venerdì 23 maggio 2025

Non può essere vero

Ricordo a tutti i lettori che su Amazon potete acquistare il mio nuovo libro, “Il Grande Default”: https://www.amazon.it/dp/B0DJK1J4K9 

Il manoscritto fornisce un grimaldello al lettore, una chiave di lettura semplificata, del mondo finanziario e non che sembra essere andato "fuori controllo" negli ultimi quattro anni in particolare. Questa è una storia di cartelli, a livello sovrastatale e sovranazionale, la cui pianificazione centrale ha raggiunto un punto in cui deve essere riformata radicalmente e questa riforma radicale non può avvenire senza una dose di dolore economico che potrebbe mettere a repentaglio la loro autorità. Da qui la risposta al Grande Default attraverso il Grande Reset. Questa è la storia di un coyote, che quando non riesce a sfamarsi all'esterno ricorre all'autofagocitazione. Lo stesso è accaduto ai membri del G7, dove i sei membri restanti hanno iniziato a fagocitare il settimo: gli Stati Uniti.

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di Joshua Stylman

(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/non-puo-essere-vero)

C'è una sorta di conforto nel credere che le cose accadano semplicemente per caso. Che i potenti non cospirino, che le istituzioni non si coordinino, che i pilastri fatiscenti della società rappresentino una mera casualità piuttosto che un disegno. Ho imparato a chiamare queste persone “accidentalisti” – coloro che trovano rifugio nella casualità, che liquidano gli schemi come paranoia.


Il costo di vedere

Come la pillola rossa in Matrix, riconoscere gli schemi cambia tutto. Molti scelgono comode illusioni piuttosto che scomode verità. Come osservò Hannah Arendt: “Il soggetto ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma persone per le quali la distinzione tra realtà e finzione non esiste più”.

Per la classe dirigente – accademici, giornalisti, dirigenti aziendali – riconoscere questi schemi significa confrontarsi con la propria complicità. Il loro successo, il loro status, il loro senso di sé – tutto costruito sul sostegno piuttosto che sulla messa in discussione delle strutture di potere.

La mentalità accidentalista offre rifugio da questo autoesame. Meglio ignorare che affrontare il proprio ruolo nel meccanismo.


La morte della coincidenza

Ci vuole una notevole acrobazia mentale per credere che chi detiene il potere – che lo ha ottenuto attraverso un'attenta pianificazione e coordinamento – smetta improvvisamente di pianificare e coordinare una volta ottenutolo. Che abbandoni quegli strumenti che hanno portato loro il successo; che diventino, in qualche modo, osservatori passivi del proprio declino.

Di fronte a prove di coordinamento – che si tratti di censura statale documentata, controllo narrativo istituzionale, o campagne mediatiche coordinate – l'accidentalista traccia una linea arbitraria. “Beh, questo è diverso”, dice. “Non è una cospirazione, è solo...” E qui si perde, incapace di spiegare perché alcune azioni coordinate dei potenti siano considerate cospirazioni mentre altre siano semplicemente la normalità.


La strumentalizzazione dello scetticismo e la produzione di emarginati

Il termine stesso “complotto” rivela la manipolazione istituzionale. Il dispaccio della CIA del 1967 (Documento 1035-960) ordinava esplicitamente ai media di usare questa etichetta per screditare i critici della Commissione Warren. Trasformarono lo scetticismo in patologia, facendo sembrare delirante il semplice atto di mettere in discussione il potere.

Questa strumentalizzazione del linguaggio funzionò brillantemente. Oggi il riconoscimento di schemi diventa sospetto. Nel 2022 il New York Times pubblicò forse l'esempio più rivelatore dell'arroganza istituzionale: un saggio che metteva in guardia i cittadini dal “fare le proprie ricerche”, suggerendo che non fossero competenti per mettere in discussione le conclusioni degli esperti. Il messaggio era chiaro: lasciate che ci pensiamo noi. Fidatevi degli esperti, restate nella vostra corsia.

Che questa direttiva paternalistica provenisse da una pubblicazione con una storia di diffusione di disinformazione la dice lunga. L'accidentalista, naturalmente, non vede alcun problema nel fatto che gli esperti dicano alle persone di non pensare con la propria testa. Non coglie l'implicazione più profonda: quando le istituzioni scoraggiano attivamente le indagini indipendenti, rivelano il loro timore di un controllo informato.

Lo schema è inequivocabile: identificare gli scettici, screditarli, farne degli esempi. L'accidentalista non si chiede mai perché mettere in discussione il potere inneschi attacchi così coordinati.


Le smentite di oggi, i titoli di domani

Prendete in considerazione questo: nel 2021 diversi miei amici mi hanno consigliato con entusiasmo Dopesick, una mini serie TV che mette in evidenza la manipolazione della medicina da parte dei Sackler a beneficio delle loro tasche. Ciononostante questi stessi amici mi hanno deriso per aver messo in discussione le aziende farmaceutiche oggi, malgrado il loro status di industria più punita a livello giudiziario nella storia dell'umanità. Chi ha riconosciuto schemi simili è stato etichettato come “no-vax” e “minaccia per la salute pubblica”. Gli scienziati che suggerivano tesi alternative a quelle mainstream sono diventati “complottisti”. Lo schema si ripete: identificare gli scettici, screditarli, farne degli esempi.

Esaminiamo tre casi in cui i “complotti” si sono trasformati in storia riconosciuta:

  1. L'inganno dello zucchero: negli anni '60 l'industria dello zucchero pagò scienziati di Harvard per attribuire le malattie cardiache ai grassi anziché allo zucchero. Questi studi finanziati dall'industria hanno plasmato le linee guida alimentari per decenni, creando una massiccia crisi di salute pubblica attraverso alimenti “a basso contenuto di grassi” ma ricchi di zucchero. L'accidentalista considera questo un episodio storico isolato piuttosto che un modello per la manipolazione aziendale della scienza.

  2. Il copione del tabacco: per decenni le aziende del tabacco hanno nascosto prove che collegavano il fumo al cancro, finanziando la ricerca per creare dubbi. La loro nota interna affermava: “Il dubbio è il nostro prodotto”. L'accidentalista considera questo un caso unico piuttosto che riconoscere le stesse tattiche nelle attuali pratiche aziendali.

  3. L'insabbiamento del Vioxx: la Merck nascose le prove che il suo farmaco di successo causava infarti, causando circa 60.000 morti. Documenti interni hanno rivelato che i dirigenti stavano elaborando strategie per “neutralizzare” le critiche. L'accidentalista tratta questo come un'aberrazione piuttosto che una procedura operativa standard.

Lo schema si ripete

Prendete in considerazione la tempistica: un Patriot Act di 342 pagine è apparso settimane dopo l'11 settembre. L'Operazione Lock Step ha descritto le misure pandemiche nel 2010. L'Evento 201 ha simulato le risposte nell'ottobre 2019, lo stesso giorno dei Giochi Militari di Wuhan. Mesi dopo queste stesse misure sono state implementate a livello globale. Quali sono le probabilità?

Gli schemi di controllo si ripetono a ogni livello:

• A livello mondiale: coordinamento OMS/WEF

• A livello nazionale: regolamentazione

• A livello aziendale: repressione interna del dissenso

• A livello locale: pressione della comunità a conformarsi

Le impronte digitali del potere sono ovunque. Una volta che le vedete, non potete più ignorarle.


La convergenza aziendale

Ecco dove la visione del mondo accidentalista fallisce davvero: non si trattava di cospirazioni separate, ma di un singolo sistema che perfezionava i suoi metodi. I giganti del tabacco che consapevolmente hanno creato dipendenza per milioni di persone non sono scomparsi: hanno acquisito aziende alimentari (RJR Nabisco) e hanno continuato a manipolare la salute pubblica. Gli stessi conglomerati alimentari ora si fondono con le multinazionali farmaceutiche (Monsanto/Bayer), affidando la responsabilità della nostra medicina agli stessi scienziati che hanno progettato sigarette e alimenti trasformati che creano dipendenza.

Queste multinazionali non condividono solo la proprietà, ma anche i metodi. Le stesse tattiche usate per creare dipendenza nei fumatori sono state applicate agli alimenti trasformati; la stessa manipolazione della ricerca che ha nascosto i pericoli del tabacco ora oscura i rischi farmaceutici; lo stesso controllo mediatico che ha venduto le sigarette come salutari ora promuove interventi medici non testati.


I mercanti di realtà

Si consideri la risposta dei media alla nomina di Robert F. Kennedy Jr. a Segretario dell'HHS. Il messaggio coordinato è impossibile da ignorare: i commentatori di tutte le reti l'hanno etichettato uniformemente come “complottista” e “pericoloso per la salute pubblica”, senza mai affrontare le sue reali posizioni. Sono le stesse voci che hanno sostenuto linee di politica pandemiche distruttive, e ora cercano di screditare chi le ha messe in dubbio.

O si prenda in esame il Dr. Jay Bhattacharya, un professore di Stanford la cui competenza era indiscussa fino a quando non ha contestato i lockdown. La risposta istituzionale è stata rapida: attacchi mediatici coordinati, ostracismo accademico e soppressione algoritmica. Lo schema è chiaro: la competenza viene rispettata solo quando è in linea con gli interessi istituzionali.


Conformità ingegnerizzata

Il modello inizia con scarsità artificiale e dipendenza forzata, ma comprendere i meccanismi dei sistemi fiat è solo l'inizio. La vera rivelazione è riconoscere come questa architettura si estenda oltre il denaro in ogni ambito dell'esistenza umana.

Il COVID-19 non ha creato nuovi sistemi di controllo, ma ne ha rivelati di esistenti. L'infrastruttura per la sospensione dei diritti, l'applicazione delle narrazioni artificiali e il silenziamento del dissenso erano già in atto. Il “Grande reset” non è stato concepito nel 2020. L'architettura della sorveglianza non è stata costruita dall'oggi al domani. La capacità di coordinare le politiche globali, controllare il flusso di informazioni e rimodellare il comportamento umano non sono stati sviluppati in risposta a una crisi, ma in attesa di una.

Inoltre l'applicazione selettiva della verità rivela le preferenze del potere. A prescindere da ciò che si pensi delle dichiarazioni di Alex Jones su Sandy Hook, la sua multa da $900 milioni è in netto contrasto con la totale impunità di cui godono il New York Times e altri mass media le cui bugie sulle armi di distruzione di massa hanno causato centinaia di migliaia di morti. Questo rivela come il potere protegga i propri affiliati mentre punisce gli estranei, anche quando le bugie istituzionali causano danni ben maggiori.


La psicologia dell'incredulità

“Non può essere vero” diventa il meccanismo di difesa della mente contro il riconoscimento di schemi. Questo non è scetticismo naturale, ma rifiuto programmato (come spiegato nel saggio L'industria dell'informazione). Più esteso è il modello, più forte è la negazione. Hanno trasformato lo scetticismo in un'arma contro sé stessi, creando una popolazione che difende istintivamente l'autorità e al contempo attacca qualsiasi critica ad essa.

Stiamo osservando le prime fasi della convergenza dei sistemi di controllo, con chiari segnali di ciò che sta per accadere:

Identità digitali collegate alle cartelle cliniche

CBDC che consentono la programmazione del denaro

Sistemi di credito sociale camuffati da metriche ESG

Capitalismo della sorveglianza che si fonde con il controllo statale

Scarsità artificiale attraverso catene di approvvigionamento controllate

Queste non sono previsioni, sono sistemi in fase di costruzione e test in tutto il mondo, dal sistema di credito sociale cinese all'implementazione delle CBDC in Nigeria.


Comprendere l'impossibile

“Ma come hanno potuto riuscirci senza che nessuno lo sapesse?”, si chiede l'accidentalista. La risposta è semplice: compartimentazione. Come nel Progetto Manhattan, la maggior parte delle persone nelle istituzioni globali ignora il piano più ampio a cui sta lavorando. Persino nelle aziende tecnologiche, il team di Gmail non ha idea di cosa stiano facendo i moderatori dei contenuti di YouTube o la divisione mappe di Google Earth. Ogni dipartimento svolge la sua funzione senza vedere il tutto. Professionisti del mondo accademico, delle aziende americane e dei media perseguono inconsapevolmente un obiettivo più ampio, spesso credendo di lavorare per cause nobili.

La verità non è nascosta, è protetta dalla sua stessa audacia. Come osservò Marshall McLuhan: “Solo i piccoli segreti devono essere protetti. Quelli grandi sono tenuti tali dall'incredulità della popolazione”. Questo spiega perché le rivelazioni più importanti spesso si nascondono in bella vista: la portata dell'inganno coordinato supera ciò che la maggior parte delle persone può psicologicamente accettare come possibile.


Rompere l'incantesimo

La rivelazione definitiva non è quanto siano potenti, ma quanto sia fragile il loro controllo. Il loro punto di forza più grande – l'integrazione totale – è anche la loro maggiore debolezza. I sistemi complessi hanno più punti di rottura. Più i sistemi sono interconnessi, più una perturbazione in un'area può avere ripercussioni a cascata sull'intero sistema.

La soluzione non è combattere direttamente i loro sistemi, ma costruire strutture parallele che li rendano irrilevanti:

• Sistemi alimentari locali invece di catene di approvvigionamento globali

• Reti peer-to-peer invece di piattaforme controllate

• Scambio diretto invece di usare forme di denaro sorvegliate

• Immunità naturale invece di immunità ad abbonamento

• Comunità reali invece di spazi virtuali


La scelta

La domanda non è se il potere cospiri, ma perché siamo così restii a vederlo. Quale conforto troviamo nel credere agli accadimenti accidentali? Quale paura nutriamo nel vedere un progetto?

Forse è più semplice credere nel caos che affrontare l'ordine. Forse è più facile respingerlo che impegnarsi. Forse la posizione accidentalista non riguarda affatto la verità, ma il mantenimento del conforto dell'ignoranza in un mondo che richiede sempre più consapevolezza.

Perché una volta che si vede lo schema, non si può più ignorarlo. Una volta capito che il potere coordina, pianifica e cospira per sua stessa natura, l'unico complotto bizzarro diventa credere che non sia così.

Il risveglio non è qualcosa che ci accade, è qualcosa che scegliamo. E questa scelta, moltiplicata per milioni di individui, determinerà se l'umanità entrerà in una nuova era oscura o vivrà la sua più grande rinascita.

La domanda non è se lo vedete o meno. La domanda è: cosa farete quando non potrete più ignorarlo?


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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