deve fare un mea culpa su insider trading presso la FED.


Non guardate in alto!

La Truss ha infine gettato la spugna. Sarà la fine per lei e per tutti i sogni che Elisabetta II aveva di una Gran Bretagna indipendente.

Ve l'avevo detto che la Truss era un'idiota e chiaramente non adatta per quel lavoro. Ma c'è altro: dopo che la BoE ha giocato con i mercati per un paio di settimane, il messaggio al mondo era di evitare le cose brutte ("RECESSIONE!") e convincere la malvagia FED degli Stati Uniti a fare inversione di marcia.

Powell invertirà la rotta? Non credo. Come mai? Non è un cretino. Né è come era la Truss, ovvero destinata a fallire.

Per mesi sono stato il solo a dire che la FED sarebbe stata aggressiva; per mesi ho detto che la FED non rialzerà i tassi per domare l'inflazione dei prezzi, spinta dai costi, poiché non ha gli strumenti per combatterla.

Ora, non sono più solo. Né John Hussman, né Danielle Dimartino Booth pensano che la FED invertirà la rotta. Altri sono ancora intrappolati nel modello Kubler-Ross in modalità negazione.

Hussman sottolinea che la FED non ha mai fatto inversione di marcia durante un rialzo dei tassi con il deflatore PCE, attualmente al 4,9%, al di sopra del tasso Fed Funds, 3,25%. La sua è una tesi granitica.

Questo è ciò che Powell et.al. intendono quando dicono che non possono lasciare il lavoro incompiuto.

In una recente intervista con Keith McCullough di Hedgeye, la Booth ha detto quello che stavo dicendo anche io da tempo: "La FED non sta cercando di fermare l'inflazione". Tira in ballo l'enorme portafoglio TIPS della FED come parte della motivazione, ma è anche qualcos'altro che, quando viene pressata, "non è in grado di dire".

Guardate l'intera intervista, è affascinante.

Quindi, su questo sfondo oscuro, abbiamo una piazza finanziaria europea e non schiacciate. Torniamo all'altra, la Svizzera. L'intransigenza della FED è il motivo per cui penso che la campagna sussurrata contro Credit Suisse sia stata un'altra di queste operazioni.  

Non sto dicendo che Credit Suisse non sia vulnerabile, ovviamente lo è. Il motivo per cui ha quasi funzionato è proprio la sua vulnerabilità, come il sistema pensionistico del Regno Unito era il tallone d'Achille della Truss.

Dico solo che ho difficoltà a credere che tutta la concorrenza continentale dell'UE che subisce pressioni estreme in rapida successione non abbia alla base una componente strategica.

Tutti hanno agito come se la FED fosse cambiata quando questo mese ha fatto un paio di tranche di liquidità swap per oltre $3 miliardi alla Banca nazionale svizzera. Da notare come non c'erano soldi per la Banca d'Inghilterra e la BCE.

E se si trattasse solo di tracciare più linee di battaglia?

Infatti le Nazioni Unite che hanno criticato il rialzo dei tassi da parte delle banche centrali non è altro che un'affermazione che continuano a essere macellati i buoi delle persone sbagliate. Ma non sono solo questi due eventi.

Abbiamo avuto il tracollo pubblico di Jeremy Seigel alla CNBC che è stato oltremodo amplificato. Jeffrey Sachs ha freddato la CNN con la dichiarazione che gli Stati Uniti erano dietro al bombardamento dei Nordstream.

Queste persone sono tutti stretti alleati di George Soros e del Partito Democratico. La paura per le elezioni di medio termine ora è reale. Anche Nate Silver di five-thirtyeight.com è preoccupato che i Democratici stiano per essere rickrollati.


L'ONU chiede aiuto allo zio ricco

Quindi la cricca di Davos che utilizza risorse presso l'ONU attraverso l'UNCTAD per emettere avvertimenti contro la FED e una politica simile a quella di Volcker, non è tanto diverso dalla Pelosi che chiede alle guardie di rimuovere Helfeld dal suo ufficio.

Hanno chiesto soldi facili e controlli sui prezzi in tipico stile comunista davosiano. Dobbiamo coordinare la politica monetaria mondiale per fermare il crollo del vecchio sistema.

Era un classico appello al bene comune e all'internazionalismo rispetto al nazionalismo.

Questo è anche un momento di pura debolezza.

E se pensate che l'Europa non sia debole e che la FED non sia ancora al posto di Helfeld a fare domande scomode ai bulli narcisisti con un gusto discutibile nell'abbigliamento, vi fornisco gli ultimi dati commerciali dell'UE.

Le eccedenze commerciali sono sparite, l'inflazione imperversa, i prezzi alla produzione crescono più velocemente dell'inflazione, la volatilità obbligazionaria è a livelli mai visti sin dal COVID.

I picchi di prezzo dell'energia in Europa sono problemi creati ad hoc. C'era un rapporto intimo con la Russia e si è scelto falsi mercati liberi per il gas naturale in modo da creare terreno fertile per la volatilità e far fallire la classe media.

Quindi questa inflazione è assolutamente voluta, anche se a livello ufficiale si dice di no. Si vuole che l'inflazione costringa la FED a sovvenzionare l'Europa, come è successo quando il globalista Ben e il suo analogo in gonnella, Janet, ne gestivano la presidenza.

Quello che non è mai stato pianificato era dover fare questo e combattere la FED contemporaneamente. A grandi linee, la cricca di Davos potrebbe congelare i capitali nelle banche europee, riprendersi la City di Londra e aggiungere Zurigo, mettendo gli Stati Uniti sulla strada dell'insolvenza per neutralizzare il potere di New York.

Invece possono solo fare i bulli con i membri più giovani dell'UE, i quali erano interessati solo a garantire che la loro gente non morisse di fame, ad esempio l'Ungheria. Questa lotta tra storpi non è affatto bella da vedere.

Tutte le chiacchiere secondo cui il dollaro non merita la sua forza, o che la FED ha una responsabilità nei confronti dell'Europa quando tutto ciò che ha fatto è impegnarsi in un harakiri fiscale e monetario attraverso tassi negativi per quasi un decennio, sono tanto patetiche quanto stupide.

L'appello dell'ONU era un'estensione della psy-op anti-americana che si è scatenata dopo gli attentati ai Nordstream. C'è ora uno sforzo concertato per spingere immediatamente per una guerra aperta tra Stati Uniti e Russia, incolpando anche la FED per il crollo dei mercati globali.

"Hai commesso un errore!"

L'inversione di rotta della BoE è stata fatta per isolare la FED; la Reserve Bank of Australia ha alzato solo di 25 punti base per sostenere la BoE.

La BCE tace nel frattempo, perché è il classico elefante nella stanza... il quale è stato spinto giù dalla montagna e sta per sfracellarsi.

La risposta dell'ONU? Non guardate in alto!


Falsi rally, falsi mercati

La ricompensa per il mondo è un massiccio rally in azioni, obbligazioni e rifugi sicuri. Anche se questo è chiaramente solo un modo di guadagnare tempo e coprire gli short, visto che la maggior parte di questi mercati era ipertesa al ribasso, è risultato anche sincronizzato con l'appello globale delle Nazioni Unit per banche centrali più accomodanti e controlli dei prezzi.

La narrativa ora è che la FED è petulante e rapace, proprio come l'establishment della politica estera statunitense. La narrativa della vittima sta raggiungendo un crescendo giusto in tempo per le elezioni di medio termine.

Ecco perché la campagna sussurrante contro Credit Suisse non si è concretizzata in una corsa ai suoi sportelli. Era un avvertimento e usata come arma per fare pressione sulla FED. Come mi è stato fatto notare su Twitter, la FED ha aperto una nuova struttura di pronti contro termine per le banche commerciali.

Avete notato chi NON È in questa lista? Tre ipotesi e le prime due non contano. Nessuna grande banca europea. Nataxis non conta quando Deutsche Bank, Unicredit o ING non sono nell'elenco.

Solo banche statunitensi, canadesi, di Hong Kong e giapponesi.

Indovinate chi ha beccato i soldi? Gli svizzeri. Chi non li ha beccati? Gli europei.

Si è detto molto in quell'incontro ed è servito da volano per l'attacco al Credit Suisse. La FED avvierà un taglio dei tassi d'emergenza? Invertirà la rotta?

E per la FED convocare una riunione nello stesso giorno in cui Credit Suisse è stata attaccata e l'ONU l'ha invitata a fare marcia indietro, è un'enorme notizia.

La FED ha aggiornato le nuove regole per le transazioni con carta di debito affinché ci sia almeno un "processatore" di riserva. Questo significa che la cricca di Davos non può fare affidamento su VISA affinché neghi unilateralmente i vostri acquisti di generi alimentari se avete scritto tweet non conformi alla narrativa ufficiale o perché siete Alex Jones. 

Questo mi dice chiaramente che stanno combattendo con le unghie e con i denti. Mi dice anche che il silenzio del FOMC sui Gilt britannici, su Credit Suisse, ecc. è assordante.

Da allora non c'è stata altro che acquiescenza e ci sarà fino al prossimo rialzo di 75 punti base alla vigilia delle elezioni di medio termine. La Banca d'Inghilterra ha ottenuto la sua libbra di carne e per ora le cose sono stabili... ma non per molto.

Come ha detto la Booth, e sono d'accordo, ogni rally nel mercato azionario, ogni manovra di qualcuno per aumentare la liquidità offshore e calmare le acque, è un'altra opportunità per la FED di continuare a ripetere la propria posizione.

"Perché non possiamo rialzare i tassi?"

"Perché non possiamo addebitare ciò che vogliamo per i soldi che forniamo?"

"Perché dobbiamo definire il valore del lavoro statunitense secondo le vostre regole?"

"Perché dobbiamo imporre un salario minimo agli speculatori offshore di dollari?"

"Guardia!!"

Ma ecco la grande domanda senza risposta a cui nessuno è autorizzato a rispondere e quella a cui la Booth ha evitato di dare una risposta nell'intervista summenzionata: "Se la FED non sta combattendo l'inflazione con i suoi rialzi dei tassi, allora cosa sta combattendo?"

Conoscete la mia risposta... e anche la cricca di Davos.

La cosa divertente è vedere l'Europa chiamare la guardia e tutti finalmente si rendono conto che la FED gli ha detto di fare una pausa pranzo anticipata.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


2 commenti:

  1. Da un punto di vista squisitamente tecnico la FED non ha scelta: è molto indietro rispetto all'inflazione dei prezzi e deve seguire le orme di Volcker per ritrovare la sua credibilità. Come un torturatore, la FED deve somministrare abbastanza dolore economico in modo che la vittima sappia che le cose possono peggiorare ancora, ma non ha intenzione di uccidere il mercato azionario. Si tratta semplicemente di waterboarding finanziario. I dem si lamentano che la FED sta uccidendo "le famiglie americane", ma non importa perché essa ha un lavoro da portare a termine: rimettere ordine nei conti della nazione e far fluire capitali nella nazione, prevalentemente dall'Europa (la vittima designata della sua campagna di rialzi dei tassi).

    Di conseguenza ogni rimbalzo nel mercato azionario e ogni previsione "buy the dip", richiederà un abbattimento dell'ottimismo. La FED deve schiacciarlo, deve convincere gli investitori che la loro unica speranza è "arrendersi" e ridurre le perdite. In poche parole, vendere. Di norma i mercati finanziari dovrebbero rappresentare il 70-80% di un'economia; oggi sono due volte tale percentuale. Per non parlare del rapporto tra debito/PIL, il quale per 141 anni è stato del 180%; oggi è al 375%. Da qui il voler prendere due piccioni con una fava: lasciare che la recessione faccia il suo corso e permettere all'inflazione dei prezzi di riequilibrare domanda/offerta (come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Powell a Jackson Hole lo scorso agosto "supply/demando are out of whack!").

    La ZIRP degli ultimi 12 anni ha gonfiato un'enorme bolla obbligazionaria, un'enorme bolla del mercato azionario e un'enorme bolla immobiliare; ha alimentato distorsioni nel ciclo economico e nell'accumulo/allocazione del capitale; ha alimentato campagne militari inutili e faraoniche; ha abilitato un massiccio trasferimento di ricchezza dai poveri/classe media ai vertici della società.

    La FED, quindi, smetterà di rialzare i tassi quando il governo federale farà tagli profondi – approssimativamente uguali all'intero budget militare – per evitare di andare in default sul proprio debito. Il famigerato "pivot", o inversione di marcia, non può arrivare troppo presto, ma nemmeno troppo tardi. Poi la FED reagirà alla "nuova emergenza": passerà dal salvare la nazione dall'inflazione al salvarla dalla deflazione.

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  2. I riacquisti finanziati dall'emissione di bond del Tesoro USA sarebbero bullish solo per il mercato obbligazionario, non per tutto il resto. Dal punto di vista della liquidità, sarebbe un deflusso da un parte verso un'altra: dai pronti contro termine inversi ai bond del Tesoro, provocando riassesto lungo lo spettro delle scadenze (invertendo la recente inversione della curva dei rendimenti, 2m10y e 3m10y). Più grande sarà il programma, più grande sarà l'onda. Tuttavia il Tesoro USA userà, molto probabilmente, il suo gruzzolo da $650 miliardi in deposito presso la FED. Ciò avrebbe un impatto bullish sia sulle obbligazioni che sulle azioni... almeno fino a quando non finiranno i soldi. Se poi si deciderà di ricostruire tale riserva, tutto l'ottimismo diventerà (doppiamente) pessimismo.

    Questa mossa è di natura finanziaria? No. È di natura politica: serve sostanzialmente a tirar fuori quei $2.200 miliardi che oggi circolano nel mercato dei pronti contro termine inversi e smorzare la forza del dollaro. È una lotta intestina tra Tesoro USA e FED, per chi non l'avesse capito. Anche perché la mossa del Tesoro USA non sarebbe bullish come il QE, in cui la FED deposita liquidità direttamente nei conti del Primary Dealer mentre acquista obbligazioni da loro. Infatti il TARP del 2008 durò un solo anno, poi intervenne la FED col primo QE; anche a questo giro la festa innescata dai riacquisti del Tesoro USA durerebbe un anno massimo due.

    La vera domanda è: quale crash di mercato sta spingendo la FED con i suoi rialzi dei tassi? No, non quello americano; quello europeo. Nessuna entità se lo merita di più dell'UE.

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