martedì 27 gennaio 2015

Il paradosso della crescita economica moderna





di Bill Bonner


[La volta scorsa Bill ha discusso del pericoloso ruolo ricoperto dal QE in un'economia zombificata. Oggi amplia tale concetto facendoci osservare da vicino i risultati elettorali del novembre scorso e un paio di statistiche allarmanti sull'economia degli Stati Uniti. Leggiamo...]


Gli elettori non amano i repubblicani più di quanto non amino i democratici. Ma il novembre scorso Obama e i democratici sono stati ritenuti responsabili per il triste stato in cui versa l'economia.

Sono stati scaricati. Un'impiccagione probabilmente sarebbe stata meno dolorosa.

Abbiamo ricordato molte volte che il reddito medio delle famiglie è inferiore rispetto a quello che era all'inizio del XXI secolo. La famiglia media aveva $57,000 di reddito quando la grande palla è scesa a Times Square alla fine del XX secolo. Oggi la cifra è di $52,000.

Le azioni sono sostanzialmente salite più in alto, così come i profitti aziendali. Perché la gente comune non guadagna più soldi?

Dopo tutto, viviamo nella più grande economia che l'uomo abbia mai creato. Più persone hanno più soldi che mai, quindi c'è un sacco di capitale per finanziare nuove imprese.

Inoltre, sempre più persone sono laureate. Quindi non c'è carenza di persone istruite per riempire posti negli uffici. E ci sono più scienziati e ingegneri impegnati nello sviluppo di nuovi farmaci, nuove macchine e nuove sostanze chimiche.

L'economia dovrebbe sperimentare una crescita strabiliante, posti di lavoro a iosa e redditi più elevati per tutti.

E non dimenticate che ci sono più persone che mai il cui ruolo nella nostra economia è quello di migliorare le cose — più agenzie governative, più programmi statali e più burocrati.

Questi dipendenti "pubblici" stanno tutti lavorando a tempo pieno per migliorare la sorte dei cittadini. La Federal Reserve da sola ha 17,015 dipendenti — la maggior parte dei quali è composta da impiegati o economisti. Di sicuro gli sforzi congiunti di così tante persone intelligenti hanno gettato le basi per un'economia migliore... o no?

A quanto pare no. Non solo il reddito per la maggior parte delle persone sta diminuendo, ma il debito delle famiglie è più che raddoppiato sin dall'inizio del secolo. È vero, è un po' più basso di quanto non fosse nel 2008. Ma è ancora più di $13 bilioni.

E poi c'è quest'altro inghippo: per un giovane soleva essere facile entrare nella forza lavoro e per una persona anziana soleva essere un piacere lasciarla. Ora per le persone che hanno bisogno di posti di lavoro è difficile trovarli... e per i vecchietti è difficile rinunciarvi.

La partecipazione alla forza lavoro per le persone tra i 25 e i 54 anni è scesa dall'83% all'81%. E ora il 40% delle persone con più di 55 anni ha un posto di lavoro; nel 1990 questa cifra raggiungeva solo il 30%.

Sin dal 1979 i redditi dell'1% sono triplicati. Ma quando parliamo della classe media americana, negli ultimi 35 anni il reddito è sceso. In fondo — dove si trova il 20% più povero della popolazione — i redditi sono scesi di un incredibile 60%.

Nel 2000 il 69% degli americani intervistati si diceva soddisfatta di come stessero andando le cose negli Stati Uniti. Ora solo il 23% afferma di essere soddisfatto, cosa che non sorprende alla luce dei dati che abbiamo appena visto.

Per alcuni la frustrazione è insopportabile. Nel 2001 circa 16 uomini su 100,000 si sono uccisi. Ora la cifra è 25 su 100,000 — un aumento del 56%.

Si potrebbe pensare che questo tipo di feedback costringerebbe economisti e politici a prenderne atto, a riconsiderare le politiche degli ultimi decenni.

Ma no. Economisti celebri come Paul Krugman, Joseph Stiglitz e Larry Summers — così come quelli alla FED, al Tesoro USA, alla BCE, alla Banca del Giappone, alla Banca d'Inghilterra e al FMI — condividono lo stesso modello economico interventista... uno che è stato sviluppato nella prima metà del secolo scorso ed elaborato nel corso degli ultimi 60 anni.

Prendendo spunto da Keynes, questi economisti ritengono che un'economia stagnante soffra di una mancanza di domanda. La loro logica dice che se solo si aumentasse la "domanda", ciò innescherebbe una crescita... la quale porterà posti di lavoro e redditi più alti.

Ma la domanda è una cosa naturale. Essa si verifica quando le persone hanno guadagnato dei soldi... e quando preferiscono comprare qualcosa con quei soldi piuttosto che risparmiarli.

I federali sanno che non possono giocherellare con questo tipo di domanda. Tutto quello che possono fare è creare una "domanda-surrogato" sopprimendo i tassi di interesse e facilitando l'accesso al credito.

Se questo non funziona, si preparano per altre due iniziative. La prima è venuta alla luce alla fine del mese scorso, quando la Banca del Giappone ha annunciato che il suo programma di QE non solo sarebbe stato aumentato a ¥80 bilioni ($700 miliardi) l'anno, ma avrebbe anche triplicato i suoi acquisti di ETF giapponesi e REIT.

Tutto ciò, naturalmente, ha stimolato i prezzi del mercato azionario... gli speculatori giapponesi hanno ringraziato.

Come ogni altra iniziativa negli ultimi due decenni, l'ultimo intervento della BOJ ha reso i ricchi più ricchi. Ma non aspettatevi che questa nuova mossa risulti determinante per l'economia giapponese o per la classe media. Entrambe hanno bisogno di un miglioramento economico reale, e non di più chiacchiere sullo "stimolo".

Se si potesse davvero stimolare la domanda mediante la creazione di una falsa domanda, l'Argentina e lo Zimbabwe avrebbero due delle economie più importanti del mondo.

E oggi Harry Reid sarebbe ancora un senatore di spicco.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Il sistema fiatmoney... RUBA!

    Sono LADRI di vita altrui.

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    1. Ciao Dna.

      Più diretto di così non credo ci si possa esprimere. :)

      Il denaro fiat è un utile strumento nelle mani dello stato affinché possa redistribuire ricchezza in suo favore. Infatti in un sistema di libero mercato la cartamoneta non potrà mai avere una vita sua, infatti come disse Enrico Cernuschi: "Credo che quella che viene chiamato free banking porterà ad una completa soppressione delle banconote cartacee in Francia. Voglio dare il diritto a tutti di emettere banconote cosicché nessuno le possa emettere più."

      Lo stato ha bypassato questo ostacolo imponendo il corso legale ed istituendo una banca centrale che fornisse una sorta di "lunga vita" al suo progetto di pianificare centralmente l'economia e creare un sistema di redistribuzione della ricchezza a senso unico. Ma quello che la pianificazione non riesce a vedere o non riesce a capire nella sua cecità, è che qualsiasi metodo implementato per direzionare arbitrariamente l'economia più ampia risulterà inevitabilmente in un fallimento. In un modo o nell'altro si suiciderà. Pensa a quello che ho detto ieri sulla Grecia, che la promessa di uan spesa infinita all'elettorato finirà per mandare in bancarotta l'intera Europa dopo che è servita come esca per attirare quante più persone possibili a credere a questa illusione. Pensa alle banche centrali che ormai sono costrette a stampare quantità abnormi di denaro per supportare l'attuale sistema al collasso. Prima del 2008 una strategia simile era impensabile.

      le forze di mercato, sebbene vengano soppresse e distorte inqualsiasi modo immaginabile, alla fine prevalgono. Hanno sempre prevalso. Stavolta non sarà diverso.

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