mercoledì 17 settembre 2025

È possibile sconfiggere la tirannia?

Ricordo a tutti i lettori che su Amazon potete acquistare il mio nuovo libro, “Il Grande Default”: https://www.amazon.it/dp/B0DJK1J4K9 

Il manoscritto fornisce un grimaldello al lettore, una chiave di lettura semplificata, del mondo finanziario e non che sembra essere andato fuori controllo negli ultimi quattro anni in particolare. Questa una storia di cartelli, a livello sovrastatale e sovranazionale, la cui pianificazione centrale ha raggiunto un punto in cui deve essere riformata radicalmente e questa riforma radicale non può avvenire senza una dose di dolore economico che potrebbe mettere a repentaglio la loro autorità. Da qui la risposta al Grande Default attraverso il Grande Reset. Questa la storia di un coyote, che quando non riesce a sfamarsi all'esterno ricorre all'autofagocitazione. Lo stesso accaduto ai membri del G7, dove i sei membri restanti hanno iniziato a fagocitare il settimo: gli Stati Uniti.

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di Jeffrey Tucker

(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/e-possibile-sconfiggere-la-tirannia)

La scusa che un certo governo è migliore di quanto non fosse, o che avrebbe potuto essere, ha una durata limitata.

Ogni governo di transizione della storia ha utilizzato questo tropo. Si pensi ai Girondini in Francia, a Kerenskij in Russia, a Weimar in Germania, alla Seconda Repubblica spagnola, a Chiang Kai-shek in Cina e così via. Nell'ordine sono stati sostituiti da Robespierre, poi Napoleone, Lenin, poi Stalin, Hitler, Franco e Mao.

In ognuno di questi casi il governo di transizione è stato alla fine annientato dalle pressioni di entrambe le parti: da un lato i sostenitori industriali e intellettuali del vecchio sistema che detenevano il controllo ereditato, e dall'altro il radicalismo dei movimenti populisti che avevano portato al potere nuove persone.

Di questi tempi la storia insegna una lezione più di ogni altra: il nuovo governo deve essere brutalmente onesto sulla criminalità del vecchio sistema e lavorare con determinazione per smantellarlo il più rapidamente possibile. Qualsiasi cosa che non sia questa porta al suo stesso discredito e alla sua eventuale sostituzione.

In ogni ambito il governo odierno, con l'amministrazione Trump, sta entrando nella sua seconda fase e assistiamo all'opera di queste forze storiche. Il movimento popolare che ha superato ogni pronostico per portare al potere i nuovi arrivati ​​nutriva aspettative elevate, persino rivoluzionarie, dopo i cinque anni più orribili della nostra vita.

Alcune di queste speranze vengono parzialmente soddisfatte, ma bloccate in troppi altri modi. Questa dinamica si riflette sul bilancio, sulla richiesta di trasparenza e sulla sanità pubblica.

Di conseguenza l'ottimismo sfrenato che aveva accolto l'insediamento di Trump si è trasformato in qualcosa di diverso, un misto di incredulità della base elettorale e di indignazione e disgusto da parte dei media generalisti e dell'establishment che hanno combattuto questa rivoluzione in ogni modo.

Ciò solleva ulteriormente la prospettiva su cui abbiamo ripetutamente messo in guardia: l'amministrazione Trump potrebbe passare alla storia come un governo di transizione come ne abbiamo visti tante altre volte, un esperimento quadriennale di moderazione intervallato da diverse forme di totalitarismo da entrambe le parti.

Questa è una questione seria, non un gioco da salotto. Né si tratta di una tipica battaglia politica. Quello che è successo negli ultimi cinque anni è stato un evento epocale. L'economia mondiale è stata travolta da una fuga biologica in un laboratorio parzialmente finanziato dal governo statunitense. Il piano di riserva non annunciato, promosso in nome della scienza, prevedeva la distribuzione di un nuovo vaccino con una nuova tecnologia di alterazione genetica.

Il vaccino non ha funzionato. Non è stato efficace, non era sicuro, né sono stati adeguatamente controllati, perché imposti da un editto militare con la scusa di un'emergenza. Altre terapie sono state denigrate e vietate. I critici in ogni ambito sono stati censurati e messi a tacere; chi ha rifiutato l'iniezione è stato licenziato e la salute pubblica è crollata in nome della sua salvaguardia.

Questi danni non hanno trovato giustizia... non ancora almeno.

Nel frattempo, per finanziare questa calamità, la spesa pubblica è aumentata di $8-10 miliardi, caricando il bilancio del governo federale con $2 miliardi in più rispetto a quanto sarebbe accaduto altrimenti. I vaccini sono ancora sul mercato, nonostante i danni innegabili e ampiamente noti.

Niente di tutto questo è un segreto, come forse lo era in passato. Grazie alle tecnologie informatiche, le persone sono perfettamente a conoscenza di ogni dettaglio. Il cosiddetto “movimento populista” è diventato una vasta comunità di esperti, perfettamente in grado di gestire in modo efficace persone e istituzioni consolidate.

I nuovi leader – eletti per cambiare rotta su tutto quanto sopra e altro ancora, compresi i conseguenti problemi di criminalità e di immigrazione – hanno iniziato con grande spavalderia e con editti radicali che sembravano promettenti. Quattro mesi dopo, chiedono pazienza mentre affrontano ostacoli preesistenti da ogni parte, dalle molestie mediatiche ai blocchi giudiziari.

Il problema è che la fiducia della popolazione è completamente svanita. L'intero Paese, traumatizzato da anni di bugie, è diventato il Missouri: mostrate le prove.

Per quanto riguarda la trasparenza, sono stati fatti passi avanti, ma non sufficienti a mantenere le promesse. I fascicoli su JFK sono confusi e incompleti; non sappiamo più di quanto già noto sui due attentatori che hanno tentato di uccidere Trump; ci sono ancora molti interrogativi sul 9 settembre, sul disastro del Covid e su molto altro. Questa non è l'apertura che la gente sperava.

Poi c'è l'area politica della sanità pubblica dove abbiamo visto i maggiori progressi. Abbiamo un nuovo ed eccellente decreto esecutivo sulla scienza: i test Covid finanziati con fondi pubblici sono terminati; un contratto da $750 milioni per un vaccino contro l'influenza aviaria è stato annullato; ci sono nuovi limiti alla ricerca sul guadagno di funzione e gli esperimenti su beagle e altri animali sono terminati; molti pessimi contratti con l'NIH sono stati annullati, mentre parti del CDC sono state smantellate.

Per quanto riguarda le iniezioni a mRNA, il mercato è stato ristretto a solo le popolazioni vulnerabili, tralasciando il noto problema che anch'esse non dovrebbero rischiare.

Esistono nuovi standard per gli studi clinici randomizzati con placebo, ma non vi è alcuna garanzia che queste aziende li attueranno tempestivamente. Gli RCT per un prodotto di cinque anni con effetti immunomodulatori significativi non potranno mai essere una valida selezione di campioni, né la continuazione di tali esperimenti in alcuna forma è moralmente giustificata.

Con due straordinarie vittorie, i vaccini sono stati rimossi dal programma di vaccinazione pediatrica di routine, la prima volta che ciò accade per un prodotto mirato a una specifica malattia, a parte l'eradicazione o la sostituzione. Infatti il CDC/FDA stanno dicendo: è meglio contrarre il Covid che rischiare con questi prodotti. Un messaggio del genere porterà le inoculazioni a nuovi minimi, che alla fine si avvicineranno allo zero.

Inoltre il consiglio scandaloso del CDC che raccomandava alle donne incinte di assumerli è finalmente scomparso. Il promotore di quella linea di politica è fuggito.

Questi sono tutti cambiamenti positivi in ​​linee di politica che non avrebbero mai dovuto esistere fin dall'inizio. Ciononostante nessuno parla dell'elefante nella stanza: anche se queste vaccinazioni fossero state sicure ed efficaci, cosa che non sono, non sono mai state necessarie per la stragrande maggioranza delle persone. Il che solleva la profonda domanda su come e perché tutto questo sia avvenuto.

Ci sono anche altre iniziative riguardanti ad esempio la nutrizione alimentare, la salute mentale e altre questioni nella relazione della Commissione MAHA, tutti cambiamenti estremamente graditi rispetto al passato.

Chi detiene il potere in queste agenzie implora pazienza. Non è irragionevole. Ricordate che questi pochi incaricati si trovano ad affrontare una bestia più grande, più radicata e meglio finanziata di qualsiasi egemone nella storia dell'umanità. Il complesso farmaceutico/media/tecnologico/ONG/accademico è più grande e più potente della tratta degli schiavi, della Compagnia delle Indie Orientali, della Standard Oil, o persino dell'industria bellica che diede inizio alla Grande Guerra.

È certo che un simile Leviatano non può essere fermato in tre mesi, nemmeno con le persone migliori al comando. Tutto ciò di cui la base elettorale ha realmente bisogno è vedere prove di progressi e una spiegazione trasparente per i ritardi. Se le vaccinazioni non possono essere sospese ora, la gente deve sapere perché. Se i poteri di emergenza Covid non possono essere revocati, bisogna spiegare il perché. Se il nuovo vaccino Moderna era già in fase di sviluppo e non poteva essere fermato, la gente deve conoscerne le ragioni.

Chiunque abbia assistito a tutto questo è indeciso, a prescindere dalle fazioni in continua mutazione all'interno dei movimenti dissidenti che hanno visto la propria leadership salire al potere. I membri dei movimenti MAGA/MAHA/DOGE sono entusiasti dei progressi compiuti finora, tanto quanto i media generalisti e l'establishment sono furiosi per tutti questi cambiamenti.

Da parte mia, avendo seguito gli affari pubblici per decenni, questa è la prima volta che assisto a qualche progresso in almeno un ambito delle attività statali. È un risultato degno di essere celebrato. Non ho nemmeno bisogno di soffermarmi sui tanti modi in cui il miglioramento rispetto ai periodi più bui delle nostre vite è palese.

Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è la cruda verità sugli ultimi cinque anni. Dobbiamo sapere che le persone in carica, elette o nominate, condividono ancora la profonda indignazione che ha alimentato il movimento che le ha portate al potere. Abbiamo bisogno di sentire un discorso franco sui danni, gli obblighi, le sofferenze, gli inganni, le tangenti, la corruzione, gli abusi, l'illegale violazione della libertà, della scienza e dei diritti umani.

Non basta proclamare una nuova Età dell'Oro e basta. Questo riguarda ogni aspetto della vita pubblica. Le conferenze stampa dei nuovi incaricati, con sorrisi e promesse di un comportamento migliore in futuro, non bastano, vista la massiccia perdita di fiducia, il cinismo dilagante e la furia popolare. È necessario parlare più apertamente, agire in modo più deciso, andando al nocciolo della questione e garantendo un certo grado di responsabilità.

Sentiamo voci quotidiane che tutto questo stia per accadere. Ottimo. In tal caso i nuovi leader devono chiarirlo. Le persone non sono intrinsecamente irragionevoli, ma sono coloro con cui la leadership deve ragionare – non “mandarle messaggi”, non imbonirle con sciocchezze, non intrattenerle con spettacoli digitali e non liquidarle con sufficienza come estremisti ignoranti e complottisti.

Ogni nuova leadership che eredita un disastro come quello degli ultimi cinque anni si troverà necessariamente schiacciata tra il sistema ereditato – comprese le sue vaste burocrazie e i suoi interessi industriali – e i movimenti populisti che lo hanno portato al potere. In questi casi lo status quo si rivela solitamente irresistibile, ma con conseguenze disastrose in seguito.

Ora è il momento di fermare questo disastro, che non può che aggravare gli errori del passato.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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