giovedì 29 ottobre 2020

Logan approfondisce temi come la guerra e la pianifazione demografica

 

 

di Daniel J. Sanchez 

Quando vediamo Hugh Jackman all'inizio del film Logan, il suo personaggio è sbronzo e zoppicante: un'ombra scialba del suo ex-sé, il supereroe che Jackman ha impersonato in sette film per diciassette anni. Il Wolverine che abbiamo conosciuto era vigoroso e invincibile, ora invece è stanco e distrutto dal dolore. I suoi artigli sono malfunzionanti, i suoi poteri di guarigione stanno svanendo e la tossicità del suo scheletro in metallo lo sta lentamente uccidendo.

Il vecchio Logan si è ritirato dal business degli eroi. Invece sta lavorando come autista di limousine, cercando di procurarsi abbastanza soldi da comprare medicine per il suo mentore malato Charles Xavier, interpretato da Patrick Stewart.

Anche Xavier è una figura caduta. Una volta era il "Professor X", il carismatico fondatore degli X-Men. Nonostante la sua paraplegia, un tempo era il leader morale del movimento per i diritti dei mutanti ed un genio a livello mondiale con poteri mentali simili a quelli di un dio. Ora è un nonagenario fragile, abbattuto, afflitto da una malattia degenerativa del cervello che causa attacchi letali a chiunque altro entro un raggio di dieci miglia.

L'anno è il 2029 e il mondo è al di là della redenzione. I bigotti hanno vinto, i mutanti si sono quasi estinti e l'unica ambizione di Logan è di comprare una barca così lui e la sua figura paterna adottiva possano andare alla deriva ed entrambi morire in pace.

Avviso: spoiler di seguito.

 

Guerriero ferito

Logan non vuole più essere un eroe, ma è costretto a farlo quando una dodicenne in pericolo di nome Laura entra nella sua vita. Dopo aver esibito poteri simili ai suoi, Logan scopre che in un certo senso lei è sua figlia. La ragazza desidera ardentemente un padre e Xavier lo spinge a provare il "calore della famiglia" finché è ancora in grado di farlo. Ciononostante Logan si rifiuta categoricamente di lasciarla entrare nel suo cuore. "Le cose brutte accadono alle persone a cui tengo", insiste.

Logan non è in grado di reintegrarsi nella vita civile, come molti veterani di guerra affetti da PTSD. E Logan è un veterano di molte guerre: tutti i principali conflitti statunitensi dalla guerra civile al Vietnam, un intero secolo di ordini e uccisioni per lo stato.

Poi un programma di governo dei black ops l'ha trasformato nella cosiddetta "Weapon X" (si veda X-Men Origins: Wolverine), quando nel suo scheletro è stato infuso l'indistruttibile adamantio, un processo a cui è potuto sopravvivere solo grazie ai suoi poteri rigenerativi. Successivamente gli cancellano la memoria, strappando via la sua umanità per trasformarlo in un'arma vivente perfetta: un obbediente cane da presa mutante, privo di coscienza. Ciò era particolarmente necessario perché in passato Logan aveva esitato nell'uccidere innocenti quando serviva nel "Team X", una forza d'attacco mutante segreta.

Cercare di plasmare gli esseri umani in assassini non dissidenti non è solo un tema del cinema dei supereroi. Dopo la seconda guerra mondiale, il ricercatore dell'esercito S.L.A. Marshall ha dimostrato che la maggior parte dei soldati non sparava poiché riluttante ad uccidere i loro simili. Come Wikipedia ci informa: "Sulla base degli studi di Marshall, l'esercito ha istituito misure di addestramento per abbattere questa resistenza e ha aumentato i tassi di fuoco dei soldati di oltre il 90% durante la guerra del Vietnam". Questi temi sono stati di recente esaminati nel libro On Killing: The Psychological Cost of Learning to Kill in War and Society di Dave Grossman.

Logan è riuscito a fuggire prima di essere sottoposto al lavaggio del cervello. Tuttavia i produttori di armi umane non si sono arresi. Weapon X stava per "Arma 10", quindi avrebbero creato un'Arma XI, un'Arma XII, ecc.

 

Bambini usati come armi

Infatti la stessa Laura è il prodotto di un programma militare chiamato X-23, gestito dalla società biotech Transigen. Mentre Logan è stato trasformato in un'arma, Laura è stata cresciuta per essere un'arma a tutti gli effetti. Transigen ha inseminato varie donne utilizzando campioni di DNA di vari mutanti per ottenere bambini mutanti. Le madri venivano poi uccise ed i bambini venivano isolati dal mondo e trattati come cavie, addestrati e condizionati psicologicamente per diventare assassini senza scrupoli.

Anche se non altrettanto severe, le scuole moderne hanno alcune caratteristiche in comune con il programma X-23. Le scuole dell'obbligo nel mondo reale cercano essenzialmente di controllare e condizionare gli studenti. E la prima politica scolastica obbligatoria universale è stata adottata al fine di coltivare soldati futuri, disposti ad uccidere ed essere uccisi per la nazione. Come ha scritto John Taylor Gatto nel suo Underground History of American Education:

L'utopia con cui gli americani hanno abbellitto il concetto di scuola era originariamente prussiana. Il seme che è diventato poi la scuola americana, è stato piantato nel 1806 quando i soldati di Napoleone sconfissero i soldati della Prussia nella battaglia di Jena. [...]

La reazione immediata a Jena fu il "Discorso alla nazione tedesca" del filosofo [Johann] Fichte; uno dei documenti più influenti nella storia moderna che avrebbe portato direttamente alle prime scuole obbligatorie in Occidente. Altre volte, altre terre parlavano di scolarizzazione, ma tutte fallirono. La formazione forzata per brevi intervalli e per scopi ristretti era la migliore che fosse mai stata ordita. Questa volta sarebbe stato diverso.

Senza mezzi termini, Fichte disse alla Prussia che la festa era finita. I bambini dovevano essere disciplinati attraverso una nuova forma di condizionamento universale. Non potevano più essere affidati ai loro genitori. Attraverso la scuola forzata, tutti avrebbero appreso che "il lavoro rende liberi" e lavorare per lo stato, persino dare la vita ai suoi comandi, era la più grande libertà di tutte.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, vedere il mio saggio "How Schooling Leads to War".

Un netto contrasto con il programma X-23 era l'accademia mutante fondata dal Professor X, la scuola per giovani dotati di Xavier. In questa accademia privata, i mutanti imparavano a controllare i loro poteri: l'autocontrollo invece dell'obbedienza. I laureati, invece di diventare coscritti e assassini, diventavano volontariamente eroi che si sforzavano di proteggere, e mai togliere, la vita degli innocenti.

Nonostante Transigen avesse il controllo completo sui bambini X-23 fin dalla nascita, essi avevano lo stesso sviluppato uno spirito ribelle. Quindi Transigen prova un approccio diverso: crea un clone diretto e praticamente identico di Logan, con i suoi poteri e la sua disposizione verso la rabbia, ma geneticamente modificato affinché non ne avesse la coscienza.

Con questo "X-24", il complesso industriale/militare possiede ciò che stava cercando di creare con il progetto Weapon-X: il soldato perfetto. Letale, inarrestabile, amorale, selvaggio e perfettamente obbediente. I bambini indisciplinati del progetto X-23 sarebbero stati quindi considerati obsoleti e avrebbero dovuto essere "addormentati", ma le infermiere li aiutano a fuggire. Transigen invia i suoi mercenari paramilitari, chiamati Reavers, e alla fine X-24, per riprendere i soggetti fuggiti.

Un giorno avremmo anche noi un X-24? Con rapidi progressi nell'ingegneria genetica, non è inimmaginabile. E con gli stati che sono già disposti ad ingabbiare, torturare e bombardare innumerevoli esseri umani, fornireste loro anche soldati perfetti?

 

Panico demografico

Nei film degli X-Men la motivazione principale per questi programmi è la paura dei mutanti. In tutti i vari programmi X, i mutanti vengono usati per cacciare altri mutanti. Sia il Team X che Weapon X sono stati fondati da William Stryker. Decenni dopo, come capo del Dipartimento di Sicurezza e Difesa, Stryker usa i poteri di controllo mentale del proprio figlio per asservire e dare la caccia ad altri mutanti: fino al punto di tentare un genocidio (si veda il film X-Men 2).

Stryker ha iniziato la sua carriera come assistente speciale di uno scienziato di nome Bolivar Trask, il quale ha condotto esperimenti sui mutanti (torturandone e uccidendone molti) per sviluppare le sue sentinelle: giganteschi robot costruiti per i governi da usare per cacciare i mutanti e contrastare i loro poteri (si veda X-Men: Days of Future Past). Trask era motivato dalla paura che i mutanti avrebbero spinto gli umani all'estinzione. Infatti diceva:

La minaccia mutante è il problema che definisce il nostro tempo. Possiamo scegliere di arginare l'imminente estinzione o possiamo restare passivi e attendere qualsiasi destino attenda la nostra specie.

Il panico demografico ha avuto un ruolo enorme e decisivo in tutta la storia politica. Tornando alla questione delle scuole pubbliche, una delle principali motivazioni per l'istituzione della scuola pubblica obbligatoria in America è stata quella di far integrare forzatamente i figli degli immigrati.

Il panico demografico, e in particolare la paura di mescolare le razze, ha anche motivato le leggi di Jim Crow (oltre alle licenze di matrimonio, alle restrizioni sull'immigrazione e alle normative sul lavoro). Oggi vediamo la stessa ansia sessuale nei confronti delle razze non bianche, dove il pregiudizio vuole che siano in qualche modo predisposte allo stupro.

Un aspetto del panico demografico è il capro espiatorio addossato su intere popolazioni per i problemi economici. Come con i mutanti, gli immigranti nella vita reale ed i lavoratori stranieri sono visti male per le loro "abilità speciali": la loro straordinaria capacità di superare la forza lavoro autoctona. Dal punto di vista storico questa è stata una motivazione primaria per politiche quali il protezionismo, il salario minimo e la licenza occupazionale.

E oggi la retorica demografica di Trask riecheggia nelle ossessioni dell'estrema destra con "inverno demografico" e "suicidio della razza".

 

Persecuzione preventiva

Dopo che Trask viene assassinato da un mutante, Stryker continua la sua missione. La retorica anti-mutante di Stryker si sposta più verso la sicurezza che sul razzismo, ma le sue politiche hanno lo stesso risultato. Una volta ha opinato:

Mutanti, non li odio. So solo cosa possono fare. Non te ne rendi conto, ma siamo in guerra. Ho fatto un giuramento: proteggere questo Paese. Mi chiamo William Stryker e non sono un mostro. Sono semplicemente un patriota.

"Siamo in guerra" è un ritornello comune di nazionalisti come il consigliere di Trump, Steve Bannon, il quale predica un inevitabile scontro di civiltà tra l'Occidente e l'Oriente musulmano.

Nel film X-Men, un "Mutant Registration Act" viene presentato da un senatore americano di nome Robert Kelly. Kelly insiste sul fatto che i mutanti debbano essere identificati e registrati, in modo che qualsiasi minaccia possano rappresentare venga neutralizzata.

Tutto ciò rispecchia la predilezione della destra nel mondo reale quando invoca politiche pre-crimine: la volontà di perseguitare coloro che sono ritenuti pericolosi, di limitare la libertà per motivi di sicurezza, di violare i diritti in nome della protezione dei diritti in base a possibili violazioni future.

Sentiamo molto spesso frasi come le seguenti:

"L'Islam ha tendenze violente e tiranniche. Pertanto i musulmani devono essere sorvegliati, limitati, persino registrati".

"Certe razze hanno tendenze violente innate, e quindi la brutalità della polizia, il profilo razziale e l'incarcerazione di massa sono giustificate".

"Alcuni immigrati potrebbero avere tendenze criminali o, peggio ancora, potrebbero votare democratico e quindi dobbiamo emarginarli".

"I tossicodipendenti potrebbero commettere rapine per pagarsi la loro prossima dose, e in generale feriscono la morale pubblica, quindi abbiamo bisogno di una guerra alla droga".

"Anche una probabilità dell'1% che l'Iraq di Saddam Hussein possa acquisire armi di distruzione di massa deve essere considerata una certezza, e quindi dobbiamo prevenire la potenziale minaccia con una guerra preventiva".

 

Il collettivismo in guerra

Anche la politica anti-mutante è in linea con la dottrina della punizione collettiva nel mondo reale: la convinzione che varie "guerre" su intere popolazioni siano giustificate per contrastare la minaccia posta da alcuni individui all'interno di tali popolazioni.

La persecuzione inerente a tali politiche radicalizza inevitabilmente alcuni all'interno della popolazione presa di mira. Poi questi individui radicalizzati si vendicano e tale ritorsione può comportare la punizione collettiva di civili innocenti.

Nel mondo reale gli interventi militari occidentali nei Paesi musulmani uccidono i civili. Ciò provoca attacchi terroristici di ritorsione, i quali uccidono i civili. Ciò provoca l'Occidente a condurre guerre ancora più vaste nel Medio Oriente, cosa che fa proliferare ulteriormente il terrorismo, ecc.

Questo ciclo di violenza può essere visto anche nei film sugli X-Men. La guerra ai mutanti scatenata da persone come Trask e Stryker radicalizza Magneto ed i suoi seguaci, i quali dichiararono guerra all'intera razza umana non mutante: ancora una volta, fino al punto di causare un genocidio.

Gli X-Men, come i liberali classici del mondo reale, sono presi nel mezzo, combattendo eroicamente per disinnescare la guerra e per difendere con la parola e con i fatti i diritti universali di ogni individuo, indipendentemente dalla demografia; denunciando le politiche di pre-crimine e punizione collettiva, e insistendo sulla possibilità dell'armonia sociale.

 

Dissoluzione finale

Gli X-Men hanno perso questa lotta nel mondo di Logan. I mutanti sono stati portati al punto di estinzione. La "soluzione finale" di Transigen per il "problema mutante" è orribilmente semplice: alterare lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (onnipresente nel 2029 come oggi) con un farmaco che impedisce di concepire i mutanti. Questo ricorda la massiccia sterilizzazione forzata nei regimi eugenetici come la Germania nazista e l'era progressista in America.

Avendo già sterminato i mutanti, ci si potrebbe chiedere perché Transigen sia intenzionata a produrne altri. Zander Rice, capo scienziato di Transigen, spiega che i poteri mutanti sono buoni, purché il loro uso sia sotto il controllo dell'autorità. Ciò è caratteristico nella mentalità di una pianificazione centrale, che, come ha scritto Ludwig von Mises, mira a:

[...] abolire il laissez-faire non solo nella produzione di beni materiali, ma anche nella produzione di uomini.

 

Il destino di Logan

Tuttavia il genocidio non è stato completamente realizzato. A quanto pare esiste un rifugio per mutanti in Canada e Logan riesce ad aiutare Laura e gli altri bambini mutanti a fuggire da Transigen e dallo stato di polizia anti-mutante.

Ma il più grande trionfo di Logan è l'ultima sfida contro coloro che hanno cercato di ridurlo ad un'arma, ad un animale al servizio dello stato (il suo ex-ufficiale comandante Stryker una volta lo schernì: "La gente non cambia, Wolverine, tu eri un animale e ora sei un animale. Ti ho solo dato degli artigli".)

Prima della fine, prende la mano di Laura e la lascia entrare nel suo cuore, dicendo: "Allora è così che ci si sente". Asserisce la sua umanità, la sua vita privata e la sua libertà dallo stato che ha chiesto la sua servitù. Non è un animale, non è un'arma, nemmeno un soldato. Alla fine, è un uomo, un figlio, un padre, un eroe.

 

[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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