martedì 27 settembre 2022

La regina è morta, ma lo è anche il Regno Unito?

 

 

di Tom Luongo

L'ultimo articolo che ho scritto era un pezzo feroce sul nuovo Primo Ministro del Regno Unito Liz Truss. Lei è tutto ciò che ho detto che è, purtroppo è stata anche la scelta migliore tra i Tory per portare potenzialmente la Brexit alla sua piena realizzazione.

La regina Elisabetta II alla fine ha dovuto rinunciare alle sue spoglie mortali e sebbene possiate dire quello che volete sulla corona britannica e sulla sua perfidia nel corso dei secoli, Elisabetta era qualcosa di diverso.

Non sono un fan delle teste coronate e nemmeno un fan degli inglesi a livello geopolitico. Ho detto peste e corna contro i loro atteggiamenti provinciali verso tutte le loro ex-colonie. L'aristocrazia britannica è corrotta e popolata da corrotti come qualsiasi gruppo di persone nella storia umana.

E molti dei corrotti che ha sponsorizzato non hanno intenzione di rinunciare al loro potere. Da qui il disordine che vediamo in Europa e nel Regno Unito.

Nonostante tutte le critiche che rivolgo al nostro governo in quanto al soldo e al servizio di attori stranieri, riconosco che il Regno Unito sta affrontando lo stesso problema.

Ma detto questo, ho una visione più equilibrata su Elisabetta II e questa mattina non ballerò sulla sua tomba. Infatti vi ricorderò i tanti post che ho scritto nel 2018-19 sulla Brexit, Johnson e Trump che hanno riportato la Regina sullo scacchiere mondiale per aiutarci a uscire dalla crisi in cui ci troviamo ora.

La corona britannica è stata un pezzo catturato per generazioni dai globalisti e dai comunisti britannici, ma mi sto ripetendo. Hanno dominato la politica estera e interna britannica per decenni.

E se c'è una cosa che sappiamo su Elisabetta: odia i comunisti.

Purtroppo la nostra speranza ha subito un duro colpo quando la cricca di Davos ha rubato le elezioni del 2020 e ha distrutto l'asse del potere Trump/Johnson/Elisabetta. Chi pensate sia stato davvero il bersaglio del COVID?

Noi? La plebe? No, era la FED, Trump e la Regina. La cricca di Davos ne ha presi due su tre. Non male, come dice la canzone, ma senza tutti e tre non può vincere.

Questa è la parte più importante della storia di Elisabetta: come regina sosteneva la Brexit. Dite quello che volete su ciò che la Brexit ha scatenato, sui molteplici vuoti di potere che ha creato e sulla confusione di chi ha cercato di trarne profitto, alla fine è stata un'immensa dichiarazione di sovranità popolare che ha sconvolto il mondo.

Solo su questo tema la regina Elisabetta II ha messo in risalto l'analisi tagliente di Hans Hoppe di 20 anni fa nel suo libro Democracy, the God that Falled: per quanto sia brutta, la monarchia è una forma di governo superiore alla democrazia, perché almeno il monarca ha un diritto di proprietà sulla sua gente.

Mentre in democrazia è solo una grande tragedia dei beni comuni e di tutta la corruzione, l'accidia e la banalità che implica, la corona almeno pretende di rappresentare qualcosa. E sostenendo la Brexit, Elisabetta ha sostenuto il suo popolo contro gli sciacalli in Parlamento, nella Camera dei Lord e nella burocrazia inglese.

Trump ha capito che Elisabetta non era con la cricca Davos e la Brexit è l'occasione per cambiare davvero la dinamica non solo tra Stati Uniti e Regno Unito, ma anche tra questi ultimi due e Russia/Cina.

C'era un'opportunità per un accordo con loro a nome del Sud del mondo ed evitare la crisi in cui ci troviamo in questo momento.

Anche Elisabetta l'aveva capito, ma per lo più non è riuscita a fermare il treno perché il governo del Regno Unito e la sua aristocrazia sono un pozzo nero.

Anche Trump l'ha capito che Carlo è una figura compromessa. I dossier su di lui sono più che spessi da garantire che faccia come gli viene detto.

Elisabetta, d'altra parte, non era la leccapiedi di nessuno; ciò non significa che fosse una figura eroica che dovremmo glorificare. Le persone sono complicate, le storie non sono mai semplici e asciutte come vorremmo che fossero. E Carlo sta salendo al trono.

Vedo la Corona britannica allo stesso modo in cui vedo il Vaticano: corrotto e il potere che esercita sfruttato nel corso dei secoli per definire i "loro d'interessi". Avrete notato come hanno corrotto gli Stati Uniti con questa stessa idea di "interessi".

La mentalità imperiale è una delle cose più appiccicose nel comportamento umano, ma a un certo punto la pura sopravvivenza prende il sopravvento e il pragmatismo vince su tutte quelle vecchie ambizioni e macchinazioni. Il problema è che gli sciacalli hanno indebolito tutto al punto da far avanzare e mettere ai posti di comando le persone peggiori.

Di conseguenza, quando Trump ha "perso", è stata allestita la scena per eliminare Johnson e invertire la Brexit. La cricca di Davos ha fatto la sua mossa contro Johnson quest'estate perché, come mi ha ricordato Alex Krainer in una e-mail l'altro giorno, è il governo britannico a gestire il Paese, non il Parlamento.

Questo era il motivo per cui Marc Sedwill era sia segretario di gabinetto che capo del servizio civile sotto Theresa May ed era così pericoloso. Era lui il Primo Ministro, dirigendo i negoziati sulla Brexit seguendo gli ordini della cricca di Davos.

È anche il motivo per cui Johnson lo ha licenziato, poiché la prima cosa che ha fatto quando ha ricoperto la carica di primo ministro è stata la dichiarazione definitiva della sua posizione sulla Brexit, sulla regina e sul Regno Unito come nazione sovrana.

Il potere di Sedwill e il tradimento del Regno Unito hanno mostrato cosa c'era davvero nell'accordo sulla Brexit che la May aveva negoziato, lasciando a Johnson il compito di rimettere a posto il caos creato. Una delle cose che ha lasciato era il Protocollo dell'Irlanda del Nord.

È stata Elisabetta a spingere per la distruzione della May e l'ascesa di Johnson. Niente di tutto ciò giustifica le loro attività in Ucraina, ovviamente, ma questa è un'altra questione.

La cricca di Davos voleva che Johnson se ne andasse, perché vuole che la Brexit venga indebolita. Il Protocollo dell'Irlanda del Nord è la chiave di tutto questo: c'è una disposizione nell'accordo della Brexit in cui suddetto protocollo scadrà tra un paio di settimane; c'era un limite di tempo di due anni e se il Regno Unito non pensa che l'UE agisca in buona fede (o altro) potrebbe cancellarlo e sarebbe quindi responsabile dei valichi di frontiera.

Al contrario, se il sopraccitato protocollo rimane in vigore, l'UE fisserà comunque la politica commerciale per il Regno Unito. Sunak avrebbe dovuto vincere e assicurarsi che il Regno Unito avesse negoziato al ribasso.

Liz Truss è stata in prima linea nel promuovere la legge, ora al vaglio della Camera dei Lord, che invocherebbe quell'articolo all'interno dell'accordo Brexit e porrebbe fine alla lotta sull'Irlanda del Nord.

Quindi questo è il problema su cui pende la Brexit. Ecco perché la cricca di Davos non vedeva l'ora che Liz venisse eliminata prima di rimuovere Johnson e creare una lotta all'interno dei Tory per il controllo del partito.

Ecco perché Johnson continuava a dire che avrebbero dovuto rimuoverlo fisicamente dall'incarico. Alla fine BoJo potrebbe essere stato un clown, ma sembra che fosse, a conti fatti, un patriota.

L'obiettivo era che la cricca di Davos ottenesse il suo nuovo Tony Blair dalla pelle scura: Rishi Sunak.

Ha fallito.

E penso che Elisabetta abbia resistito abbastanza a lungo da portare a termine tutto questo, affinché il Regno Unito fosse indipendente dall'Europa e ristabilisse la sua sovranità.

Truss sembra quindi un contrappeso alla chiara alleanza di Carlo con la cricca di Davos riguardo il cambiamento climatico e il Grande Reset. Poi, beh, potrebbe sorprenderci ora che ha la corona, ma non farò ulteriori ipotesi su questo punto.

Il percorso per farlo è avere i nazionalisti al controllo del gabinetto che, a loro volta, controllano il Parlamento e l'Amministrazione di stato.

Tutta questa analisi dipende da come Truss gestirà l'Irlanda del Nord. Se mantiene la sua posizione e vince, allora quanto sopra è corretto e alla fine si raggiungerà la Brexit. L'eredità di Elisabetta sarà preservata.

Se rinuncia in stile Theresa May, il Regno Unito verrà fatto a pezzi da Bruxelles/cricca di Davos per depredarla. Ricordate, affinché il piano di Schwab riesca, tutti devono obbedire. Se solo l'Europa viene distrutta, non vince altro che la denigrazione storica.

Ricordate cosa ho detto su Elisabetta che odia i comunisti?

Ora, per quanto riguarda la Truss, se inizia a fare marcia indietro sul fronte della politica estera e concentra tutta la sua attenzione sulla politica interna, il Regno Unito potrebbe evitare parte dei danni che gli vengono fatti piovere addosso.

Se invece non lo fa e continua la folle belligeranza di Johnson contro la Russia, il futuro del Regno Unito è molto più oscuro.

Per ora i primi riscontri sono buoni. La sua revoca al divieto di fracking e di esplorazione del petrolio/gas è esattamente ciò che il Regno Unito deve fare. Metterà in secondo piano i nazionalisti scozzesi guidati da Nicola Sturgeon, aspettatevi quindi richieste sempre più stridenti per l'indipendenza scozzese nei prossimi mesi.

La Truss avrà la forza di cavalcare in questo clima tempestoso? Ne dubito, specialmente con Biden/Obama alla Casa Bianca. Tutto questo potrebbe cambiare dopo le elezioni di medio termine negli Stati Uniti e in Italia.

Allo stato attuale, Elisabetta ha fatto del suo meglio come monarca in un Paese allo sbando nel secondo dopoguerra. La marcia verso questo momento storico era al di fuori del suo controllo. Se, alla fine, è stata in grado di aiutare il Regno Unito a uscire dal caos che non ha potuto evitare, o non ha fatto abbastanza per fermare, allora la sua eredità potrà essere considerata buona.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


1 commento:

  1. Chi aveva letto questo articolo a suo tempo era preparato e avvisato a ciò che sarebbe successo: inversione della Brexit. Ed è questo quello che sta accadendo.
    Inutile dire che si sta stracciando tutto ciò che era stato fatto in tema di Brexit. C'era la volontà di ripudiare, entro la fine dell'anno, tutta la legislazione prodotta in seguito alle norme europee; tutte quelle norme nate e recepite sulla scia delle direttive europee. Invece la cricca di Davos ha colpito ancora dapprima con l'elezione di Sunak e poi con Carlo. I risultati sono tremendamente innegabili e sotto gli occhi di tutti.

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