lunedì 14 settembre 2020

Gli effetti collaterali, sociali ed economici, dei tassi d'interesse negativi



di Pascal Hugli

Il mondo attualmente soffre di una sorta di schizofrenia acuta. Le banche stanno spingendo come non mai l'impatto degli investimenti sostenibili, le aziende stanno subordinando i loro siti di produzione e catene di approvvigionamento al nobile obiettivo della sostenibilità e sempre più parti della nostra società stanno scoprendo l'ecologismo come religione politica più importante del nostro tempo.

E questo rivela l'entità della schizofrenia, visto che la nostra attuale struttura economica mostra gravi anomalie che sono diametralmente opposte ad una sostenibilità effettiva: in primo luogo i tassi d'interesse negativi, i quali stanno intaccando sempre più la struttura dell'economia e stanno mettendo sottosopra il mondo.

In un mondo di tassi d'interesse negativi, la freccia del tempo scorre all'indietro. Con tassi d'interesse negativi, il presente ha più valore del futuro, l'oggi sembra più desiderabile del domani. L'attrazione di provvedere al futuro sta diminuendo e una volta trascurato il futuro, il presente degenera nella stagnazione.

 

Attività economica controproducente

Di conseguenza i tassi d'interesse negativi promuovono un consumismo dilagante. La propensione sociale di molte persone al consumo tende ad essere esagerata. Il consumo sta diventando uno stile di vita e non solo avviene più frequentemente, ma anche in quantità maggiori, anche perché diventa sempre meno conveniente astenersi, cioè risparmiare nel vero senso della parola. Le preferenze temporali delle persone sono completamente distorte e difficilmente corrispondono ai tassi d'interesse di mercato.

Se le preferenze temporali degli attori di mercato ed i tassi d'interesse di mercato divergono, il risultato logico sono investimenti improduttivi ed allocazione errata del capitale. Le esagerazioni sono più forti ai due poli della struttura del capitale economico: le aree legate ai consumatori e quelle non legate ad essi sono fiorenti. Il clamore temporaneo per i fidget spinner o l'eccessiva offerta di saloni di parrucchiere nelle piccole città svizzere sono esempi del primo fenomeno, mentre il boom edilizio che dura da anni in Svizzera è un esempio del secondo.

I tassi d'interesse da bassi a negativi rendono redditizi quegli investimenti che in precedenza non erano redditizi. Allo stesso tempo, il calo dei tassi d'interesse significa che gli investitori e le società possono contrarre debiti a condizioni "più favorevoli". Il risultato: l'attività economica è alimentata artificialmente ancora di più.

La concorrenza più lapalissiana tra gli attori economici, alimentata dal calo dei tassi d'interesse, è una pressione sempre più accentuata su questi ultimi. Da un lato, gli attori economici si trovano ad affrontare un'intensificazione della concorrenza che riduce i margini di profitto; dall'altro, i tassi d'interesse negativi hanno anche un effetto di distruzione del capitale, che di conseguenza porta a tendenze deflazionistiche, forze che ancora una volta vanno a tormentare la redditività degli attori economici. Di conseguenza le banche centrali si stanno affrettando a “salvare” le società da questa distruzione di capitale rendendo disponibile sempre più liquidità.

Mentre i tassi d'interesse continuano a subire pressioni al ribasso a causa delle continue inondazioni di liquidità, le società zombi vengono tenute in vita artificialmente. Il capitale che è stato utilizzato in modo non redditizio, non viene liberato per essere utilizzato e allocato da società più solide. Rimane in strutture aziendali in difficoltà, cosa che alla fine mette a dura prova l'economia in generale. La concorrenza si è intensificata ad un livello che non corrisponde più alle preferenze degli attori di mercato. Se la loro sovranità come consumatori, investitori e lavoratori non fosse ostacolata dal denaro fiat a iosa e dalla politica dei tassi d'interesse negativi, suddette risorse verrebbero liberate e le società zombi verrebbero lasciate al loro vero destino.

 

Da interessi privi di rischio a rischi senza interessi

L'esistenza di società zombi influisce in ultima analisi sul morale dei dipendenti all'interno di un'economia. È probabile che questo stesso morale diminuisca, soprattutto nell'ambiente di strutture economiche zombificate. Pertanto una percentuale crescente di aziende zombie dà vita ad un numero sempre maggiore di cosiddetti lavori inutili. Questi lavori sono privi di significato, poiché la loro esistenza non è più orientata in base alle preferenze e ai desideri degli attori di mercato, ed esistono solo a causa di iniezioni di liquidità, tassi d'interesse bassi o trasferimenti sociali imposti politicamente.

Inoltre i salari reali dei lavoratori sono esposti ad una svalutazione continua in un contesto di tassi d'interesse negativi. In particolare, l'inflazione dei prezzi degli asset e il conseguente calo del potere d'acquisto dei rendimenti nel corso degli anni sono più significativi di quanto molti sospetterebbero a prima vista.

Alla luce di queste distorsioni, i singoli attori economici sembrano scoprire che i processi economici sfuggono rapidamente di mano. Poiché la loro capacità di prendere decisioni e coordinarsi è indebolita da una liquidità sempre più a buon mercato, gli attori economici, specialmente se si vedono come i perdenti in materia di politica monetaria, si sentono impotenti e frustrati. L'economia è mentalmente impoverita, il che si riflette nel consumo di maggiore capitale umano sotto forma di burnout.

Tuttavia i dipendenti non sono gli unici la cui professione è resa più difficile da tassi d'interesse negativi. Anche il lavoro dell'imprenditore e dell'investitore diventa sempre più difficile e gravoso. L'importante strumento per attualizzare i rendimenti futuri degli investimenti attesi è completamente ridotto all'assurdo. Se il tasso d'interesse è negativo, i valori monetari diventano infiniti e uno sconto ragionevole diventa impossibile. Imprenditori e investitori sono all'oscuro della loro pianificazione intertemporale. Commettono errori che altrimenti sarebbero meno propensi a fare.

Le attività e le merci di tutti i tipi hanno un prezzo errato e saranno inevitabilmente rivalutate ripetutamente dal mercato. Ciò implica una volatilità simile ad uno shock. Alcuni potrebbero essere in grado di trarre profitto da questa volatilità, ma la maggior parte non lo farà, e molti finiranno per essere influenzati negativamente da essa.

Infine i tassi d'interesse negativi offuscano anche le speranze di aggiustamenti strutturali. Consolidano, anzi premiano, l'incapacità di apprendere e indeboliscono le basi sostenibili della produttività. L'economia ed i mercati finanziari stanno diventando sempre più costrutti zombificati, in cui la sostenibilità diventa una farsa e ogni significato per i singoli attori economici viene rapidamente perso. Le distorsioni monetarie e le distorsioni economiche che ne derivano sono principalmente a scapito degli stati mentali dell'essere umano.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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