mercoledì 29 dicembre 2021

Dovere patriottico un corno!

 

 

di David Stockman

Rough Rider Teddy si starà rigirando nella tomba mentre guarda dall'alto in basso questi incapaci nella stanza di Roosevelt. Ognuno di loro è doppiamente vaccinato e adesso anche triplamente, e hanno emesso ordini per imporre lo stesso a più di 130 milioni di loro connazionali, presumibilmente per impedire a questi ultimi di diventare vettori ambulanti di malattie e assassini dei loro vicini.

Tuttavia se il vaccino è come dicono un tappo per la diffusione, perché si siedono lì coi loro pannolini per il viso? Che bisogno c'è di proteggere Sleepy Joe da Fauci quando il santo dottore è armato fino ai denti di anticorpi?

E perché Sleepy Joe ha una mutanda in faccia quando ha già la protezione del vaccino?

Davvero ce l'ha una protezione? Vale a dire, se non funziona per fermare la diffusione, non c'è motivo al mondo per obbligarlo contro la volontà di milioni di cittadini che temono che i rischi superino i benefici. E se ferma la diffusione – nonostante le prove evidenti del contrario – perché sbandierare tutta la presunta virtù della mascherina in diretta TV?

Insomma, la seguente foto vale più di mille parole. È un'illustrazione di ciò che è andato storto dall'inizio del marzo 2020: il predicato che si adatta a tutti i meccanismi di controllo sociale – lockdown, distanziamento, mascheramento, vaccino – deve essere impiegato preventivamente e duramente dallo stato al fine di fermare la diffusione di un virus che non può essere visto e non può essere fermato.

Infatti la tesi per l'obbligo di vaccinazione – che non impedisce la trasmissione e l'infezione, ma solo un grave decorso della malattia (almeno fino a quando non scopriremo inevitabilmente il contrario) – rende il quadro qui sotto palesemente assurdo. Di cosa hanno paura questi fifoni?

Il fatto è che il vero contagio a piede libero nel mondo – specialmente tra le nazioni occidentali che si definiscono democrazie liberali e modello da emulare dalle nazioni più ottenebrate che abitano i presunti angoli più oscuri del pianeta – è una virulenta esplosione di autoritarismo statalista. Cioè, un virus influenzale è diventato una scusa universale per la cancellazione totale delle libertà civili e dei diritti di proprietà come mai prima d'ora, nemmeno ai tempi delle guerre mondiali.

Prendiamo il caso del Regno Unito. È governato da un partito conservatore che è traditore della causa della libertà e guidato da un aspirante Donald Trump che ha aggredito l'essenza della democrazia liberale in misura così radicale che i suoi predecessori più autoritari (cioè Winston Churchill, tra gli altri) a malapena se lo sognavano e lo stesso Donald non ha potuto reggere il confronto.

BoJo, infatti, sta tirando fuori tutti gli strumenti dell'autoritarismo della salute pubblica in risposta a quello che equivale ad un raffreddore invernale ordinario tra la popolazione britannica.

E quest'ultima affermazione non è discutibile. Non quando si confrontano i dati di picco di gennaio, quando praticamente nessuno è stato vaccinato rispetto all'80% degli inglesi adulti di oggi, con le medie mobili di 7 giorni fino alla scorsa settimana.

• Il tasso di casi la scorsa settimana è stato di 1.138 per milione di abitanti, o il 30% in più rispetto agli 875 per milione registrati ai picchi di gennaio 2021, ma...

• Il tasso di mortalità della scorsa settimana di 1,64 per milione di abitanti è diminuito di un 91% rispetto al tasso di 18,21 al picco di gennaio 2021.

Certo, siamo ripartiti dal via con la propaganda quando la realtà dice tutt'altro. Non solo la variante Omicron è molto più trasmissibile e meno letale rispetto alle varianti precedenti – per le ragioni intrinseche che virologi ed epidemiologi hanno spiegato all'infinito – ma il contagio della propaganda dello stato è ancora più virulento.

Vale a dire, poiché il governo, la BBC, il Guardian ed i loro simili hanno suscitato la paura ancora una volta, anche il tasso di test nel Regno Unito è salito alle stelle ed è ora ben più del doppio rispetto allo scorso gennaio.

• Il tasso di test della scorsa settimana è stato di 18.810 per milione di abitanti, o del 121% superiore al tasso di 8.500 al picco di gennaio 2021.

Purtroppo la macchina della sanità pubblica ha talmente alimentato il quoziente della paura tra la popolazione che il tasso di ottimismo è diminuito drasticamente. Rispetto ad un tasso del 10,8% nel gennaio 2021, il tasso attuale è solo del 6,0%.

Ovviamente ciò che sta accadendo è che sempre più persone asintomatiche e completamente sane vengono sottoposte a test in risposta al megafono della propaganda, tanto che l'ondata di test ha generato l'ondata prevedibile di nuovi "casi" e nuove misure di controllo da parte dei fanatici.

E ricordate gente, il Regno Unito è presumibilmente governato da "conservatori", il che ci porta a ciò che sta arrivando da Sleepy Joe e dai socialisti che in realtà muovono le sue labbra.

Come abbiamo appreso oggi, stanno decidendo di lanciare un nuovo enorme giro di denaro a pioggia, questa volta sotto forma di 500 milioni di kit di tamponi da spedire agli americani proprio come tante schede postali non richieste, il che significa che stiamo tornando al punto di partenza: fino a marzo 2020, quando la pratica medica privata si basava su test e trattamenti su misura per i pazienti uno alla volta, ora avremo l'equivalente di una "taglia unica" per il sistema assistenziale con i tamponi, in particolare, consegnati dall'ufficio postale!

Si dà il caso, tuttavia, che l'America abbia già fatto quasi 800 milioni di tamponi, eppure figura tra le peggiori statistiche di mortalità CON Covid nel mondo occidentale. Quindi siamo completamente incapaci di comprendere come più "tamponi" mediati dallo stato realizzeranno qualcosa di costruttivo.

Poi di nuovo, il grafico qui sotto vi dice tutto ciò che dovete sapere. Nonostante tutto il panico a New York e in altri stati democratici, la popolazione americana non è abbastanza isterica da fomentare i fanatici del virus. A partire dagli ultimi dati di 7 giorni, i tamponi negli Stati Uniti è di 3.380 per milione di abitanti (= 1.000 volte il tasso per 1.000 mostrato nel grafico qui sotto).

Tale cifra, in realtà, è diminuita del 40% rispetto ai 5.670 per milione di abitanti al picco di gennaio 2021 e, ancora di più, è solo il 18% dei 18.810 tra la popolazione semi-isterica del Regno Unito.

A dire il vero, anche al più modesto tasso di tamponi negli Stati Uniti mostrato di seguito, il tasso di positività è sceso dal 13,3% durante il picco dello scorso gennaio: 10,8% attuale. Pertanto, per mantenere viva la truffa, gli Stati Uniti hanno bisogno di molti più tamponi, specialmente negli stati conservatori, per ottenere molti più casi.

Così com'è, il tasso di casi negli Stati Uniti della scorsa settimana di 365 per milione di abitanti è sceso del 52% rispetto al tasso di picco di gennaio di 757 per milione di abitanti, e non può reggere il confronto con i britannici. Questi ultimi attualmente stanno trascinando un tasso di casi di 1.138 per milione di abitanti o 3,1 volte l'attuale tasso degli Stati Uniti.

A pensar male spesso ci si azzecca, quindi saremmo inclini a pensare che i tirapiedi di Sleepy Joe stiano cercando di far cedere al panico gli stati conservatori al fine di mantenere viva la tesi vacillante per i loro obblighi degenerati di vaccinazione.

Perché proprio in questi giorni dal pulpito dei bulli presidenziali scorre l'ennesima scarica di paura, quando si tratta di una variante che finora ha prodotto un solo decesso e un tasso di ospedalizzazione dell'1,7% tra i contagiati (contro il 19% di Delta) in un Sudafrica in gran parte non vaccinato (26%), dove apparentemente ha avuto origine?

Per quanto riguarda l'ondata di casi negli Stati Uniti – di nuovo in gran parte asintomatici o solo lievemente malati – dov'è la prova che giustifica un'altra chiamata alle armi? Come evidenziato dal grafico qui sotto, il tasso di casi a 7 giorni negli Stati Uniti al 20 dicembre era solo di 420 per milione di abitanti. Era ancora ben al di sotto del tasso di 495 per milione di abitanti riportato il 3 settembre e molto, molto al di sotto del tasso di 757 per milione di abitanti riportato al picco dello scorso gennaio.

Per quanto riguarda il Sudafrica, esso in pratica dice agli autoritari americani al governo e agli ipocondriaci per le strade: "Oh, stai zitto e siediti!"

Ecco i dati attuali del Sud Africa e ricordate ancora una volta che i burattinai di Sleepy Joe non hanno idea di che cosa stiano parlando. Tra l'11 novembre ed il 19 dicembre il tasso di casi in Sudafrica è esploso da meno di 5 per milione a 388 per milione, o di 85 volte. Nel frattempo il tasso di mortalità è passato da 0,48 per milione a 0,55 per milione; vale a dire, era un errore di arrotondamento prima e lo è ancora adesso.

Alla fine, ovviamente, non c'è motivo di obbligare niente – dai lockdown al mascheramento e alla vaccinazione – perché il Covid semplicemente non è la peste nera.

Dopo 22 mesi di conteggio di ogni decesso in America con la connessione Covid più remota – compresi i tamponi post mortem dei residui umani in incidenti motociclistici – il tasso di mortalità annuo per la popolazione sotto i 50 anni è di circa 500 per milione di abitanti – la stessa cifra degli incidenti automobilistici e altre lesioni non intenzionali. Vale a dire, per i 211 milioni di americani che non sono nella popolazione anziana ed a rischio più elevato o col sistema immunitario compromesso, il rischio Covid è lo stesso dei rischi inerenti alla vita quotidiana moderna con cui abbiamo imparato da tempo a convivere.

Per la popolazione sotto i 65 anni, il tasso di sopravvivenza per i 110 milioni di americani stimati (40%) in quella coorte che hanno contratto il virus dal primo giorno (cioè febbraio 2020) è del 99,87%; e se si prende la sottopopolazione sana senza significative comorbilità sottostanti, il rischio di morte è praticamente nullo.

Quindi eccoci con un'altra volta con l'isteria pubblica, alimentata dalla Casa Bianca, che promette l'ennesima mobilitazione dell'apparato sanitario pubblico, compreso l'uso della legge sulla produzione per requisire la produzione di centinaia di milioni – anzi, miliardi prima che sia finita – di tamponi che alimenteranno solo l'isteria.

È decisamente spaventoso. E lo è ancora di più il rinnovato attacco di Biden ai 60 milioni di americani impuri – nelle coorti più giovani ed a basso rischio – che hanno esercitato la loro libertà costituzionale e hanno scelto di non siringarsi.

Mi dispiace Joe, ma non sono affari tuoi quello che la gente ha scelto di fare riguardo ad un vaccino che non ferma la trasmissione e l'infezione di quest'ultima mutazione; e certamente non è il "dovere patriottico" degli americani che pensano che i rischi non valgano i benefici.

Nel frattempo l'astuto e vigile Alex Berenson ha notato le implicazioni del recente annuncio di Regeneron ed Eli Lilly secondo cui il loro passaggio alle terapie con anticorpi monoclonali non è probabile che funzioni contro Omicron. Questo perché, come nel caso dei vaccini, il virus intrinsecamente mutante ha già trovato la sua soluzione:

Li chiamiamo vaccini, ma è chiaro dopo un anno di utilizzo che le siringhe ad mRNA non producono una risposta immunitaria robusta a lungo termine delle cellule B o T.

Quello che fanno è aumentare gli anticorpi contro la proteina spike (a livelli innaturalmente alti, livelli che da soli possono causare problemi, ma la propaganda li ignora tranquillamente). E quegli anticorpi sono focalizzati in modo estremamente ristretto, non solo sulla proteina spike ma su una parte particolare di essa.

In altre parole, trasformano fondamentalmente il vostro corpo in una fabbrica per la generazione di anticorpi monoclonali per il virus originario.

MA QUESTI ANTICORPI NON FUNZIONANO PIÙ CONTRO OMICRON. La sua forma è troppo diversa. Non possono attaccarsi correttamente. Ecco perché gli anticorpi Lilly e Regeneron vengono gradualmente eliminati.

In una parola, siamo nel mezzo del più grande esperimento scientifico di tutti i tempi, con più di 11 miliardi di siringhe già somministrate. Ma piuttosto che riconoscere l'equazione rischio/beneficio che sta rapidamente svanendo per gran parte della popolazione, soprattutto i bambini, i poteri costituiti alimentano l'isteria pubblica.

L'unico vero dovere patriottico in queste circostanze è adottare le parole dell'altro Joe del West Virginia e pronunciare un forte "NO!" quando si tratta di obblighi e delle esortazioni di Sleepy Joe.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


4 commenti:

  1. Il seguente studio ci conferma un fatto importante: la pianificazione centrale è un fallimento a nastro e la natura, così come il libero mercato, arrivano sempre a completare i loro obiettivi. Infatti ci stiamo spostando sempre di più verso l'endemicità della malattia, l'unico vero vaccino funzionante contro di essa.

    Questo è esattamente ciò che hanno sempre detto epidemiologi competenti e non i fenomeni da baraccone che si ritrova l'Italia. Come facevano a saperlo? Come faceva a saperlo l'informazione indipendente? È bastato ricordare cosa accadde con le epidemie degli anni '50 e '60, ad esempio.

    Fin dall'inizio chi s'è opposto alle misure dittatoriali ed autoritarie aveva una visione diversa: il modo per affrontare un nuovo virus è con l'intelligenza critica, scoprire l'impatto demografico (lo sapevamo da febbraio 2020 se non prima), invitare a proteggersi coloro che avrebbero potuto affrontare esiti gravi e consentire alle persone di continuare la propria vita. L'obiettivo non doveva essere la soppressione di questo virus altamente trasmissibile, ma conviverci. La scienza richiede confronto, non burocrazia assurda imposta a suon di multe e vessazioni.

    Chi aveva ragione? Sembra assolutamente ovvio. L'ambizione di eliminare il virus in due settimane o di "rallentarne la diffusione" ha solo prolungato il dolore, soprattutto ai più giovani che non avrebbero mai dovuto affrontare lockdown o altre misure draconiane del genere. Soprattutto a loro è stata negata una vita normale. La conseguente calamità per la salute pubblica ci affliggerà per decenni. Stato e burocrazia sono la vera malattia da debellare.

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  2. E non e' ancora finita, come in un grande circo lo spettacolo continua, altre norme vessatorie a carico di chi ha "visione diversa"

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  3. Sebbene lo si poteva intuire anche senza, guardando al numero dei guariti, dopo 143 studi che evidenziano la superiorità dell'immunità naturale è tempo di abbandonare qualsiasi discussione sul virus C che sia incentrata sull'aspetto sanitario. I pianificatori centrali lo sapevano benissimo: eliminate la percezione di una possibile guarigione ed eliminerete la possibilità di immaginare un futuro luminoso. Verrà promossa invece la disperazione, uno stato permanente di paura e si annichilirà l'ottimismo. In sostanza, si creerà dipendenza attraverso la tristezza. Ma questi studi sull'immunità naturale offrono ottimismo nei confronti della malattia e, soprattutto, permettono di superare la "fase sanitaria" a chi ancora è spaventato dalla stessa.

    La prospettiva da attaccare, quindi, è burocratica. Lo è sempre stata in realtà, astutamente nascosta attraverso la foglia di fico della propaganda terroristica martellante dei media. Lo stato, come qualsiasi cancro, s'è metastatizzato a livelli maligni ed irrecuperabili, e l'evidenza di un debito pubblico/PIL al 160% è solo la punta dell'iceberg. L'apparato statale sta morendo e tenta di trascinare con sé la società mediante un ultimo disperato scoppio di sadismo.

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  4. Che sia per snake oil o per le conseguenze psicologiche disastrose di restrizioni varie e lockdown, questa notizia è una di quelle in grado di scavare il dubbio in chi è ancora assuefatto alla narrativa terroristica mainstream. Sebbene la burocrazia abbia preso enormemente il sopravvento sulla vita delle persone negli ultimi due anni, i sistemi dinamici complessi rappresentano una fonte inesauribile di occasioni per cercare di mostrare quella parte di realtà che viene oscurata. Non bisogna sottovalutare il presente: la psicosi di massa è stata venduta all'inizio di questa storia mediante la narrativa di un virus "nuovo e sconosciuto", alimentando incertezza e confusione; poi questa emotività è stata canalizzata in un punto preciso (lo snake oil) generando un'ipnosi collettiva e idealizzando la "scienza" che lo trasformava in un faro di speranza alla stregua di un superuomo. La collettività è stata invogliata a disperdere il proprio individualismo in esso. Adesso stiamo tornando alla psicosi di massa con la lenta comprensione che lo snake oil non era ciò che veniva spacciato dalla narrativa mainstream, con il conseguente crollo del superuomo. E dato che la parola è il mezzo attraverso il quale sostituire un rituale ad un altro, è possibile sostituire al rituale del "sacrificio" quello della "consapevolezza".

    Se ci pensate, cari lettori e lettrici, il processo di spersonalizzazione degli individui era stato accelerato già venti anni fa con la creazione dell'UE. Dal macro al micro, attraverso l'influenza del mezzo di scambio "comune". La ricerca dell'individualismo ha abbandonato l'introspezione ed ha abbracciato le risposte dall'esterno, giustificando l'esistenza di strutture "più in alto" rispetto a sé stessi. I semi del totalitarismo erano stati già gettati e col tempo sono cresciuti fino a quando non è arrivato il tempo del raccolto. Ma non scordiamoci una cosa: stiamo pur sempre parlando di sistemi complessi e dinamici. La Brexit, in tal caso, ha rappresentato un monumentale esempio di consapevolezza in grado di sgretolare i rituali del "sacrificio comune per un bene superiore". La folla europea, da allora, si sta ritrasformando in singoli stati (pensate anche a Polonia, Romania ed Ungheria). Allo stesso modo la folla ipnotizzata dalla narrativa terroristica mainstream, con notizie come quella allegata, può sperimentare un contro-rituale simile ad una Brexit. Molto probabilmente non sarà quello determinante, ma la rinnovata fase di psicosi offre opportunità ed una breccia.

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