giovedì 2 aprile 2020

I capitalisti clientelari, re tra i furfanti, sono tornati





di David Stockman


È una meraviglia da vedere. Le compagnie aeree statunitensi hanno trascorso un decennio a finire nei guai mettendo a nudo i propri bilanci per finanziare riacquisti di azioni e le stock option.

L'irresponsabilità spericolata di questa pratica è stata sbalorditiva. Questo perché per decenni e decenni è stata un'industria altamente ciclica, vulnerabile alle crisi globali. Di conseguenza le compagnie aeree hanno assolutamente bisogno di bilanci patrimoniali profondi e ampia liquidità di riserva, anche a spese di guadagni di breve termine.

Inutile dire che le quattro compagnie aeree statunitensi più grandi (Delta, United, American e Southwest) non hanno dato di prova di alcuna razionalità finanziaria, prudenza e buon senso. Come Wolf Richter ha correttamente sottolineato: "Questi titoli vengono ora schiacciati perché potrebbero esaurire la liquidità in pochi mesi, ma sarebbero i principali destinatari di quel salvataggio da $50 miliardi... dopo aver sprecato ed incenerito volontariamente $43,7 miliardi in riacquisti di azioni sin dal 2012 al solo scopo di arricchire quegli stessi azionisti che adesso verranno salvati dai contribuenti".


Se le quattro compagnie aeree più grandi non riescono a raccogliere abbastanza liquidità nei mercati del debito a lungo termine, o emettendo azioni, c'è solo una soluzione: Chapter 11.

Ancora più importante, lasciate che i giocatori d'azzardo in questi titoli ottengano la giusta punizione: una perdita del 100% sulla loro posta in gioco, del tutto legittima tra l'altro se consideriamo che la capitalizzazione di mercato di tutte e quattro le suddette compagnie aveva raggiunto i $130 miliardi rispetto a soli $43 miliardi di ora.

Lasciate che questi azionisti in bancarotta presentino azioni legali contro gli idioti e i pagliacci ai piani alti delle grandi aziende e nei consigli di amministrazione che hanno preso decisioni  sconsiderate. Si spera che questa gente venga perseguita dalla legge come lezione quando si vogliono mettere in pericolo i bilanci aziendali per far crescere il proprio nido di stock option.

Certo, le compagnie aeree sono solo il manifesto di questo momento della verità tanto atteso. Il problema è universale, perché il sistema bancario centrale keynesiano, marcio fin nel profondo, ha spinto l'intero sistema finanziario e l'economia di Main Street a speculare in modo selvaggio senza disciplina finanziaria e prudenza.

E il crimine inizia proprio nell'Eccles Building, dove negli ultimi decenni un gruppo di dottorandi e burocrati di Washington si è preso la briga di distruggere la determinazione onesta dei prezzi nei mercati monetari e dei capitali in nome di un sostegno agli asset finanziari, incoraggiando quindi più crescita, posti di lavoro, entrate e spese rispetto a quanto avrebbe presumibilmente prodotto da sola l'economia di Main Street.

In realtà quest'ultima non aveva bisogno di nessun aiuto da parte di un politburo monetario composto da 12 membri. Hanno creato bolle in serie che si sono gonfiate di più ad ogni ciclo, lasciando l'economia di Main Street esposta a correzioni sempre più brutali quando il proverbiale Cigno Nero o Pipistrello Nero, a seconda dei casi, avrebbe fatto la sua comparsa.

Tuttavia, l'idea stessa che gli agenti dello stato potessero avere abbastanza informazioni e saggezza rispetto a milioni di trader, investitori e speculatori è stata ridicola fin dall'inizio; e l'ulteriore idea che i prezzi degli asset finanziari, falsificati dal FOMC al secondo punto decimale dopo la virgola, avrebbero spinto Main Street a sfornare più posti di lavoro, efficienza e guadagni nella vita reale era ancora più ridicola.

In realtà l'unica cosa che i banchieri centrali keynesiani hanno realizzato è stata quella di alimentare speculazioni eclatanti nei canyon di Wall Street; prosciugare le principali attività di investimento produttive; e lasciare che le imprese e le famiglie vivessero alla giornata, diventando più vulnerabili anche ad interruzioni di breve termine nel loro flusso di cassa.

Quindi lo diremo di nuovo: vivere alla giornata non è qualcosa che emerge spontaneamente sul libero mercato; è un prodotto maligno del denaro fasullo e delle manie speculative alimentate dal debito che sono la conseguenza del sistema bancario centrale keynesiano.

Lasciate a sé stesse sul mercato libero, le famiglie risparmiano e provvedono ai giorni di magra, indipendentemente dal livello di reddito o dallo status sociale.

Allo stesso modo, in un mondo non avvelenato da debiti e costi falsi del capitale, le aziende alimentano i propri bilanci e prevedono interruzioni del flusso di cassa stipulando assicurazioni o accantonando riserve liquide e ammortizzatori basati sul capitale proprio.

Questo è il vero messaggio: il secondo attacco di cuore finanziario nell'ultimo decennio. Ma piuttosto che consentire l'eliminazione del marciume, i banchieri centrali stanno ora versando cherosene sul fuoco, insistendo su una maggiore intrusione nei mercati finanziari e una falsificazione ancora più eclatante dei prezzi di denaro, debito e ogni sorta di asset. Infatti stanno sostenendo l'eutanasia completa dei prezzi di mercato nel sistema finanziario a favore della loro follia di prezzi gestiti.

Ad un certo punto la faccia tosta diventa davvero esasperante però. Ci riferiamo alla missiva inviata al FT da parte di Ben Bernanke e Janet Yellen, i principali architetti del disastro attualmente in corso. Ora vogliono che la FED abbia poteri più ampi per acquistare il debito societario e chissà cos'altro.

Non c'è assolutamente nulla di sbagliato nel mercato del debito societario che un tassi d'interesse onesti non siano in grado di gestire.

Ciò è evidente dal grafico dei prezzi del più grande ETF sulle obbligazioni societarie mostrato di seguito. Sì, è precipitato dai livelli assurdi raggiunti durante la fase di esplosione dei mercati azionari.

E quindi? A febbraio il rendimento implicito sul debito societario era appena del 2,6% e, anche dopo il crollo dei prezzi degli ultimi giorni, il rendimento implicito è solo del 3,7%.

Quindi di cosa stanno parlando i due mentecatti qui sopra? Pensano davvero che siamo abbastanza stupidi da credere che un rendimento del 3,7% nel mercato IG sia la fine del mondo tanto da richiedere alla FED di intervenire dopo che ha già ridotto il debito sovrano ad uno status privo di rendimento?

Infatti quando si osserva il rendimento reale del debito societario al netto dell'inflazione, è decisamente minuscolo: 1,35%. Quindi questi idioti keynesiani vogliono che la FED acquisti enormi quantità di debito societario investment grade perché pensano che l'economia americana crollerà con un rendimento reale di appena l'1,35% al netto dell'attuale livello d'inflazione.

Quindi quello che abbiamo qui è una realtà molto più insidiosa: la reazione dei banchieri centrali keynesiani è degenerata nel corso del tempo.

Questa gente pensa di avere sulle spalle l'intera economia mondiale e che ogni volta che si verifica un repentino ripensamento riguardo le bolle finanziarie che hanno gonfiato, propongono di gettare il buonsenso finanziario ai venti per non far sì che l'intero sistema finanziario e l'economia sbatta contro un muro.

Ovviamente, non accadrà, perché la rivalutazione degli asset finanziari a livelli quasi sani è in realtà ciò che è disperatamente necessario per fermare il violento boom trentennale che ha guadagnato slancio sotto la loro tutela.

Detto in altro modo, se le banche centrali keynesiane temono un rendimento delle obbligazioni investment grade al 3,7%, quello che realmente temono è il meccanismo dei prezzi stesso.

Questo è il nocciolo della questione: tutte le strutture di emergenza e le nuove proposte emanate dai banchieri centrali e dai loro accoliti a Wall Street sono progettate per scavalcare il meccanismo dei prezzi nei mercati finanziari.


L'assurdità e il pericolo di questa idea è drammatizzata da ciò che è accaduto ieri: è ​​stata introdotta sul mercato la più grande quantità di operazioni di debito societario dell'anno! Proprio così. Ieri sono stati valutati circa $28 miliardi di nuove offerte, di cui $10 miliardi a 20+ anni. Se questo vuol dire "rotto", non capiamo su quale pianeta finanziario abitano i banchieri centrali keynesiani.

D'altra parte, sappiamo bene dove la repressione drastica e sostenuta dei rendimenti obbligazionari ha già portato: una massiccia lotta per rendimenti decenti tra i money manager, che a sua volta ha alimentato l'ingegneria finanziaria su scala epica. Questo perché potevano vendere debiti ultra-economici per qualsiasi scopo che soddisfacesse Wall Street, tra cui la costruzione di imperi attraverso fusioni/acquisizioni e l'esaurimento delle riserve di liquidità e della capacità di debito delle società al fine di finanziare ingenti riacquisti di azioni e altre perdite di bilancio.

Dal punto di vista dei banchieri centrali, la repressione dei prezzi finanziari è il dono che continuano ad elargire. Avendo dissipato la liquidità con l'ingegneria finanziaria, le società ora stanno affrontando una stretta di liquidità a causa degli shock supply-side del COVID-19.

Quindi, senza perdere un colpo, la FED se n'è uscita con una resurrezione della struttura di finanziamento di emergenza che è stata utilizzata durante la crisi del 2008 per salvare truffatori come Jeff Immelt di General Electric, il quale aveva caricato il suo bilancio da $600 miliardi con oltre $200 milioni di titoli inutili.

Quella particolare struttura è risultata così aberrante anche agli occhi degli sciocchi che popolano Capitol Hill che hanno proibito alla FED di utilizzarla in futuro senza il permesso del Segretario del Tesoro.

Non avevano previsto, naturalmente, che durante il successivo tracollo finanziario la carica sarebbe stata ricoperta dal più grosso idiota che avesse mai ricoperto tale carica. Quindi ora che Mnuchin ha dato luce verde per questo abominio, ricordiamo brevemente cosa è successo l'ultima volta.

All'epoca il presunto titano dell'America industriale non si accontentava dell'idea di pagare il 5% o il 7% o addirittura il 10% per rinnovare il suo finanziamento a breve termine, come minimo il colpo agli utili avrebbe ucciso i suoi bonus ed il valore delle sue stock option.

Quindi Immelt andò di corsa dal suo benefattore di Goldman Sachs, Hank Paulson, che presto persuase Bernanke ad aprire una finestra alla FED. Tale azione garantiva un finanziamento nel commercial paper market praticamente illimitato a tassi ultra-economici, per non deprimere i bonus di fine anno di Immelt o di centinaia di altri amministratori delegati che avevano messo in pericolo le loro aziende facendo affidamento su finanziamenti a breve termine.

Il salvataggio del commercial paper market non ha aiutato GE, come indicato dalla riduzione della sua capitalizzazione di mercato da $500 miliardi allora a $55 miliardi oggi.

Ma, cosa ancora più importante, non c'è stata assolutamente alcuna carenza di denaro disponibile per GE quando 12 anni fa Immelt ha lanciato il suo raid da capitalista clientelare. Ciò che voleva fare era riempire il buco di bilancio da $30 miliardi aumentando il debito a lungo termine, azioni privilegiate, o persino azioni ordinarie.

Inutile dire che le intrusioni della FED nei mercati monetari e dei capitali con queste cosiddette strutture di emergenza si configuravano come una truffa. Si trattava di mantenere il costo del capitale ultra basso e minimizzare il colpo agli utili che potevano derivare dal toccare i mercati dei capitali a costo più elevato, che sono ancora spalancati come denota l'enorme prezzo di ieri riguardo le nuove emissioni di debito societario.

L'unica vera funzione dell'azione della FED è la protezione degli utili aziendali, i bonus dei CEO e le stock option. Il grafico qui sotto evidenzia l'enorme menzogna dietro questa nuova struttura. La ragione per l'azione è che i rendimenti nel commercial paper market sono aumentati negli ultimi giorni, dallo 0,86% il 10 marzo all'1,34% lunedì pomeriggio.

E quindi?!

Il 27 febbraio, quando il mercato azionario era appena fuori dai suoi massimi storici, e quando Powell sosteneva che l'economia degli Stati Uniti era in "buono stato" e Donald stava pubblicizzando la più grande economia di sempre, il rendimento era in realtà superiore all'1,56%!

Pensateci. In meno di tre settimane la FED s'è fatta prendere dal panico nonostante i tassi nel commercial paper market fossero così bassi da rendere ridicolo il solo pensiero di uno shock o di un malfunzionamento.

Ecco la storia ventennale del rendimento del commercial paper market non finanziario con rating AA a tre mesi. Ovviamente un tasso d'interesse all'1,34% non sconvolgerà l'economia americana, né al 2,00% o al 4,00% o addirittura al 6,00%.

Infatti se al mercato fosse permesso di pulirsi a tali livelli, l'unico "shock" che metterebbe in difficoltà Wall Street sarebbe quello di prezzi delle azioni in calo derivanti da aziende che devono confrontarsi con un tasso d'interesse di mercato o emettere grandi quantità di azioni ordinarie.



[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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