martedì 27 agosto 2013

L'Europa Supera il Punto di Flesso (Perché il LTRO3 E' Inevitabile)

«Con i rendimenti dei bond sovrani italiani che si librano ai minimi da 3 anni, uno potrebbe essere scusato se dovesse credere alle continue farneticazioni dei leader europei secondo cui il peggio è passato. Tuttavia, a parte la "promessa" dell'OMT come un piede sulla trachea dei bond vigilantes (combattendo una domanda inesorabile da banche e fondi pensione che fanno offerte per i BTP), la situazione resta come minimo disperata ed in termini di rapporto debito/PIL è peggiore di quando Mussolini venne proclamato dittatore nel 1925. Con Letta ed i suoi alleati a formare il sessantaquattresimo gabinetto sin dalla Seconda Guerra Mondiale (e ventisettesimo sin dal 1980), la sua vita è destinata a non cambiare nulla e con l'Italia rappresenta il 16.5% del PIL dell'Europa (e si prevede che si contragga dell'1.9% il prossimo anno) -- il PIL reale attuale è più piccolo rispetto a quello del 2001. I tentativi di rilanciare la crescita sono in procinto di sfociare ancora una volta in tumulti, mentre il partito di Berlusconi minaccia dimissioni di massa. Come abbiamo fatto notare la scorsa notte, non fatevi ingannare dalla tranquillità apparente in Europa

~ Il rapporto debito/PIL dell'Italia di Letta è il peggiore dai tempi del Duce, L'Indipendenza, 8 Agosto 2013

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da Zerohedge


Un anno dopo il discorso di Draghi in cui affermava di essere disposto a "fare qualunque cosa fosse necessaria," tutte le apparenze suggeriscono che la mossa di un OMT immaginario abbia funzionato. I differenziali dei bond sovrani europei si sono compressi notevolmente, gli indici azionari europei sono vicini a dei massimi storici edi  dati finanziari europei sono confortanti. Ovviamente, il record dei tassi di disoccupazione, il record dei tassi di insolvenza dei prestiti, il record dei prezzi in calo degli immobili ed il record del deflusso di depositi possono essere tutti ignorati perché non importa quello che accadrà, Draghi "farà qualunque cosa sarà necessaria." Solo che la liquidità in eccesso nel sistema bancario dell'area Euro, come fa notare JP Morgan, continua a diminuire raggiungendo i €230 miliardi, vicina al cosiddetto punto di flesso in cui i tassi dei mercati monetari (es. EONIA ed i tassi repo) rispondono più marcatamente ai cambiamenti nella liquidità in eccesso. I finanziamenti bancari stanno diventando incredibilmente volatili sin dal ripagamento del secondo LTRO ed il trend non sembra mostrare rallentamenti. Crediamo che la Merkel chiamerà presto Draghi "affinché torni a lavoro" -- almeno non fino al 23 Settembre.



Via JP Morgan,

Avvicinamento al punto di flesso nei mercati moentari dell'area Euro


La liquidità in eccesso nel sistema bancario dell'area Euro continua a scendere raggiungendo i €230 miliardi, più vicina al cosiddetto punto di flesso in cui i tassi dei mercati monetari (es. EONIA ed i tassi repo) rispondono più marcatamente ai cambiamenti nella liquidità in eccesso.




Come si sono comportati finora l'EONIA ed i tassi repo? La Figura 3 mostra l'evoluzione del tasso EONIA e dei tassi repo Eurex. L'EONIA riflette il tasso al quale le banche si prestano denaro a vicenda allo scoperto. Il tasso repo Eurex rappresenta un tasso di interesse effettivo nel mercato monetario interbancario coperto, calcolato come media ponderata di tutte le transazioni overnight nel paniere della BCE dell'Eurex Repo GC Pooling.

Quello che mostra la Figura 3 è che sin dal rimborso del secondo LTRO a fine Febbraio, i tassi repo hanno iniziato ad aumentare ed a diventare sempre più volatili. In contrasto con i tassi EONIA che sono diventati relativamente più stabili.

A nostro parere l'aumento dei tassi repo e della loro volatilità dopo il rimborso del secondo LTRO suggerisce che i mercati monetari dell'area Euro hanno già superato il punto di flesso. Perché l'EONIA è relativamente più stabile, allora? Ciò ha a che fare con la natura del tasso EONIA. Riflettendo un finanziamento interbancario scoperto, i tassi EONIA catturano solo una piccola parte dell'attività del mercato monetario, il quale è dominato da banche del centro Europa che si prestano denaro a vicenda (tipicamente banche tedesche ed olandesi). La maggior parte delle attività nei mercati monetari dell'area Euro è coperta (ossia i pronti contro termine), ed in quanto tali i mercati repo riflettono meglio le condizioni del mercato monetario catturando un universo più diversificato di controparti tra cui banche periferiche e del centro Europa.

La volatilità del mercato repo potrebbe essere trasmessa ai tassi EONIA se l'attività del mercato monetario migra da mercati coperti a quelli scoperti. Questa migrazione è già iniziata nel corso delle ultime settimane.




La Figura 4 mostra che nelle ultime quattro settimane i volumi nell'EONIA sono aumentati a spese dei volumi del mercato repo, alimentati dalle transazioni nel paniere della BCE dell'Eurex Repo GC Pooling. Mentre i tassi repo si sono avvicinati ai tassi scoperti dell'EONIA alla fine di Giugno (Figura 3), alcuni operatori di mercato hanno iniziato a considerare più attraente il finanziamento nei mercati scoperti trasmettendo volatilità dai tassi repo a quelli dell'EONIA. Questa migrazione da mercati coperti a quelli scoperti ha esercitato uan pressione al rialzo ai tassi dell'EONIA nel mese di Luglio.

Per dirla semplice, mentre le riserve in eccesso diminuiscono...




Quindi c'è una chiara mancanza di fiducia nel mercato del finanziamento interbancario scoperto. L'incapacità delle banche di finanziarsi attraverso questo metodo lascia il sistema in balia di un fallimento sistemico. Senza ulteriori iniezioni di vita artificiale da parte della BCE, questa situazione non farà altro che peggiorare... MA non ci sono abbastanza garanzie in giro (anche se la BCE abbassa le linee guida sulla monnezza che accetterà nel suo bilancio), inoltre i bilanci delle banche diventeranno ancora più stressati a causa del pugno di ferro della BCE e non ci saranno coperture sicure da cui attingere. Ovviamente gli azionisti delle banche non si preoccupano se ricoprono il ruolo di coloro che perderanno per primi in questa partita... che fessi!


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


11 commenti:

  1. La Merkel vincerà le elezioni tedesche.
    A quel punto, che governi coi liberali o coi socialdemocratici, allenterà il suo atteggiamento nei confronti dei Francesi e della BCE.
    Probabilmente non si arriverà subito agli eurobond, ma si dovrà passare prima attraverso dei bail-in preliminari.
    Poi il fiscal compact sarà ammorbidito. E la BCE sarà messa in grado di adottare più esplicite politiche espansive, partecipando più attivamente alle currency wars globali.
    Il sistema finanziario sarà ricapitalizzato, l'effetto Cantillon manifesterà tutte le sue conseguenze.
    Gli stati insolventi continueranno a vendere le proprie obbligazioni alle banche commerciali ed aumenteranno la pressione fiscale e gli interventi nella economia.

    Questa è la scommessa sbagliata di quelli nella stanza dei bottoni.

    Cosa accadrà: la BCE emulerà la Fed senza ottenere risultati sul fronte disoccupazione e crescita reale.
    L'inflazione comincerà a crescere più rapidamente. I poveri saranno ancora più poveri. Il lavoro scarseggerà perchè ostacolato.

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  2. Ciao Dna.

    Le sollecitazioni affinché lo zio Mario intervenisse non sono mai terminate. La costanza con la quale si continua ad ignorare (volutamente o meno) i problemi alla base delle varie economie europee è sconcertante. Inoltre, l'uscita di questo paper della BCE in cui si conclude che la politica moentaria non c'entra nulla con l'esplosione della bolla europea, la dice lunga sulle intenzioni dei banchieri centrali.

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  3. Non sanno quello che fanno. L'abbiamo ormai ben compreso. Non avendo senso perdonarli, avendo ben presente cosa è il denaro e cosa è la ricchezza, non ci resta altro da fare che andare avanti nella direzione indicata dalla Scuola Austriaca di economia.
    La cosa migliore che poteva capitarci è stata l'aver trovato una bussola funzionante.

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  4. non lasceranno crollare il sistema, qualche banca piccola magari si, cosi avranno la giustificazione all'intervento, ma non lasceranno crollare il sistema delle banche strategiche. non ho informazioni dettagliate e non sono cosi informato coem voi, ma a me sembra che l'obiettivo principale di questo genere di politica sia quello di salvare le banche immettendo il minimo indispensabile della liquidità (che è comunque enorme) mentre con regolamentazioni che obbligano al deleveraging, si tenta di forzare le banche a ricapitalizzare o comunque trovare fondi, ogni grossa banca lo sta facendo, deutsche ing bnp, le italiane lo fanno tagliando credito, altre lo fanno vendendo assets. una volta che avranno su per giu messo in sicurezza le banche probabilmente lasceranno andare tutto a puttane

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  5. Bell'articolo!

    Francesco, che ne diresti di dire al caro Funny King di linkare ai nostri blog invece che SOLO al suo quando prende i nostri lavori!?

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  6. *Mish*: More bail-ins are 100% certain. On August 20, German Finance Minister Wolfgang Schäuble officially admitted “Greece Will Need More Aid”. Rest assured it will not stop with Greece. Spain and Portugal will need additional aid. Don’t rule out Italy. The Italian economy is crumbling in a nightmare of regulatory nonsense and work rules.
    Read more at http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/2013/08/gold-france-currency-crisis-and-other.html#0PgUcWjvqsGo2BCZ.99
     

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  7. I soldi in banca non sono ricchezza. Sono solo strumenti accantonati in un luogo molto pericoloso.

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  8. Ciao anonimo.

    Sì, quello che dici è vero. Ai banchieri centrali piacciono le cose stabili, non amano affatto le sorprese perché a queste seguono dichiarazioni imbarazzanti circa la loro attività di manipolazione. O del fatto che tentano una cosa ma lo fanno con le dita incrociate. Il comparto bancario è quello più esposto ad eventi imprevedibili ed essendo la banca centrale il loro asssicuratore finale farà di tutto per salvaguardarlo. A qualsiasi costo? Può darsi.

    Ma finché resta in gioco questa opzione i TBTF avranno spazio per operare azzardo morale, qualunque sia la loro presunta volontà di deleveraging. (Negli Stati Uniti siamo lontani anni luce.) Le banche, infatti, rappresentano attività come tutte le altre in fin dei conti, e quindi hanno bisogno di profitti. Mercati dei capitali? Sono allo sbando. Mercato obbligazionario? Troppo bassi. Resta il mercato azionario che ultimamente sta volando alla grande (grazie anche alle iniezioni di liquidità dello zio Ben); questo significa che le banche, forti dello status di privilegio garantito loro, possono utilizzare obbligazioni statali o emesse da loro su cui strutturare prodotti derivati con leva finanziaria ed azzardare in borsa.

    Per farti un'idea, sarebbe un pò come la proposta di qualche settimana fa di permettere alle banche di sfruttare il rating della Cassa Depositi e Prestiti al fine di condere mutui e prestiti.

    Il problema resta solo uno, i lquale non è stato affatto affrontato finora: gli sbilanci accumulati in tutti questi anni non sono sostenibili, nonostante le banche centrali abbiano provato a sostenerli artificialmente.

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    Ciao Er.

    Intendi un link alla fine dell'articolo su Rischio Calcolato?

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  9. Si, esatto. Ho capito che lui è il magik Johnson della situazione (;)) però.. ! Una volta era così mi pare, no?

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  10. Uhm... a piè dei nostri articoli ci stanno i link che riconducono ai rispettivi blog. Intendevi qualcosa di diverso o un collegamento più esplicito (in modo che possa essere chiaro quando glielo comunicherò)?

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