martedì 7 ottobre 2025

Lo smantellamento di un gruppo di lavoro segreto nello Stato profondo americano accresce le speranze di pace con la Russia

Come si ferma una guerra che rischia di diventare mondiale? Si impedisce che le tensioni arrivino al punto di attivazione dell' esplosione di energia. Dalla guerra in Ucraina sino alla carneficina del 7 ottobre in Israele, passando anche per altri conflitti settari in tutto il mondo, la pressione è montata progressivamente. Lo zampino degli inglesi è ovunque: dal fondamentalismo politico israeliano al fondamentalismo religioso islamico, la regione è stata caricata di così tanta “dinamite” sociale che basta una leggera pressione affinché scoppi (così come fecero nel primo novecento con l'Impero Ottomano per impedire che esso e Germania creassero legami commerciali tramite la ferrovia verso Baghdad). Non scordiamoci che è stata la falange qatarina di Hamas a innescare gli eventi che hanno portato ai fatti dell'ottobre 2023 e non senza aiuto dell'MI6 (il recente attacco a Doha da parte di Israele era un messaggio mafioso recapitato per conto USA). Israele, Palestina, Turchia, India, Pakistan, ecc. hanno tutti legami nel “sottobosco” statale che giungono fino a Londra. Le nazioni del mondo non sono monolitiche: al loro interno hanno correnti e fazioni, i confini statali servono solo come giustificazione affinché i contribuenti paghino le tasse. Ma come si disinnesca un conflitto religioso e dogmatico? Si cambia paradigma, soprattutto economico: ecco perché Trump parla di sviluppo immobiliare nella striscia di Gaza. Ecco perché ad esempio gli accordi di Camp David del '78 fallirono: non ebbe seguito un piano di sviluppo economico. Il primo viaggio di Trump in Medio Oriente è stato in Arabia Saudita, chiedendo loro di tagliare i ponti coi fondamentalisti islamici; l'attacco chirurgico in Iran è servito a mandare un messaggio che gli USA non si fanno impantanare in guerre altrui. Non fatevi fregare, quindi, non cedete alle divisioni e alla violenza. Chiedetevi sempre: “Cui prodest?” A chi giova inzeppare una regione con fondamentalisti di ogni risma? A chi ha come scopo il colonialismo, l'imperialismo, dominazione, guerra eterna. Agli inglesi non interessa niente di coloro con cui fanno accordi: sono solo asset in rapido deprezzamento da essere usati per i propri scopi.

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di Andrew Korybko

(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/lo-smantellamento-di-un-gruppo-di)

A metà giugno la Reuters ha riferito che l'amministrazione Trump aveva sciolto un gruppo di lavoro segreto inter-agenzia supervisionato da membri del Consiglio di sicurezza nazionale, ora dimessi, incaricato di formulare strategie per costringere la Russia a fare concessioni all'Ucraina.

Secondo le tre fonti ufficiali statunitensi rimaste anonime, il rifiuto finora espresso da Trump di intensificare il coinvolgimento americano nel conflitto ha fatto sì che questa iniziativa perdesse slancio, anche se in futuro potrebbe ancora potenzialmente fare marcia indietro.

In ogni caso l'aspetto più significativo dell'articolo della Reuters è che conferma che un gruppo segreto di funzionari delle burocrazie militari, di intelligence e diplomatiche degli Stati Uniti (ovvero lo Stato profondo americano) è stato creato per manipolare Trump e spingerlo a fare pressione sulla Russia, il che avrebbe potuto peggiorare le tensioni se avesse avuto successo. Altrettanto significativo è stato il suo fallimento finora. Ciononostante i piani da loro ideati potrebbero ancora essere attuati da elementi sovversivi dello Stato profondo americano, e qui sta il problema.

Secondo la Reuters: “Le idee spaziavano da accordi economici mirati a isolare alcuni Paesi nell'orbita geopolitica russa a operazioni segrete”; il primo scenario includeva una proposta per “incentivare” il Kazakistan a reprimere l'evasione russa delle sanzioni occidentali. Quel Paese si sta già spostando verso ovest da un po' di tempo, il che potrebbe rappresentare una sfida per Russia e Cina, come spiegato nell'estate del 2023, ma non sembra che da questo schema sia emerso nulla.

Il secondo scenario potrebbe essere stato collegato agli attacchi strategici con droni dell'Ucraina contro la Russia all'inizio di giugno. Nessuno può dire con certezza se Trump ne fosse a conoscenza in anticipo, ma la rivelazione della Reuters sull'esistenza di questo gruppo di lavoro nello Stato profondo americano dà credito a coloro che sostenevano il contrario. Dopotutto è del tutto possibile che l'operazione sia stata orchestrata da loro a sua insaputa, cosa che potrebbe aver detto a Putin.

C'è anche la possibilità che questi “sforzi di operazioni speciali segrete” includessero i  due complotti nel Mar Baltico, di cui ha messo in guardia il Servizio di intelligence estero russo.

Sebbene abbiano affermato che si trattava di sforzi congiunti britannico-ucraini, non si può escludere che i suddetti elementi sovversivi dello Stato profondo americano possano aver avuto un ruolo nella loro pianificazione e/o possano aver avuto pronto un piano dettagliato per fare pressione su Trump affinché intensificasse gli attacchi contro la Russia.

Lo smantellamento di questo gruppo di lavoro inter-agenzia nello Stato profondo americano alimenta quindi speranze di pace con la Russia e potrebbe in parte spiegare il recente pragmatismo dell'amministrazione Trump nei suoi confronti.

Il Segretario alla Difesa ha di recente annunciato che gli aiuti all'Ucraina saranno tagliati nel prossimo bilancio, mentre il Segretario al Tesoro ha messo in guardia contro nuove sanzioni anti-russe. Trump si è poi opposto a ulteriori sanzioni di questo tipo al G7, ha bloccato i tentativi di abbassare il tetto massimo al prezzo del petrolio russo e ha attaccato Zelensky.

Sebbene sia prematuro celebrare, dato che Trump potrebbe sempre cambiare idea o essere manipolato per indurlo a intensificare la sua linea d'azione, si tratta comunque di sviluppi positivi per la pace.

Resta da vedere se manterrà la barra dritta, ma ciò che conta è che sia tornato al suo approccio pragmatico, che era stato brevemente interrotto da una serie di post arrabbiati su Putin.

Lo scenario migliore è che egli sfidi con orgoglio lo Stato profondo americano costringendo finalmente l'Ucraina ad accettare le concessioni di pace richieste dalla Russia.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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