martedì 17 marzo 2020

Rimpiazzare lo stato-nazione





di Gary North


Tra una generazione lo stato-nazione diventerà molto meno potente di quanto lo sia oggi. Ci sono molte ragioni, ma quella principale è economica.

La bancarotta è inevitabile dal punto di vista statistico a causa dei programmi pensionistici nazionali e di assistenza pubblica. Ciò indebolirà la loro legittimità ed è una tesi sostenuta nelle sezioni conclusive di due libri pubblicati due decenni fa: The Rise and Decline of State di Martin van Creveld (Cambridge University Press, 1999) e From Dawn to Decadence di Jacques Barzun (HarperCollins, 2000). Quest'ultimo è un tour de force, un monumentale progetto intellettuale di un maestro storico. Aveva 93 anni quando è stato pubblicato... stupefacente.

Di recente il mio amico Doug Casey ha scritto un articolo su questo tema. Si affida più alla fantascienza che alla storia, ma questo solleva un problema: come gli studiosi, gli autori di fantascienza non sono d'accordo sui loro scenari. Tuttavia questi ultimi, essendo letterari, sono più divertenti da leggere rispetto ai grossi libri di storia. Parlo da persona che ne ha letti molti e ne ha scritto uno (1.000 pagine).



SCI-FI E FUTURO

Comincio riportando le parole iniziali di Casey.
La fantascienza ha sempre offerto uno sguardo al futuro più accurato di qualsiasi think tank. Per prima cosa, un buon libro è il prodotto di un genio, non di una commissione che cerca di raggiungere un consenso. E questo tipo di narrativa consente di fare ipotesi in modi che una "persona seria" non può fare in saggistica.

Ogni persona istruita dovrebbe leggere i classici di Jules Verne, Robert Heinlein, Isaac Asimov e Arthur C Clarke, tra gli altri.
Sono d'accordo. Il mio gusto nella lettura quando ero bambino (1950-51, 8 e 9 anni) è stato modellato da Dimension X. Questi erano racconti radiofonici basati sugli autori dell'età d'oro della fantascienza: Asimov, Heinlein e soprattutto Bradbury. Al liceo lessi i loro libri, oltre a libri e racconti di Sturgeon e Sheckley. Ma ho smesso di leggere questo filone anrrativo quando sono andato all'università. Non sono mai tornato indietro ed è stato un prezzo elevato da pagare.

Aggiungete Neal Stephenson all'elenco. Sono stato un fan del romanzo The Diamond Age da quando è stato pubblicato nel 1995. Consiglio vivamente di leggerlo.
Non ho letto questo libro, ma l'ho ordinato.

Ci sono molti temi in Diamond Age che fanno riferimento ad un futuro molto vicino (intorno al 2050), quando la nanotecnologia ha trasformato gran parte della vita. Anche se non è così radicale come credo che sarà effettivamente.

Ma un tema nel libro è decisamente perfetto: la creazione di "phyle" come principale forma di organizzazione sociale e politica. La parola deriva dalla stessa radice di phylum, dal greco, che significa "tribù" o "clan". Ma penso che sia anche un gioco di parole su "filiale", con le sue connotazioni di famiglia.

Il libro ipotizza che nel futuro prossimo la maggior parte degli stati-nazione sarà andata in bancarotta. È abbastanza logico, perché sono un modo disfunzionale per organizzarsi. E sta accadendo proprio davanti ai nostri occhi. Nessuno dei Paesi in Medio Oriente, Africa o Asia centrale ha coerenza, sono solo il risultato dell'abilità militare di alcuni sovrani o di alcuni politici che tracciano linee su una mappa. Gli stessi stati-nazione esistono solo dal XVII secolo. Prima  la gente non era leale nei confronti di un Paese; era fedele ad un capo, un re o un imperatore.
Seguendo van Creveld direi che l'origine dello stato moderno lo si possa ricondurre alla fine del XV secolo ed inizio XVI secolo. Enrico VIII è un esempio calzante di questa transizione. Enrico VII, suo padre, la avviò a Bosworth Field nel 1485, ma era un re prudente e fiscalmente conservatore a differenza di suo figlio.

Nel complesso sono d'accordo con il punto di Casey riguardo alla lealtà delle persone prima dello stato-nazione. Quello che ho difficoltà a credere è che questo aspetto possa essere invertito. Non penso che la storia ritorni al passato, quindi non credo che saremo mai più fedeli a capi specifici. Non penso che i re stiano tornando. Di tutte le domande che tormentano i predittori di oggi, quella riguardo la legittimità politica è la più assillante. La legittimità è necessaria per comprendere e spiegare l'esistenza dei governi civili e di altre forme di governo. Non vedo alcuna alternativa ai rappresentanti eletti nel prossimo futuro. Il mondo s'è bevuto la favoletta della democrazia: distintivi e pistole.

La lealtà verso un Paese può avere un senso, almeno ad un livello atavico primitivo, purché gli abitanti del “Paese” condividano una lingua, una religione, un'etnia e costumi comuni. Ma non ha senso quando hanno poco in comune. Quindi è naturale che i vari gruppi religiosi, etnici, razziali, culturali o economici all'interno di un Paese che è diventato troppo grande, troppo "diverso" e troppo "inclusivo" ad un certo punto se ne vogliano andare. Tutti riconoscono, anche se non lo dicono, che un governo nazionale è solo un veicolo per il furto, a beneficio del gruppo che lo controlla.
Casey è un libertario. La sua analisi libertaria si applicherebbe altrettanto bene ai governi civili locali. I governi locali sono più piccoli, ma in quelle regioni in cui vive l'80% della popolazione, comprendono ampie variazioni di impegni e lealtà. I codici di avviamento postale fanno una grande differenza, come discute Charles Murray nel suo libro Coming Apart (2012). Non parla di codici di avviamento postali segregati razzialmente, il che renderebbe la sua discussione ancora più complessa. Parla solo di quelli dei bianchi.

Man mano che il mondo diventa più istruito, l'uomo medio diventa più consapevole di questo fatto. E quando i viaggi in aereo ed Internet diventano universali, le persone iniziano a rendersi conto che potrebbero non avere quasi nulla in comune con i loro cosiddetti "connazionali" e molto di più in comune con le persone che potrebbero essere dall'altra parte del globo, molti dei quali si sentiranno allo stesso modo nei confronti dei propri connazionali.

Posso dire che ho molto più in comune con gli amici in Congo o in Cina che con i miei vicini qui in America. Non ho nulla in comune con loro. Queste persone non solo non sono miei amici, sono anche passività e possono trasformarsi in nemici nelle giuste circostanze. Preferirei associarmi a persone con cui condivido valori ed interessi comuni, non solo lo stesso documento di identità governativo.
Ho vissuto in un parcheggio per roulotte durante tutta la scuola di specializzazione e non ero a stretto contatto con nessuno dei miei vicini. Ma oggi non sono nemmeno a stretto contatto con nessuno dei miei attuali vicini. Siamo diventati tutti patate da divano. Ci siamo voltati verso l'interno tra le quattro mura delle nostre case, ma ci siamo voltati verso l'esterno attraverso Internet. Penso che la maggior parte di noi pensi e agisca a livello nazionale più di quanto pensi ed agisca localmente. Questa abitudine sarà estremamente difficile da cambiare. Il costo dell'organizzazione politica locale continua ad aumentare ed i giornali locali stanno scomparendo. Per noi è più economico seguire le notizie nazionali che le notizie politiche locali. Questa legge economica è ancora in vigore: quando il prezzo scende, la domanda sale.

Vorrei riproporre ad un antico slogan politico: "Non puoi battere qualcosa con niente". Ma c'è un altro slogan politico: "Tutta la politica è locale". Penso che entrambi siano veri. Il problema oggi è questo: la politica locale è stata emarginata a causa della spesa federale. La grande sfida per la politica locale è quella di ottenere più soldi dal governo federale. Ogni comunità vuole ottenere finanziamenti sopra la media. Ciò cambierà a causa del Grande Default, quando i governi nazionali finiranno i fondi per finanziare le prestazioni pensionistiche promesse ed i servizi sanitari nazionali.

In ogni caso, quasi tutti gli stati-nazione del mondo sono gravati da debiti, tasse, regolamenti e sempre più conflitti tra gruppi. Lo stato nazionale è un dinosauro; non ha più senso in un mondo con la tecnologia e la demografia odierne.

Questo spiega ciò che abbiamo visto nell'ultima generazione: la rottura degli stati. L'URSS divisa in 15 componenti, la Jugoslavia in sei, la Cecoslovacchia in due, il Sudan in due. Questo è solo il round di apertura. La maggior parte dei Paesi europei cova movimenti secessionisti, la Russia dovrebbe infine rompersi in una dozzina di nuovi stati, la Cina in almeno una mezza dozzina, il Brasile in almeno due, la Bolivia in almeno due, ecc.
Questo processo continuerà. Non abbiamo bisogno di leggere libri di fantascienza per capirlo. Ciò di cui abbiamo bisogno dalla fantascienza è l'immaginazione per capire sostituirà la tradizionale politica democratica.

VIOLENZA MILITARE E TERRORE

La ragione principale che viene data per l'esistenza stessa dello stato-nazione è difendere i suoi abitanti. Ma, con la natura mutevole della guerra, questa è una delle cose che è meno in grado di fare. Può difendersi da un attacco nucleare? No. Nella migliore delle ipotesi può solo minacciare di contrattaccare.

Un Paese con un grande esercito di stanza in tutto il mondo, non solo non può difendere i suoi cittadini, ma attira attacchi facendosi nemici tra i nativi in ​​luoghi lontani. In passato non importava: gli indigeni erano immobili e impotenti. Oggi possono andare ovunque e accedere ad un'ampia varietà di armi.

Gli stati sono uniti contro il "terrorismo" perché non solo è una tattica molto efficace contro lo stato-nazione, ma può essere usato solo contro lo stato-nazione. Agli stati non potrebbe importare di meno delle persone che finiscono uccise in un attacco terroristico. A loro importa perché minaccia la loro esistenza.

Nel mondo di oggi gli stati-nazione non rappresentano più il grande rischio per gli altri stati-nazione. Piuttosto sono gruppi come ISIS e al Qaeda che rappresentano una minaccia molto più grande. Non possono essere distrutti facendo cadere una bomba nucleare sulle loro città; non hanno città. Possono essere ovunque, ma possono facilmente attaccare le città dei loro nemici. E queste sono solo le minacce islamiche note, probabilmente ce ne saranno molte altre di molte varietà, su modelli diversi come la Red Army Faction, Aum Shinrikyo, o FARC.
Questa analisi è coerente con quella di van Creveld. È uno storico militare.

Il modo più sicuro per evitare un attacco nell'era delle armi atomiche, biologiche e chimiche a basso costo e facilmente disponibili è quello di disperdersi. Almeno non far parte di uno stato-nazione a livello geografico.
Non ci stiamo disperdendo, ci stiamo invece concentrando. Molte persone vivono nelle grandi città e c'è un movimento costante dalla campagna alle grandi città. La Cina è il classico esempio nella storia del mondo, ma è un processo che in Occidente è andato avanti sin dal 1800.

BENEFICI

Non far parte di uno stato-nazione migliora molte cose per una persona, ma non è una soluzione totale. Ciò che Diamond Age rappresenta, e penso che accadrà, è che le persone formeranno phyle, unendosi in un'alleanza secondo ciò che è più importante per loro. O il modo in cui si "identificano da soli", per usare un termine attualmente in voga. Gli ebrei notoriamente rimangono uniti rispetto ai goyim. Questo è uno dei motivi per cui almeno una parte di Israele (probabilmente escluso Hasidim ed i Palestinesi) sopravviverà come nazione. Una delle ragioni per cui i mormoni hanno così tanto successo è che si aiutano a vicenda, come gli ebrei. I musulmani (anche se raramente hanno successo economico per altri motivi culturali) fanno sicuramente lo stesso. Le persone fatte della stessa pasta (nonostante tutta l'isteria per il razzismo), infatti, tendono a raggrupparsi.
Sono d'accordo. Ecco la domanda che mi pongo: "In che modo i gruppi locali ripristineranno la legittimità politica locale che hanno costantemente ceduto sin dalla fine della seconda guerra mondiale?" Ecco un principio generale: il potere scorre verso coloro che si assumono la responsabilità. In un periodo in cui i governi nazionali andranno in bancarotta, i governi locali acquisiranno una maggiore legittimità. Questi ultimi però sono tuttora in difficoltà fiscali, quindi le associazioni volontarie locali inizieranno a raccogliere i pezzi dello stato-nazione fallito.

Quindi ecco la mia previsione di ciò che accadrà nelle prossime due generazioni. Molti stati-nazione crolleranno o scompariranno. Per inciso, non credo che gli Stati Uniti sopravviveranno, il Paese condivideva una cultura comune, sebbene con pittoresche variazioni regionali, ma ora non è più così. L'elezione di Trump ha cristallizzato un lungo sobbollimento e un crescente antagonismo. Non è che gli americani abbiano solo una differenza di opinione politica, ora tutto si riduce al reciproco odio culturale ed a livello viscerale. È stato solo esacerbato dalla spinta per il "multiculturalismo", un concetto stupido e distruttivo.
La crisi economica colpirà più duramente a livello nazionale che a livello locale. Ciò non basterà a distruggere la legittimità storica posseduta dai governi nazionali, ma la danneggerà seriamente. Ogni governo nazionale dovrà condividere la legittimità con i governi locali. Man mano che i finanziamenti disponibili a tutti i livelli del governo civile si ridurranno, altre istituzioni inizieranno a sostituire la perdita della lealtà che è stata trasferita ai governi nazionali dalla fine della seconda guerra mondiale. Questa lealtà non andrà alle Nazioni Unite, ma andrà nella direzione opposta. Ci sarà decentralizzazione, non centralizzazione.

La tecnologia della decentralizzazione è molto più potente della tecnologia della centralizzazione. Questa premessa è ora in fase di test in Cina. L'aumento del monitoraggio del credito sociale da parte del governo centrale attraverso l'informatizzazione sta sfidando il processo di decentralizzazione. Il governo cinese sta prendendo una forte posizione contro i "selvaggi" armati di smartphone.

Prendete ad esempio la California, la Costa ovest. Ancora adesso si parla di divorzio dall'odiato entroterra del Paese. Ma anche la California non ha senso come entità politica. Cos'hanno in comune la popolazione messicana con la Silicon Valley? Niente. Cos'hanno in comune gli hippy nella Contea di Humboldt con i tizi di Los Angeles? Niente. Cos'hanno in comune gli agricoltori della Central Valley con chiunque altro nello stato? Niente.

Per inciso, possiamo abbattere Canada e Messico allo stesso modo. Entità molto più piccole all'interno di questi (e di tutti gli altri) Paesi sarebbero molto più vitali, ma ancora anacronistiche e subottimali.
Non la vedo proprio così. Qualcosa del genere arriverà, regione per regione, ma in modo informale. Oggi, quando parliamo di fedeltà politica, le alleanze politiche locali negli Stati Uniti e in Canada sono ancora focalizzate sul governo nazionale. L'alto livello di secessione in Canada ha raggiunto il picco due decenni fa in Québec. Questa tendenza è svanita e non c'è nulla di paragonabile negli Stati Uniti.

Quindi cosa accadrà? Ovunque le persone si riorganizzeranno per supportarsi reciprocamente, ma tutto questo non avrà molto a che fare con la politica come la conosciamo ora. Formeranno phyle.

Un concetto scandaloso, lo so. Ora potete perché le idee radicali sono presentate al meglio sotto forma di romanzi.
L'America si muoverà verso il decentramento politico, ma non ci sarà secessione politica formale. Piuttosto sarà una secessione operativa. Il Deep State non è necessario per il governo nazionale come lo è invece il Partito comunista in Cina. Credo che il Congresso sia in disaccordo su tutto tranne che sul mantenimento del sistema pensionistico.

Al contrario, i sovrani comunisti cinesi sono ancora uniti. Vogliono mantenere il potere nel governo centrale. Il loro è un sistema molto più fragile di quello dell'Occidente: fragile economicamente, politicamente e, soprattutto, ideologicamente. I leader del Partito Comunista si stanno aggrappando ad un'ideologia morta. Il marxismo non sosterrà gli sforzi del governo centrale nel voler creare una distopia come quella in 1984 di George Orwell. L'inevitabile crisi economica che scuoterà il sistema creditizio in Cina indebolirà la legittimità che è stata trasferita dal popolo cinese al governo nazionale comunista. I comunisti hanno scommesso sul mercantilismo del sistema bancario centrale e la perderanno.



BANDIERE E LEALTÀ

Concordo pienamente con Casey per quanto riguarda l'interesse economico. È importante seguire il denaro. Quando grandi quantità di denaro cesseranno di arrivare da Washington, le lealtà politiche cambieranno.

L'interesse economico a livello regionale sostituirà l'attuale interesse personale a livello nazionale. Ma ciò non implica necessariamente che tutte le lealtà alla bandiera nazionale saranno sostituite da lealtà alle bandiere locali, per non parlare delle bandiere regionali inesistenti. Le bandiere sono importanti come simboli. Quando Gorbaciov abbassò la bandiera comunista e alzò la bandiera russa il 25 dicembre 1991, quello rappresentò un enorme cambiamento simbolico.



Non credo che succederà nulla di simile negli Stati Uniti e in Canada.

L'Unione Sovietica era un impero militare basato su un'ideologia comune: il marxismo. Gli Stati Uniti non sono mai stati così centralizzati a livello nazionale. Non c'è mai stato un mondo e una vita comuni ad unificare gli americani che fossero simili al marxismo. Il vecchio adagio si è dimostrato vero in URSS: più sono grandi, più rumore fanno quando cadono. Non credo che gli Stati Uniti cadranno nel modo in cui è caduta l'Unione Sovietica. Non penso che qualcuno abbasserà la bandiera nazionale in nessun punto all'interno dei confini nazionali, ma non la saluteremo con entusiasmo come in passato.

Nell'ultimo mezzo secolo gli americani l'hanno salutata sempre meno e la guerra del Vietnam pose fine a questa pratica. La diffusa opposizione alla guerra ha indebolito la legittimità politica a livello nazionale. Costrinse Lyndon Johnson a non candidarsi come Presidente nel 1968. Questo processo di ridotta fedeltà emotiva continuerà e non è affatto qualcosa di nuovo. Le sfilate del 4 luglio sono un ricordo del passato. Non prevedo un cambiamento radicale in futuro, sto prevedendo il proseguimento di una tendenza già esistente.

Dovremmo seguire il denaro. Dovremmo anche seguire le confessioni. In cosa credono le persone? Le confessioni politiche vengono incarnate dalle bandiere. Dubito seriamente che le bandiere locali sostituiranno quella nazionale. Non credo che vedremo bandiere locali sventolare su edifici della capitale sopra a quella nazionale.

Fino a quando non ci saranno confessioni regionali comuni che sostituiranno la lealtà nazionale di oggi, e quindi la legittimità nazionale di oggi, la bandiera a stelle e strisce continuerà a sventolare. Fino a quando non ci saranno bandiere locali che sventoleranno più in alto rispetto a quella nazionale, lo scenario di Casey rimarrà fantascienza.

I simboli sono importanti e non è sufficiente seguire il denaro. È necessario, ma non sufficiente. Dobbiamo anche prestare attenzione ai simboli. Le bandiere rappresentano la nostra lealtà politica. Non ci sono bandiere economiche, non ci sono bandiere religiose, per ora ci sono solo bandiere politiche. È meglio prestare attenzione a questo fatto quando si disegnano scenari immaginativi del futuro.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Gli ebrei notoriamente rimangono uniti rispetto ai goyim. Questo è uno dei motivi per cui almeno una parte di Israele (probabilmente escluso Hasidim ed i Palestinesi) sopravviverà come nazione. grazi
    Rhinoplastie ethnique Tunisie

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